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~ LA REDAZIONE DI RC
Siamo a un momento cruciale di "L’ultima lettera d’amore", in cui il personaggio di Jennifer Stirling (Shailene Woodley) affronta il marito Laurence in una scena carica di tensione emotiva e drammatica. Dopo anni di silenzi e compromessi, Jennifer finalmente ricorda e comprende l’entità delle manipolazioni subite e trova il coraggio di rivendicare il proprio spazio e la propria dignità. Questo monologo segna un punto di rottura per Jennifer, che non è più disposta a vivere imprigionata in un matrimonio privo di amore e verità.
MINUTAGGIO: 1:20:00-1:21:32
RUOLO: Jennifer Stirling
ATTRICE: Shailene Woodley
DOVE: Netflix
ITALIANO
Tu mi hai mentito. Tu mi hai detto che era morto. Perché? Per il nostro matrimonio? Per questo mi hai fatto credere che lo avessi ucciso? Io lo so che ti ho tradito, Lawrence, e ci convivo ogni giorno. Ho passato gli ultimi quattro anni della mia vita cercando di essere la moglie perfetta. Ma adesso ricordo, Larry, ricordo tutto. La verità è che noi non ci amavamo da molto prima che Anthony arrivasse. Non toccarmi. No, tu mi ascolti, ora. L’unica ragione che mi trattiene qui è che abbiamo una figlia. Ma da oggi in poi rimango tua moglie solo ufficialmente, ma se tu solo proverai a trattarmi altrimenti, io prendo nostra figlia e me la porto via.
"L'ultima lettera d'amore" (The Last Letter from Your Lover), film del 2021 diretto da Augustine Frizzell, è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jojo Moyes. La trama si muove su due linee temporali intrecciate, raccontando una storia d’amore proibito e il viaggio di scoperta che lo riporta alla luce anni dopo.
Londra, anni '60: Jennifer Stirling (interpretata da Shailene Woodley) è una giovane donna elegante e benestante, sposata con Laurence Stirling, un uomo di successo ma distante e autoritario. La vita di Jennifer, apparentemente perfetta, prende una svolta inaspettata quando incontra Anthony O’Hare (Callum Turner), un giornalista incaricato di scrivere un pezzo sul marito. Tra i due nasce un’intensa relazione clandestina, alimentata da lettere appassionate che i due si scambiano, ma il loro amore si trova presto ad affrontare ostacoli insormontabili, inclusi vincoli sociali e scelte difficili.
Londra, presente: Ellie Haworth (interpretata da Felicity Jones) è una giornalista moderna e intraprendente, che lavora in un importante quotidiano. Durante una ricerca negli archivi del giornale, si imbatte in una delle lettere scritte da Anthony a Jennifer. Incuriosita dalla storia d’amore dimenticata, Ellie inizia a indagare sul passato dei due amanti, cercando di ricostruire il loro destino. Nel frattempo, la sua stessa vita sentimentale è in crisi, e la storia di Jennifer e Anthony la porta a riflettere su ciò che significa amare davvero e sulle scelte che è disposta a fare. Il cuore del film è il contrasto tra le due epoche: da un lato gli anni '60, dove i vincoli della società impongono un peso schiacciante alle scelte personali; dall’altro il presente, in cui la libertà e l’indipendenza femminile sono più affermate, ma le relazioni continuano a essere complicate dalla paura di lasciarsi andare. Ellie, scavando nella storia di Jennifer e Anthony, non solo ricostruisce un puzzle emotivo, ma si ritrova a confrontarsi con le sue insicurezze, trovando un parallelo tra la loro vicenda e la sua.
"Tu mi hai mentito. Tu mi hai detto che era morto. Perché?" Il monologo si apre con l’accusa diretta a Laurence. Jennifer mette in discussione il cuore della manipolazione che ha subito: Laurence le ha mentito facendole credere che Anthony fosse morto, spezzando qualsiasi possibilità di ricongiungimento con il suo amante.
Questo tradimento è anche una manifestazione del potere di controllo che Laurence esercita su di lei. La scelta di usare un tono inizialmente sommesso ma carico di dolore (che Woodley interpreta magistralmente) rivela quanto il trauma sia stato interiorizzato per anni. "Io lo so che ti ho tradito, Lawrence, e ci convivo ogni giorno." Questa ammissione introduce un'importante sfumatura: Jennifer non cerca di negare i propri errori. È consapevole del suo tradimento e non cerca di giustificarlo. Le sue parole suggeriscono che il tradimento non sia il problema reale del loro matrimonio: è una conseguenza, non una causa. Questa frase getta luce sull’autenticità del personaggio di Jennifer, che non si sottrae alla propria responsabilità, ma al contempo rivendica il diritto di cercare un amore vero in un matrimonio che era già privo di passione e connessione.
"Ma adesso ricordo, Larry, ricordo tutto." Questa frase segna il momento in cui Jennifer recupera il controllo narrativo della sua vita. Per quattro anni, la sua memoria frammentata e la manipolazione di Laurence l’avevano relegata in uno stato di passività, ma ora il velo di bugie si è dissolto. Il tema della memoria e della verità emerge qui in tutta la sua potenza: ricordare significa per Jennifer riappropriarsi di sé stessa e del proprio diritto a scegliere. Il tono cresce, trasformandosi in una rabbia calma ma determinata. "La verità è che noi non ci amavamo da molto prima che Anthony arrivasse." Questa frase è la pietra tombale sul loro matrimonio. Jennifer sottolinea come l’assenza d’amore sia stata la vera causa della loro disfunzione, non la relazione con Anthony.
La sincerità tagliente di queste parole colpisce Laurence, ponendolo di fronte a una realtà che probabilmente ha sempre cercato di ignorare o negare. Woodley qui mantiene un controllo impeccabile della sua performance: il suo tono, che non cede mai al melodramma, rende il momento ancora più potente.
"L’unica ragione che mi trattiene qui è che abbiamo una figlia." La maternità diventa l’unico elemento che lega ancora Jennifer a Laurence. Nonostante tutto, Jennifer rimane pragmatica: sa che una separazione totale potrebbe avere conseguenze negative per sua figlia. Pone un limite invalicabile, minacciando di andarsene se Laurence non rispetterà la nuova dinamica. In questa frase emerge la sua forza interiore, la capacità di proteggere ciò che ama e di stabilire confini netti. "Ma da oggi in poi rimango tua moglie solo ufficialmente." Questa frase rappresenta la vittoria simbolica di Jennifer. Anche se ancora formalmente intrappolata nel matrimonio, dichiara di esserne ormai emotivamente e fisicamente distaccata. Questo rappresenta un atto di resistenza, un rifiuto di continuare a interpretare il ruolo della "moglie perfetta" che le è stato imposto per anni. La sua voce, qui più ferma, lascia trasparire che non c’è spazio per compromessi o riconciliazioni.
Questo monologo è una dichiarazione di emancipazione, sia personale che sociale. Jennifer infrange il modello di donna sottomessa e dipendente che l’epoca imponeva. Shailene Woodley riesce a trasformare una scena di confronto in un momento di grande intensità emotiva e simbolica. La sua interpretazione bilancia dolore e forza, vulnerabilità e determinazione, offrendo al pubblico un ritratto autentico di una donna che sceglie di riprendersi il controllo della propria vita.
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