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~ LA REDAZIONE DI RC
Interpretare Adrian Cronauer in "Good Morning, Vietnam" è un’esperienza che richiede un mix di carica esplosiva, umorismo sfacciato e una vena di amarezza nascosta sotto il sorriso. Cronauer è una voce fuori dal coro, un ribelle che usa la radio per rompere la monotonia e sfidare il conformismo militare. Il suo modo di parlare è un flusso travolgente di ironia e nonsense, un canale attraverso cui cerca di portare un po’ di sollievo e verità a soldati immersi in una realtà assurda. Per un attore, questo monologo è un’occasione per giocare con i ritmi, i toni e le emozioni, intrecciando comicità e critica sociale in un personaggio che usa l’umorismo per affrontare la disillusione della guerra.
MINUTAGGIO: 11:55-15:12
RUOLO: Adrian Cronauer
ATTORE: Robin Williams
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
Good morning, Vietnam! Hey, this is not a test. This is rock and roll. Time to rock it from the delta to the DMZ! Is that me, or does that sound like an Elvis Presley movie? Viva Da Nang. Oh, viva, Da Nang. Da Nang me, Da Nang me. Why don't they get a rope and hang me? Hey, is it a little too early for being that loud? Hey, too late. It's 0600 What's the "0" stand for? Oh, my God, it's early. Speaking of early, how about that Cro-Magnon, Marty Dreiwitz? Thank you, Marty, for "silky-smooth sound." Make me sound like Peggy Lee. Freddy and the Dreamers! Wrong speed. We've got it on the wrong speed. For those of you recovering from a hangover, that's gonna sound just right. Let's put her right back down. Let's try it a little faster, see if that picks it up a little bit. Those pilots are going, "I really like the music. I really like the music. I really like the music." Oh, it's still a bad song. Hey, wait a minute. Let's try something. Let's play this backwards and see if it gets any better. Freddy is a devil. Freddy is a devil. Picture a man going on a journey beyond sight and sound. He's left Crete. He's entered the demilitarized zone. All right. Hey, what is this "demilitarized zone"? What do they mean, "police action"? Sounds like a couple of cops in Brooklyn going, "You know, she looks pretty to me." Hey, whatever it is, I like it because it gets you on your toes better than a strong cup of cappuccino. What is a demilitarized zone? Sounds like something out of The Wizard of Oz, Oh, no, don't go in there. Oh-we-oh Ho Chi'Minh Oh, look, you've landed in Saigon. You're among the little people now. We represent the ARVN Army The ARVN Army Oh, no! Follow the Ho Chi Minh Trail. Follow the Ho Chi Minh Trail. "Oh, I'll get you, my pretty!" Oh, my God. It's the wicked witch of the north. It's Hanoi Hanna! "Now, little GI, you and your little 'tune-ooh' too!" "Oh, Adrian. Adrian. What are you doing, Adrian?" Oh, Hanna, you slut. You've been down on everything but the Titanic. Stop it right now. Hey, uh, hi. Can you help me? What's your name? "My name's Roosevelt E. Roosevelt." Roosevelt, what town are you stationed in?. "I'm stationed in Poontang." Well, thank you, Roosevelt. What's the weather like out there? "It's hot. Damn hot! Real hot! Hottest things is my shorts. I could cook things in it. A little crotch pot cooking." Well, can you tell me what it feels like. "Fool, it's hot! I told you again! Were you born on the sun? It's damn hot! I saw - It's so damn hot, I saw little guys, their orange robes burst into flames. It's that hot! Do you know what I'm talking about." What do you think it's going to be like tonight? "It's gonna be hot and wet! That's nice if you're with a lady, but it ain't no good if you're in the jungle." Thank you, Roosevelt. Here's a song coming your way right now. "Nowhere To Run To" by Martha and the Vandellas. Yes! Hey, you know what I mean! Too much?
