Monologo Femminile - Danielle MacDonald in \"Voglio una vita a forma di me\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Questo monologo di Willowdean rappresenta uno dei momenti più maturi e riflessivi del film, in cui la protagonista elabora una definizione personale e profonda di un valore spesso frainteso: la lealtà. In questo passaggio, Willowdean non si limita a descrivere un concetto astratto, ma parla da un luogo di esperienza, in cui le relazioni, le difficoltà e gli errori hanno contribuito a darle un senso più concreto e sfaccettato di cosa significhi essere davvero leali. Questo discorso è radicato nei conflitti e nelle dinamiche che Willowdean ha vissuto nel corso della storia, in particolare con Ellen, la sua migliore amica. La rottura temporanea del loro rapporto, dovuta a incomprensioni e insicurezze, fa da sfondo al monologo e conferisce a queste parole una rilevanza emotiva molto forte.

Lealtà..

MINUTAGGIO: 1:14:30 - 1:15:15

RUOLO: Willowdean
ATTRICE:
Danielle Macdonald
DOVE:
Netflix



ITALIANO


“Lealtà”: lealtà significa non abbandonare mai qualcuno, anche se ci sono dubbi e divergenze. E’ un modo… di essere. Stimolato da esperienze condivise che sono memorabili, significative e insostituibili. Però non è amore cieco. E non va data per scontata. Lealtà significa dire a una persona che si sbaglia quando nessun altro lo fa. E lealtà vuol dire… chiedere scusa quando sbagli, per rispetto alla fiducia che hai guadagnato. La lealtà è vera amicizia.

Voglio una vita a forma di me

"Voglio una vita a forma di me" (titolo originale: Dumplin’), è un film del 2018 diretto da Anne Fletcher e basato sull'omonimo romanzo di Julie Murphy. La trama ruota attorno al tema dell'accettazione di sé e delle convenzioni sociali, ma raccontata attraverso il filtro di una piccola cittadina del Texas, dove il culto della bellezza e dei concorsi di bellezza è quasi una religione.

La protagonista è Willowdean Dickson, soprannominata affettuosamente "Dumplin'" dalla madre. Willowdean è una ragazza in sovrappeso, sicura di sé e molto legata alla zia Lucy, recentemente scomparsa. Lucy era stata una figura fondamentale nella vita di Willowdean, trasmettendole una passione per la musica di Dolly Parton e insegnandole ad affrontare il mondo con fierezza, a prescindere dai pregiudizi della società.


La madre di Willowdean, Rosie (interpretata da Jennifer Aniston), è invece una ex reginetta di bellezza che ora organizza il famoso concorso locale, il Miss Teen Bluebonnet, simbolo delle rigide aspettative di perfezione estetica. Willowdean si sente sempre fuori posto rispetto al mondo perfetto della madre e delle sue "principesse", ma un evento la spinge a sfidare il sistema: per protesta contro gli standard irrealistici imposti dalla società, decide di iscriversi proprio al concorso Miss Teen Bluebonnet. Non lo fa per vincere, ma per fare una dichiarazione. Questo gesto attira l'attenzione di altre ragazze che, come lei, si sentono escluse dai canoni tradizionali di bellezza, trasformando il concorso in una sfida aperta alle convenzioni. Parallelamente, Willowdean affronta un tumulto emotivo: il rapporto con la madre è teso, inizia a mettere in discussione la propria sicurezza interiore, e vive le prime difficoltà legate ai sentimenti, quando si rende conto di provare qualcosa per il suo collega Bo, un ragazzo dolce che sembra ricambiare, ma che fa emergere in lei insicurezze mai del tutto superate.

Analisi Monologo

Willowdean inizia definendo la lealtà come un "modo di essere", un tratto che nasce da esperienze condivise e che si costruisce nel tempo. La specifica "non è amore cieco" è particolarmente importante, perché sottolinea che la lealtà non significa accettare passivamente qualsiasi cosa o ignorare i problemi in nome di un legame. Al contrario, la lealtà è qualcosa di attivo, che richiede coraggio e capacità di affrontare situazioni difficili, come quando "si dice a una persona che si sbaglia quando nessun altro lo fa". Questa distinzione è cruciale, perché sposta la lealtà da un concetto idealizzato e passivo a qualcosa di dinamico e impegnativo. In questo senso, Willowdean riconosce che le relazioni autentiche richiedono lavoro e sincerità, anche quando questa può essere scomoda.


Una parte centrale del monologo è il concetto di chiedere scusa "per rispetto alla fiducia che hai guadagnato". Questa frase cattura una delle dinamiche più importanti nelle relazioni di Willowdean: la necessità di riconoscere i propri errori e di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. La parola "rispetto" è fondamentale, perché indica che la lealtà non può esistere senza una base di fiducia e di reciprocità. Questa idea si collega direttamente alla crisi tra Willowdean ed Ellen, che nasce proprio dalla mancanza di rispetto e di comprensione reciproca. Willowdean, attraverso questa riflessione, sembra riconoscere che la lealtà non è qualcosa che si può pretendere o dare per scontata, ma qualcosa che deve essere guadagnata e mantenuta.

La chiusa del monologo, "La lealtà è vera amicizia", è semplice ma potente. Qui Willowdean sintetizza tutto ciò che ha detto prima, collegando la lealtà all'idea di un'amicizia autentica, che va oltre le divergenze e i momenti difficili. Questa frase non è solo una definizione teorica, ma un richiamo emotivo al rapporto con Ellen e al desiderio di ricostruire il loro legame su una base più solida.

Conclusione

Questo monologo è una riflessione profonda sulla complessità delle relazioni umane e sul valore della lealtà come fondamento di un’amicizia autentica. Le parole di Willowdean rappresentano una presa di coscienza personale: una comprensione che deriva dal dolore di aver ferito qualcuno a cui tiene e dal desiderio di riparare quel legame. Il fatto che la lealtà venga descritta come qualcosa che richiede onestà, rispetto e coraggio la rende un concetto molto concreto e applicabile. Non è un valore idealizzato o romantico, ma qualcosa che si guadagna e si rafforza attraverso le azioni. Willowdean riconosce che la lealtà non è mai un diritto acquisito, ma una responsabilità da onorare.

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