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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo interpretato da Selena Gomez è un momento intimo e rivelatore che getta luce sulle fragilità e sui meccanismi di difesa del suo personaggio. Attraverso una metafora potente, quella delle tessere della memoria, ci viene svelata la difficoltà di affrontare i traumi e il dolore del passato. Questo breve ma incisivo discorso non solo arricchisce la profondità del personaggio, ma invita anche lo spettatore a riflettere sul proprio rapporto con i ricordi e la realtà emotiva.
STAGIONE 2 EP 7
MINUTAGGIO: 25:45-27:38
RUOLO: Mabel
ATTRICE: Selena Gomez
DOVE: Dinsey+
ITALIANO
Mio padre è morto quando avevo sette anni. Nessuno mi ha detto che cosa stava succedendo. Cercavano di proteggermi. Mi dissero che si era trasferito per lavoro. Morì sei mesi dopo. Cancro allo stomaco. Sapevo che c’era qualcosa che non andava, ma io preferivo credere nel contrario. Non sapevo come affrontare la sua morte, perciò non l’ho fatto. Ho capovolto le tessere nella mia mente per non vedere più quell'immagine, come mi aveva insegnato lui. In quel momento ho perso il mio primo ricordo. E continua a capitarmi. Quando una cosa è troppo difficile da affrontare, quando non voglio vedere cosa accade o quello che ho combinato è tempo di rigirare le tessere. Tutte quante. Altrimenti non vedrò mai il quadro completo.
"Only Murders in the Building" è una serie che mescola abilmente il genere mistery con la commedia, creando una narrazione intrigante e ironica. Al centro della storia ci sono tre personaggi improbabili: Charles (Steve Martin), Oliver (Martin Short) e Mabel (Selena Gomez), tre vicini di casa che vivono nell’Arconia, un prestigioso condominio newyorkese.
I tre, pur provenendo da mondi completamente diversi e con un rapporto iniziale piuttosto distaccato, scoprono di avere una passione in comune: i podcast true crime. Quando un inquilino dell’Arconia, Tim Kono, viene trovato morto, apparentemente suicida, il trio decide di indagare, convinti che si tratti di un omicidio. La serie segue il format del "giallo classico", ma lo adatta con un tono moderno e meta-narrativo. La vicenda si sviluppa attraverso l’indagine amatoriale dei protagonisti, che creano un podcast dedicato al caso mentre cercano di scoprire la verità. Ogni episodio introduce nuovi indizi e colpi di scena, ma anche un focus sul passato e i segreti dei personaggi, rivelando quanto ciascuno di loro sia legato, in modo inaspettato, al caso.
Questo monologo di Selena Gomez è un momento significativo nella narrazione di "Only Murders in the Building" (se è tratto da questa serie o simile) e ci offre una finestra sulla psicologia del suo personaggio, probabilmente Mabel. È una confessione intima che esplora il meccanismo di difesa e rimozione psicologica di fronte al dolore e al trauma. Analizziamolo nel dettaglio.
Il monologo ruota attorno all’immagine delle "tessere" della memoria, che il personaggio descrive come un sistema mentale per evitare di affrontare la realtà dolorosa. Questo simbolo è centrale e richiama il concetto di puzzle: frammenti di ricordi che, una volta capovolti, impediscono di vedere l'intero quadro. Le tessere rappresentano la fragilità e la complessità della memoria umana. Ogni frammento è un pezzo di vita che, se ribaltato, viene negato o dimenticato, creando un’immagine incompleta e distorta di sé e del proprio vissuto. Il fatto che questo approccio le sia stato insegnato dal padre aggiunge una dimensione più profonda. Non è solo una strategia di sopravvivenza, ma un’eredità emotiva che mostra il legame tra padre e figlia, e quanto il suo modo di affrontare il dolore sia intrinsecamente legato a questa perdita.
La perdita del padre a un’età così giovane diventa il trauma iniziale che plasma il modo in cui il personaggio affronta (o evita di affrontare) il dolore. La rimozione non è una soluzione, ma una strategia temporanea che alla lunga la porta a frammentare la sua stessa identità. L’ammissione di "preferivo credere nel contrario" sottolinea il rifiuto della realtà. È un tratto umano, ma anche distruttivo, che mostra quanto il personaggio abbia evitato di confrontarsi con il dolore, preferendo nasconderlo. Il riferimento al "quadro completo" è un elemento chiave. Se continua a girare le tessere, non vedrà mai tutta la verità, né potrà comprendere pienamente sé stessa. È una metafora per il processo di guarigione, che richiede di affrontare ogni pezzo del dolore.
Questo monologo rappresenta molto più di una semplice confessione: è un punto di svolta per il personaggio e un invito allo spettatore a considerare l'importanza di "guardare il quadro completo" della propria vita. Attraverso la sua vulnerabilità, Selena Gomez ci guida in una riflessione universale sul lutto, la memoria e la necessità di accettare il passato per poter costruire il futuro.
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