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~ LA REDAZIONE DI RC
Questo monologo di Aileen Wuornos in Monster è un momento chiave del film. Non è solo una riflessione sulla sua vita, ma una dichiarazione sul motivo per cui ha deciso di restare viva. Qui Aileen racconta l’incontro con Selby, ma lo fa con il suo linguaggio crudo e diretto, senza sentimentalismi. La scena serve a dare allo spettatore una finestra sul suo stato mentale: una donna che ha perso ogni speranza e che vive alla giornata, ma che aggrappa la sua esistenza a un ultimo, disperato tentativo di trovare amore.
MINUTAGGIO:
RUOLO: Aileen Wuornous
ATTRICE: Charlize Theron
DOVE: Amazon Prime Video
ITALIANO
Io volevo solamente una birra. Ma il giorno in cui ho conosciuto Selby avevo passato quasi tutto il pomeriggio sotto la pioggia, sull'orlo del suicidio; quindi potete capire, avevo una certa elasticità. Voglio dire, tutti dobbiamo avere fiducia in qualcosa, a me non restava altro che l'amore. Stavo arrivando alla conclusione che non avrei mai più amato un uomo, quindi stavo per suicidarmi. L'unico motivo per cui non l'ho fatto è stato un biglietto da 5 dollari. Sapevo che presumibilmente avevo fatto un pompino a qualche stronzo per quei soldi, per cui mi faceva incazzare parecchio l'idea che mi ammazzavo senza spenderli, perché così in pratica glielo avevo succhiato gratis... così ho fatto un patto: "Dio, devo spendere questi 5 dollari, ma quando sono spariti sparisco anch'io. Quindi se hai qualcosa di bello per me in questa vita ti consiglio di farmela vedere". Ed eccola qui: lei.
"Monster" (2003) è un film diretto da Patty Jenkins, con Charlize Theron nei panni di Aileen Wuornos, serial killer realmente esistita ed eseguita nel 2002. Accanto a lei c’è Christina Ricci nel ruolo di Tyria Moore, qui rinominata Selby Wall, la sua compagna. Il film racconta la relazione tra le due donne e la spirale di violenza che porta Wuornos a commettere una serie di omicidi. La trasformazione fisica e psicologica di Charlize Theron è il cuore del film. Non si tratta solo dell’aumento di peso e delle protesi dentali, ma del modo in cui riesce a interiorizzare la disperazione, la rabbia e la fragilità di Wuornos. Il modo in cui cammina, il tono di voce, il modo in cui guarda le persone: ogni dettaglio è studiato per restituire un ritratto realistico e spiazzante.
"Monster" evita la classica costruzione del thriller e si concentra sul punto di vista di Wuornos. La storia non giustifica le sue azioni, ma cerca di far comprendere il contesto in cui si muove: una donna cresciuta tra abusi e violenze, senza prospettive, che prova a trovare un barlume di normalità nella relazione con Selby.
Il monologo inizia con una frase quasi banale, "Io volevo solamente una birra", che subito viene contrapposta a una rivelazione molto più pesante: Aileen era "sull’orlo del suicidio". Questa costruzione mostra il suo modo di raccontarsi: un’apparente leggerezza che nasconde un dolore profondo. L’idea dell’elasticità ("avevo una certa elasticità") è un passaggio importante. Aileen sta dicendo che era così vicina alla fine da non avere più alcun filtro o limite. La sua vita era talmente alla deriva che qualsiasi cosa poteva succedere.
Poi arriva il concetto della fede: "tutti dobbiamo avere fiducia in qualcosa, a me non restava altro che l'amore". Qui Aileen mostra una forma di idealismo quasi infantile. Non crede più negli uomini, nella società o in se stessa, ma si convince che l’amore possa essere l’unico motivo per andare avanti. L’episodio dei 5 dollari è forse il punto più forte del monologo. Il suo ragionamento è brutale: quei soldi li aveva guadagnati vendendo il proprio corpo, e suicidarsi senza spenderli significava che quel gesto era stato inutile. Qui emerge il suo cinismo, ma anche la sua logica distorta, segno di una vita vissuta in condizioni estreme.
Infine, la parte più significativa: il suo patto con Dio. "Quindi se hai qualcosa di bello per me in questa vita ti consiglio di farmela vedere" è una sfida. E la risposta arriva subito: Selby. L’ultimo spiraglio di luce in una vita di ombre.
Questo monologo è fondamentale per capire Aileen. E’ una donna che ha vissuto tutta la vita ai margini, senza nessuna sicurezza, senza amore, senza prospettive. Il suo modo di esprimersi è ruvido, spesso sarcastico, ma dietro le parole c’è un bisogno disperato di trovare un senso alla sua esistenza. L’incontro con Selby diventa la sua ultima speranza, un’illusione che la porta a credere in una possibile salvezza. Ma lo spettatore sa già che questa storia non potrà avere un lieto fine.
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