Monologo - Il Grillo Parlante in \"Pinocchio\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo introduttivo del Grillo Parlante nel classico animato Pinocchio (1940) rappresenta un'apertura simbolica e stilistica che prepara lo spettatore all'universo magico e morale della storia. Il personaggio del Grillo, con la sua umiltà e il suo ruolo di guida morale, fornisce una prospettiva accessibile e familiare, portando lo spettatore dentro un mondo in cui la magia e la realtà si fondono in modo armonioso.

UN GRILLO... PARLANTE!

MINUTAGGIO: 2:05-4:40
RUOLO: Grillo Parlante

ATTORE: Cliff Edwards
DOVE: Disney +



INGLESE


I'll bet a lot of you folks don't believe that... about a wish coming true... do you? Well, I didn't, either. Of course, I'm just a cricket singing my way from hearth to hearth, but let me tell you what made me change my mind.One night a long time ago, my travels took me to a quaint little village. It was a beautiful night. The stars were shining like diamonds high above the roofs of that sleepy old town. Pretty as a picture. As I wandered along the crooked streets, there wasn't a soul to be seen. The only sign of life was a lighted window in the shop of a woodcarver named Geppetto. So, I hopped over... and looked in. It was a shame to see a nice, cheerful fire goin' to waste. So what do I do? I go in. I looked around. Of course, being in a strange place like that, I didn't know what to expect. A cricket can't be too careful, you know. Soon as I saw there was no one about, I made myself at home. As I stood there warming my... myself, I took a look around. Well, sir, you never saw such a place... the most fantastic clocks you ever laid your eyes on, and all carved out of wood. And cute, little music boxes... each one a work of art. And shelf after shelf of toys and... and then something else caught my eye... a puppet. You know... one of those marionette things. All strings and joints. Cute little fella. Ding-ding! Goin' up! Good piece of wood, too.



ITALIANO


Ma voi forse non ci credete che le stelle possono esaudire qualsiasi desiderio, vero? Beh, neanche io ci credevo. Certo, non sono che un povero grillo che và cantando di zolla in zolla ma… lasciate che vi dica come cambiai opinione. Una sera, tanto tempo fa, il mio vagabondare mi portò in un piccolo villaggio. Era una magnifica notte, le stelle brillavano come diamanti sul paesello addormentato, tutto era bello come in sogno. Vagavo senza meta, non c’era anima viva, le strade erano deserte. Lontano lontano unico segno di vita una finestra illuminata. Era la casa di un intagliatore in legno chiamato Geppetto. Mi avvicinai e saltai sul davanzale. Dentro c’era un bel fuoco. Peccato che nella stanza non ci fosse nessuno a goderselo. Allora mi decisi… ed entrai. Mi guardai attorno… perché in un posto tanto strano potevo aspettarmi di tutto. E un grillo deve essere sempre prudente, sapete? Ma vidi che non c’era proprio nessuno e mi feci coraggio. Mentre mi scaldavo, ahem, la schiena... Osservavo i dintorni. Sono certo che nessuno ha mai visto un posto simile. Vi erano gli orologi più fantastici che possiate immaginare. Tutti traforati, come merletti, e delle deliziose scatole musicali, dei veri capolavori. E poi scaffali e scaffali di giocattoli. Ma quello che mi colpì più di tutto, fu un curioso omettino di legno. Sapete, una di quelle marionette che si muovono con i fili.

PINOCCHIO

La prima versione iconica a colori di Pinocchio è il film d'animazione prodotto dalla Walt Disney e rilasciato nel 1940. Questo film è il secondo lungometraggio d'animazione della Disney, dopo Biancaneve e i sette nani (1937), e si basa sul romanzo Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi, pubblicato originariamente in Italia nel 1883. Questa versione di Pinocchio è realizzata interamente a colori, utilizzando la tecnica del Technicolor, che conferisce al film una vividezza e una profondità cromatica che lo resero rivoluzionario per l'epoca. La fluidità dell'animazione e l'uso di effetti speciali visivi, come la scena sott'acqua, furono considerati incredibili innovazioni tecniche. La trama segue abbastanza fedelmente l'opera di Collodi, con alcune modifiche per adattarla a un pubblico più ampio e per renderla più adatta allo stile narrativo della Disney. Pinocchio, un burattino di legno creato dal falegname Geppetto, desidera diventare un bambino vero. Per riuscirci, deve dimostrare di essere "bravo, coraggioso e disinteressato". Durante il viaggio, affronta varie tentazioni e pericoli, come i furbi Volpe e il Gatto, il crudele burattinaio Mangiafuoco, l'isola delle Tentazioni e la minaccia della balena Monstro. Oltre a Pinocchio e Geppetto, alcuni dei personaggi più iconici includono il Grillo Parlante (Jiminy Cricket), che funge da guida morale di Pinocchio, e la Fata Turchina, che lo aiuta lungo il suo percorso.


