Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Bethan in È colpa mia: Londra getta luce su un aspetto fondamentale della storia di Nick, rivelando il passato doloroso che ha contribuito a plasmare il suo carattere. Bethan, sua madre, si confessa con Noah, ammettendo le proprie colpe e spiegando le ragioni del suo allontanamento. Le sue parole sono un modo per far comprendere a Noah quanto la vita di Nick sia stata segnata dall’abbandono e dal dolore.
MINUTAGGIO: 50:12-51:28
RUOLO: Bethan
ATTRICE: Christina Cole
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
Would have been nice if I hadn’t had to leave in the first place. I, um… I was… well, am an alcoholic. Did he tell you that? I left him and his dad because I needed to get well. During my treatment, I tried to reach out to Nick, but… he, er… He wasn’t ready. So for years, Nick has been trying to deal with all this by himself. All the anger he feels for me comes out through his fists. Or on the road. Families can be complicated, can’t they? Welcome to ours, Noah.
ITALIANO
Sarebbe stato meglio se non lo avessi abbandonato. Io… io ero sola. Un’alcolizzata. Te lo aveva detto? Me ne sono andata perché avevo bisogno di curarmi. In quel periodo ho cercato di contattare NIck ma lui… non era pronto. Per anni Nick ha dovuto affrontare il suo dolore da solo. Tutta la rabbia che prova nei miei confronti, la sfoga attraverso i pugni, o le corse. La famiglia è una cosa complicata, davvero… Benvenuta nella nostra, Noah.
"È colpa mia: Londra" è il remake britannico di Culpa Mía, adattamento cinematografico della trilogia Culpables di Mercedes Ron. Il film segue la storia di Noah, una diciottenne che vede la sua vita stravolta quando la madre, Ella, si trasferisce con lei dall'America a Londra per vivere con il suo nuovo compagno, William, un uomo ricchissimo. A Londra, Noah incontra Nick, il figlio di William, un ragazzo dal fascino ribelle e dallo stile di vita spregiudicato. Tra i due scatta subito una forte attrazione, ma la situazione è complicata: oltre a essere costretti a convivere sotto lo stesso tetto, Noah deve ambientarsi in un mondo completamente nuovo, fatto di lussi, feste e pericoli nascosti.
Mentre cerca di trovare il suo posto in questa realtà, Noah stringe nuove amicizie e affronta la crescente tensione con Nick, un rapporto che oscilla tra il desiderio e la necessità di mantenere le distanze. Ma il passato di Noah la segue ovunque, e quando riemergeranno vecchi traumi, sarà costretta a confrontarsi con i suoi demoni e a fare i conti con ciò che prova davvero per Nick.
Questa nuova versione, ambientata nella frenetica e sofisticata Londra, promette di dare un tocco britannico alla storia, con un cast emergente e una regia che punta a mantenere l'intensità emotiva e il fascino della saga originale.
L'apertura del monologo – "Sarebbe stato meglio se non lo avessi abbandonato." – è una dichiarazione diretta e carica di rimorso. Bethan riconosce immediatamente il proprio errore, ma il suo tono non è solo di colpa: c’è anche un’ombra di inevitabilità, come se quello che è accaduto fosse stato l’unico modo per sopravvivere.
Quando prosegue con "Io… io ero sola. Un’alcolizzata. Te lo aveva detto?", la sua vulnerabilità emerge chiaramente. L’interruzione nella frase ("Io… io ero sola") suggerisce incertezza, difficoltà nel trovare le parole giuste per esprimere il proprio dolore. Il fatto che sottolinei la sua dipendenza dall’alcol indica che il problema non riguardava solo Nick, ma anche la sua stessa battaglia personale contro le proprie debolezze.
La frase successiva – "Me ne sono andata perché avevo bisogno di curarmi." – dà un senso alla sua decisione di lasciare Nick, ma non cancella il peso delle sue azioni. Anche se ha cercato di contattare suo figlio, come afferma in "In quel periodo ho cercato di contattare Nick ma lui… non era pronto.", il danno era già fatto. Nick non ha potuto o voluto affrontare il ritorno della madre, e il suo dolore si è trasformato in rabbia repressa.
Bethan lo sa bene, e quando dice "Per anni Nick ha dovuto affrontare il suo dolore da solo.", riconosce che l’assenza materna ha lasciato un segno profondo. La frase successiva, "Tutta la rabbia che prova nei miei confronti, la sfoga attraverso i pugni, o le corse.", evidenzia come Nick abbia trovato modi autodistruttivi per gestire il proprio trauma. La violenza e l'adrenalina sono le sue valvole di sfogo, il suo modo di non affrontare direttamente il dolore.
Infine, l’ultima battuta – "La famiglia è una cosa complicata, davvero… Benvenuta nella nostra, Noah." – è carica di significato. Da un lato, Bethan sta ammettendo che la loro famiglia è tutt'altro che perfetta, dall'altro sta avvertendo Noah: entrare nella vita di Nick significa accettare anche il suo passato e le ferite che porta con sé.
Questo monologo serve a contestualizzare il carattere di Nick, mostrando che la sua rabbia e il suo comportamento ribelle sono il risultato di un passato difficile. Bethan non cerca scuse, ma vuole far capire a Noah che amare Nick significa anche comprendere il suo dolore. Le sue parole aggiungono profondità emotiva alla storia, rafforzando il tema della famiglia come qualcosa di imperfetto, ma in qualche modo indissolubile.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.