ITALIANO
Good morning, Vietnam! Ehi, non è una prova questa, questo è rock’n roll. E dunque si roccheggia e si rolleggia dal dallanga al MMM Cong. Ma sono io o vi sembra quel vecchio film di Elvis Presley? "Viva da Nang, ooo, viva da Nang. Da nang me, da nang me, why don’t you take a rope and hang me!?" Ehi, è un pò prestino per fare casino. Ahi, mi è scappata! Sono le sei antimeridiane, che vorrà dire quest’anti. Anti Cristo, come presto. A proposito di Anti, che ne dite di quel DJ antidiluviano anti infarti? Grazie per il tuo sangue vellutato, ma io non sono Peggy Lee. Freddy and the Dreamers! Mmmm, velocità sbagliata, velocità sbagliata, per queli che si stanno riprendendo da una sbornia può anche sembrare l’ideale. Adesso lo rimettiamo come si deve, anzi sapete che vi dico, lo rimettiamo più in fretta, così magari vi dà una caricata, ok, mettiamolo a 78 giri! I piloti ora stanno dicendo: bellaquestamusicabellaquestamusicabellaquestamusica, no, niente, brutta lo stesso. Proviamo a fare così. Proviamo a mandare al rovescio e vediamo se migliora un pò. Olovaid nu è eidderF. Freddie è un diavolo. Olovaid nu è eidderF. Freddie è un diavolo. Oh! Nananananananananana! Immaginate un uomo che durante un viaggio approdi ai confini della realtà. Ha lasciato Creta, è entrato nella zona Smilitarizzata. AAAAh! Da da da daan da da da daaan bom! Ehi, un momento cos’è questa zona smilitarizzata, e che significa operazione di Polizia. Forse due sbirri a Brooklyn che dicono: carina quella, un’operazioncina gliela farei. E comunque mi piace, perché ti tiene sveglio più di un bel cappuccino coi fiocchi. Che cos’è la zona smilitarizzata, sembra uscita dal “Mago di Oz?” “Oh, no! Tu non puoi entrare là dentro! Eh oh, ehi oh, oh oh oh-oh chein min” “Ma guarda, sei finalmente atterrato a Saigon. Ora sei tra le persone piccoline! Siamo tra le persone da Sud e Nord, da Sud e Nord, da Sud e Nord. Oh, no, quello è il sentiero di Oh Chi Minh. Sisi, è il sentiero di Oh Chi Minh. Tanto ti prendo bella bambina. Oh, mio Dio, è la strega cattiva del Nord. E’ Anah, la Troia di Enoi. Vieni, bel soldatino, che divoro te e il tuo cagnolino. ahahhah! Adrian! Oh, Adrian! Che cosa stai facendo, Adrian? Hannah, sei una puttana, hai fatto raddrizzare tutto meno la torre di Pisa, svergognata” Ehi, ascolta, come ti chiami? “Mi chiamo Roosevelt T Roosevelt!” E in che località sei dislocato? "Sono dislocato a Figa Tank!" “Bene, grazie Roosevelt. Com’è il tempo da quelle parti?” “Caldo, fa caldo da morire. Infernale. ho le mutande che mi vanno a fuoco, ci potrei cuocere l’uccello a bagnomaria!” Non ho capito come ti senti: “Fuoco addosso mi sento io, Ma dove sei nato, sotto il sole? E’ un caldo da crepare. E’ un caldo che si tocca, perché scotta! Io ho visto certi ometti con le tuniche arancione andare a fuoco! Adesso hai capito che razza di caldo fa?” E come diventerai verso sera? "Caldo umido. Il che ti aiuta con una signora, ma non ti serve a niente nella giungla". Grazie roosevelt, ecco una canzone tutta per voi intitolata: Ragazzi, non c’è scampo; di Martha and the Vandellas, yes! E noi ci siamo capiti!
"Good Morning, Vietnam" è un film del 1987 diretto da Barry Levinson, ambientato nel 1965, durante la guerra del Vietnam. Il film racconta la storia di Adrian Cronauer, un DJ radiofonico anticonformista e irriverente interpretato da Robin Williams, che viene assegnato alle trasmissioni radio per le truppe americane in Vietnam. La trama si sviluppa attraverso il suo lavoro nella stazione radio di Saigon, dove inizia a trasmettere programmi che diventano subito un successo, caratterizzati dal suo stile unico, fatto di battute taglienti, imitazioni e commenti sfrontati.
Cronauer arriva in Vietnam con l’obiettivo di intrattenere le truppe con un mix di humor e rock 'n' roll, lontano dallo stile monotono e propagandistico delle trasmissioni standard. Il suo modo di fare radio è una ventata d’aria fresca per i soldati, che finalmente riescono a sentire una voce che parla la loro stessa lingua, in tutti i sensi. Usa il saluto "Good morning, Vietnam!" per iniziare i suoi programmi, un’esclamazione che diventa iconica, quasi un grido liberatorio.
Man mano che il film procede, però, ci si rende conto che non è solo una commedia su un DJ ribelle: Cronauer scopre la brutalità e la devastazione del conflitto che lo circonda. Incontra persone del posto, come una giovane vietnamita di cui si innamora e suo fratello, e comincia a vedere il lato oscuro della guerra. Viene messo a confronto con la censura e con l'autorità militare che cerca di manipolare le informazioni trasmesse per mantenere alto il morale delle truppe, creando tensioni con i superiori, specialmente con il sergente maggiore Dickerson.