La musica gioca un ruolo fondamentale nel film. La canzone "When You Wish Upon a Star" (in italiano "Una stella cade") è diventata una delle melodie più riconoscibili della storia del cinema ed è tuttora associata al marchio Disney. Ha anche vinto l'Oscar per la miglior canzone originale.


Il film è un capolavoro dal punto di vista tecnico. È stato uno dei primi film a usare l'effetto della multiplane camera, una tecnica che permetteva di creare profondità di campo spostando diversi strati di disegni in modo indipendente. Questo ha dato un senso di tridimensionalità e movimento che prima non era mai stato visto nei cartoni animati

ANALISI MONOLOGO

Il Grillo inizia affrontando l’idea che le stelle possano esaudire i desideri, una nozione legata al concetto di speranza. Questa introduzione è significativa perché prefigura il tema centrale del film: il desiderio di Pinocchio di diventare un bambino vero. Il Grillo stesso si presenta come scettico nei confronti di questa credenza, rendendolo più vicino al pubblico che potrebbe nutrire lo stesso scetticismo. Ma introduce subito l’idea che l’esperienza che sta per raccontare lo abbia fatto cambiare opinione. Questo cambio di prospettiva rappresenta una delle tematiche chiave del film: la magia e il potere della trasformazione, sia interiore che esteriore, attraverso l’autenticità e la crescita personale.


Il Grillo Parlante si presenta con un tono semplice e umile ("non sono che un povero grillo"), quasi in contrasto con il ruolo di guida morale che avrà durante il film. Questa scelta narrativa lo rende subito simpatico e accessibile, instaurando un rapporto di fiducia con il pubblico. L’umiltà e la leggerezza del tono sono caratteristiche che rendono il Grillo un personaggio saggio ma allo stesso tempo non distante, il che è funzionale al suo ruolo di mentore e coscienza di Pinocchio.


La descrizione del villaggio, con le stelle che "brillavano come diamanti" e le strade "deserte", crea un’atmosfera onirica, quasi fiabesca. È un preludio alla magia che sta per accadere. La notte e la quiete che dominano la scena suggeriscono l'inizio di un'avventura che ha luogo in un mondo separato dalla quotidianità, un mondo dove le meraviglie e i desideri si realizzano. Questo introduce un contrasto tra il reale e il fantastico, preparando lo spettatore ad accogliere l’elemento magico che caratterizza la storia. Quando il Grillo entra nella casa di Geppetto, descrive un luogo che emana calore e creatività. La presenza del "bel fuoco" nella stanza vuota potrebbe simboleggiare la vitalità e la passione di Geppetto, un uomo che, nonostante la solitudine, mette anima e cuore nel suo lavoro di intagliatore. La descrizione degli orologi e delle scatole musicali ("tutti traforati, come merletti") e dei giocattoli sottolinea la maestria artigianale e l'immaginazione di Geppetto, elementi che danno vita non solo a oggetti ma anche, simbolicamente, a Pinocchio stesso. La marionetta che colpisce il Grillo anticipa l'importanza di Pinocchio come oggetto centrale della narrazione.


Il Grillo nota come la casa di Geppetto sia piena di vita tramite i suoi manufatti, ma al contempo vuota di presenze umane. Questo tema si riflette nella figura di Pinocchio, una marionetta inanimata che rappresenta la potenzialità della vita. La descrizione della marionetta che "si muove con i fili" mette in evidenza l’idea di controllo esterno, un riferimento metaforico al percorso che Pinocchio dovrà affrontare per diventare un individuo autonomo e responsabile.


Il Grillo si presenta inizialmente come un osservatore passivo della scena, uno spettatore che vagabonda per il mondo senza meta. Questa posizione di osservatore gli conferisce un ruolo di narratore imparziale, quasi un cronista che si trova per caso a diventare parte della storia. Il suo ingresso nella casa di Geppetto lo trasforma da semplice spettatore a protagonista attivo, e la sua "prudenza" esprime il bisogno di essere vigili e attenti in un mondo dove le sorprese possono celarsi ovunque.

CONCLUSIONE

Il monologo del Grillo Parlante è ricco di immagini poetiche e simboliche, ed è carico di un senso di meraviglia e scoperta. Funziona come introduzione perfetta alla storia, coinvolgendo il pubblico con un tono caldo e colloquiale, e stabilisce le fondamenta dei temi principali del film: il desiderio, la crescita, la trasformazione e il rapporto tra creatore e creatura.

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