Monologo - Franco Nero in \"L'esorcista del papa\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Questo monologo, pronunciato dal Papa in L'esorcista del Papa (2023), stabilisce il contesto della missione che vedrà protagonista Padre Gabriele Amorth. Il tono del discorso è solenne e carico di significato, ponendo le basi per il conflitto tra fede e razionalità, tra chi ancora crede nel demonio come forza concreta e chi lo considera una semplice costruzione teologica.

C'è un caso per te

MINUTAGGIO: 27:00-29:30

RUOLO: Il Papa
ATTORE:
Franco Nero
DOVE:
Netflix


INGLESE

(...) There's a case that needs your attention. A boy in Spain. Something about it disturbs me greatly. This boy's possession is progressing very fast. The incident took place in hallowed ground, San Sebastian Abbey in Castile. This place has given the Church problems before. I sense a great evil coming from there. Something dark that only you can help solve. I have requested the abbey's records be brought to you in the library. Look into it. I will continue investigating while you're on your journey. "Our sins... will seek us out." Gabriele, go to Spain, and help this child. But be careful, this demon sounds dangerous.


ITALIANO


Forse abbiamo fatto il nostro lavoro troppo bene. Il cardinale Salem e le nuove generazioni non credono nel demonio come lo intendiamo noi. Per loro è soltanto un’idea. Per noi invece è una manifesta lealtà. Duecento angeli caduti, espulsi dal Paradiso, trascinati sottoterra. Non è una favola. La tua ricerca della verità è ammirevole, Gabriele, ma fai attenzione al tuo desiderio di educare. L’orgoglio si manifesta in forme differenti. C’è un caso che necessita la tua attenzione. Un ragazzino in Ispania. Ha qualche cosa che mi disturba enormemente. La possessione di questo ragazzino progredisce molto velocemente. L’episodio è avvenuto in terra consacrata. L’abbazia di Saint Sebastian in Castilla. E’ un posto che ha già creato problemi in precedenza. Avverto un grande male provenire da lì. Qualcosa di oscuro, che solo tu puoi aiutare a risolvere. Ho chiesto che i fascicoli dell’abbazia ti fossero portati in biblioteca. Indaga. Io continuerò ad investigare, mentre tu sei in viaggio. Gabriele, vai in Spagna e aiuta questo bambino, ma fai attenzione, questo demonio sembra pericoloso.

L'esorcista del Papa

"L'esorcista del Papa" è un horror sovrannaturale diretto da Julius Avery e interpretato da Russell Crowe nei panni di Padre Gabriele Amorth, una figura realmente esistita, noto per essere stato il capo esorcista della Città del Vaticano. Il film prende ispirazione dai suoi scritti e dalle sue esperienze, romanzandole con una narrazione che mescola elementi horror classici e un'indagine sulle forze oscure. Padre Amorth viene incaricato dal Vaticano di occuparsi del caso di un bambino posseduto in Spagna. Il piccolo Henry, trasferitosi in un’abbazia sconsacrata con la madre e la sorella, mostra segni di una possessione sempre più violenta. Giunto sul posto, Amorth scopre che dietro la possessione si cela un’entità maligna con un legame diretto con la storia della Chiesa.


Man mano che l’indagine procede, emergono segreti sepolti sotto l’abbazia, rivelando un passato inquietante legato all’Inquisizione. Il demone che tormenta il bambino sembra conoscere in modo intimo il passato di Amorth, mettendolo alla prova sia sul piano spirituale che psicologico. Il film si sviluppa con una serie di scontri tra Amorth e la creatura, alternando momenti di tensione a rivelazioni sul ruolo del Vaticano nel nascondere verità scomode. Il finale porta a una battaglia diretta tra il sacerdote e il male, lasciando spazio a un possibile seguito che esplori altre indagini dell'esorcista.

Analisi Monologo

Il Papa esprime un dubbio: forse la Chiesa ha fatto un lavoro così efficace nel razionalizzare la fede da aver portato i suoi stessi membri a non credere più nel demonio come presenza reale. Qui emerge una tensione tra modernità e tradizione: le nuove generazioni di ecclesiastici, rappresentate dal cardinale Salem, vedono il male come un concetto astratto, mentre per Amorth e il Papa il demonio è un'entità concreta e pericolosa. L'uso della parola lealtà nel descrivere gli angeli caduti è significativo: il demonio non è solo un avversario della Chiesa, ma una forza coerente e strutturata, con una propria fedeltà a un ordine opposto a quello divino.


Dopo questa premessa teologica, il discorso si sposta su un caso specifico: la possessione di un bambino in Spagna. Il Papa non si limita a descrivere l’accaduto, ma sottolinea il fatto che la possessione si sta diffondendo rapidamente e che il luogo stesso, l'abbazia di Saint Sebastian, ha già un passato oscuro. Questo lascia intendere che la possessione non è un evento isolato, ma parte di un fenomeno più grande.


La chiusura del monologo è cruciale: il Papa mette in guardia Amorth sul suo desiderio di educare, collegandolo al peccato di superbia. Questo passaggio suggerisce che l’esorcista, pur nella sua missione di fede, potrebbe essere vulnerabile a una forma più sottile di orgoglio. L'idea che l'orgoglio possa "manifestarsi in forme differenti" aggiunge complessità al personaggio e lascia intendere che il viaggio di Amorth non sarà solo fisico, ma anche interiore.

Conclusione

Il monologo racchiude i temi centrali del film: la lotta tra fede e dubbio, il pericolo rappresentato dal male e le insidie della superbia anche in chi combatte per il bene. Il tono del Papa, autorevole ma anche preoccupato, conferisce un senso di gravità alla missione di Amorth, lasciando intendere che ciò che lo aspetta va oltre un semplice esorcismo. Questo discorso segna quindi l’inizio dell’indagine, ma anche l’ombra di un conflitto più profondo, che potrebbe mettere alla prova non solo la forza fisica e mentale dell’esorcista, ma anche la sua stessa fede.

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