Il tono del film passa progressivamente dalla commedia alla riflessione più cupa sulla guerra e sulla disumanizzazione che essa porta con sé. Anche la libertà di parola diventa un tema chiave: mentre Cronauer cerca di mostrare una verità più complessa e umana, le autorità militari insistono nel sopprimere qualsiasi cosa possa compromettere l’immagine della missione americana. In questo contesto, Robin Williams offre una performance intensa e sfaccettata, piena di improvvisazione, che riesce a restituire la complessità del personaggio, oscillando tra comicità e amarezza.
Questo monologo di Adrian Cronauer è un esempio perfetto del suo stile provocatorio e frenetico, che mischia comicità, sarcasmo e improvvisazione per descrivere la situazione surreale della guerra in Vietnam. In un contesto drammatico e di censura militare, Cronauer usa la radio come uno strumento di ribellione e, soprattutto, di sopravvivenza emotiva, sia per sé sia per i soldati.
“Good morning, Vietnam!” L’iconico saluto “Good morning, Vietnam!” apre il monologo, un’esclamazione che si trasforma in un grido di sfida. Non è una semplice frase, ma un modo per rompere la monotonia e la rigidità del protocollo militare. Qui, Cronauer sta dicendo agli ascoltatori che la sua radio sarà diversa, che non si limiterà a leggere bollettini formali ma cercherà di offrire qualcosa di autentico e folle. Cronauer inizia subito a ironizzare sul contesto in cui si trova, alludendo al Vietnam come a una sorta di musical di Elvis Presley. La musica diventa una metafora di libertà in un ambiente controllato e pericoloso. Con battute rapide e nonsense ("Da nang me, da nang me..."), si prende gioco della situazione militarizzata, giocando con il linguaggio e le convenzioni della radio tradizionale per mostrare quanto tutto sia assurdo.
Man mano che il monologo procede, Cronauer inizia a creare delle gag assurde, come il gioco sul “DJ antidiluviano”, che rappresenta il vecchio modo di fare radio, formale e soporifero. In seguito, quando gioca con la velocità del disco e lo manda al rovescio, usa una trovata visiva sonora per prendere in giro la censura: il disco che “gira al contrario” è simbolo di una trasmissione libera, che cerca di sfuggire al controllo. Uno dei punti più incisivi del monologo è quando si interroga sulla “Zona Smilitarizzata” (DMZ) e ironizza su quanto questo termine sia assurdo e incomprensibile. Il linguaggio burocratico e militarizzato viene qui ridicolizzato, paragonato a una scena surreale del “Mago di Oz”. Con l’uso del nonsense e del parallelismo al mondo fiabesco di Oz, Cronauer mostra come il linguaggio militare cerchi di coprire la violenza del conflitto con termini neutri, senza senso per chi vive davvero la realtà della guerra.
La parte dedicata al caldo nel monologo è un altro momento memorabile. Qui Cronauer, con l’invenzione di un personaggio immaginario, “Roosevelt T. Roosevelt”, esaspera la descrizione del caldo estremo, rendendola quasi grottesca. Il caldo diventa metafora della sofferenza quotidiana dei soldati, un disagio che Cronauer descrive in modo comico ma diretto, trasformando il calore in qualcosa di tangibile, quasi opprimente. È un modo per mettere in luce le difficoltà di un ambiente ostile in cui i soldati sono costretti a vivere.
Nel finale, Cronauer utilizza metafore sessuali e battute per alleggerire l’atmosfera e offrire un diversivo dalle pressioni psicologiche della guerra. La frase “Caldo umido. Il che ti aiuta con una signora, ma non ti serve a niente nella giungla” è un esempio dell’ironia tagliente di Cronauer. Questo tipo di humor diventa un modo per offrire uno sfogo alle truppe, una pausa mentale per distrarsi da pensieri più cupi. Conclude con una dedica musicale ai soldati, un’altra forma di riconoscimento delle loro difficoltà. La canzone scelta, “Ragazzi, non c’è scampo” di Martha and the Vandellas, è ironica e al tempo stesso una dichiarazione implicita di solidarietà verso chi è intrappolato in Vietnam.
Attraverso la satira e l’umorismo, Cronauer riesce a parlare di cose serie senza dichiararle apertamente: la censura, il controllo militare, l’assurdità della guerra. Questa performance di Robin Williams diventa un simbolo di libertà d’espressione e autenticità, rappresentando il tentativo di umanizzare un contesto disumanizzante.
L’essenza di Adrian Cronauer è quella di un uomo che non si piega, che cerca di umanizzare una situazione disumanizzante con un’energia instancabile. Per interpretarlo, un attore deve lasciarsi trascinare dall’assurdità delle sue battute, dalla velocità delle sue parole, ma anche dal peso nascosto del suo messaggio. Cronauer è, in fondo, un comico triste che si prende gioco del sistema per sopravvivere, regalando ai soldati e a sé stesso una risata liberatoria.
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