Monologo Femminile - il ballo del ceppo in \"Harry Potter e il Calice di Fuoco\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Nel quarto capitolo della saga di Harry Potter, "Il Calice di Fuoco", il Ballo del Ceppo rappresenta uno dei momenti più iconici e simbolici, anche per la crescita personale dei personaggi. La professoressa McGranitt, con il suo caratteristico equilibrio tra severità e ironia, introduce questo evento con un monologo memorabile.

Il ballo del ceppo

MINUTAGGIO: 1:06:45-1:08:05
RUOLO: Minerva Mc Granitt
ATTRICE:
Maggie Smith
DOVE:
Netflix

INGLESE


The yule ball has been a tradition of the tri-wizard tournament since its inception. On Christmas eve night we and our guests gather in the great hall for well mannered frivolity. As representitives of the host school I expect each and every one of you to put your best foot forward, and I mean this literally because the yule ball is first and foremost... a dance. Silence. The house of Godrick Griffindore has commanded the respect of the wizard world for nearly ten centuries. I will not have you in the course of a single evening besmirching that name by behaving like a babbling, bumbling band of baboons. Now to dance is to let the body breathe, inside every girl a secret swan slumbers longing to burst forth and take flight. Inside every boy a lordly lion prepared to prance. Mr Weasly, will you join me.



ITALIANO


Il Ballo del Ceppo è una tradizione del Torneo TreMaghi sin da quando ha avuto inizio. La sera della Vigilia di Natale, noi e i nostri ospiti ci riuniremo nella sala grande per una serata di beneducate frivolezze. Come rappresentanti della scuola che ospita mi aspetto che ciascuno, ripeto, ciascuno di voi, parta con il piede giusto. E intendo in senso letterale, perché, nel ballo del ceppo, innanzitutto e soprattutto, si danza. Silenzio! La casa di Godric Grifondoro ha meritato il rispetto del mondo dei maghi per quasi dieci secoli. Non vi permetterò in una sola serata di imbrattare questo nome come una balbettante bambocciona banda di babbuini. Ora, danzare è lasciare che il corpo respiri. Dentro ogni ragazza c’è un cigno segreto sopito, ansioso di liberarsi e spiccare il volo. Dentro ogni ragazzo un superbo leone pronto a balzare. Signor Weasley, ti unisci a me, prego?

Harry Potter e il Calice di fuoco

"Harry Potter e il Calice di Fuoco" (2005), quarto capitolo della saga cinematografica tratta dai romanzi di J.K. Rowling, rappresenta un punto di svolta nella storia di Harry. Il film, diretto da Mike Newell, introduce un tono più oscuro rispetto ai capitoli precedenti, intrecciando temi di crescita personale, competizione e pericolo imminente. Harry, ormai quattordicenne, torna a Hogwarts per il suo quarto anno, ma la routine scolastica viene sconvolta dall’annuncio che la scuola ospiterà il Torneo Tremaghi, una competizione tra tre scuole di magia: Hogwarts, Beauxbatons e Durmstrang. I partecipanti, scelti dal leggendario Calice di Fuoco, devono affrontare tre prove mortali per contendersi la vittoria. Sebbene Harry sia troppo giovane per partecipare, il Calice inaspettatamente lo seleziona come quarto concorrente, creando tensioni con gli altri studenti, specialmente con Ron, che inizialmente pensa che Harry abbia cercato di manipolare la situazione per mettersi in mostra.


Harry deve rubare un uovo dorato custodito da un feroce drago. Usa la sua abilità nel volo con la scopa per completare la prova, dimostrando il suo coraggio e ingegno. Deve salvare un amico intrappolato nelle profondità del lago, affrontando creature acquatiche e superando i suoi limiti fisici e mentali. La prova finale è un labirinto vivo e pericoloso, pieno di ostacoli magici. Harry e Cedric Diggory, rappresentante di Hogwarts, raggiungono insieme la coppa Tremaghi, decidendo di condividerla. La coppa si rivela essere una Passaporta, un oggetto magico che li trasporta in un cimitero. Qui, Voldemort viene riportato in vita grazie a un oscuro rituale condotto da Peter Minus (Codaliscia), usando il sangue di Harry. Cedric viene ucciso senza pietà da Codaliscia, un momento che segna un brusco ingresso di Harry nel mondo adulto e nelle terribili realtà della guerra. Ritornato a Hogwarts con il corpo di Cedric, Harry denuncia il ritorno di Voldemort, ma il Ministero della Magia si rifiuta di credergli, innescando una divisione che avrà profonde conseguenze nei film successivi.

Analisi Monologo

Questo monologo della professoressa McGranitt, tratto da "Harry Potter e il Calice di Fuoco", è un piccolo gioiello che mescola autorità, umorismo e un tocco di ironia. È una scena che rappresenta perfettamente il carattere della McGranitt: rigida e severa, ma con una vena sorprendentemente teatrale.

Il monologo introduce il Ballo del Ceppo, un evento simbolico nel film. Serve a evidenziare non solo le dinamiche sociali tra i personaggi, ma anche il confronto tra l'imbarazzo adolescenziale e le aspettative di eleganza e maturità. La McGranitt qui si trova a insegnare ai giovani maghi qualcosa che va oltre la magia: comportarsi in modo dignitoso e rappresentare con onore Hogwarts e la casa di Grifondoro. La McGranitt inizia con un tono istituzionale, illustrando l'importanza storica del ballo e il suo significato come tradizione. Il termine "beneducate frivolezze" è un esempio perfetto della sua ironia velata: sottolinea l'importanza del ballo pur riconoscendone il carattere leggero e mondano. Il cambio di tono è netto quando si rivolge ai Grifondoro.


L'uso di frasi come "non vi permetterò in una sola serata di imbrattare questo nome" mostra la sua assoluta serietà nel proteggere la reputazione della casa. Il riferimento a una "balbettante bambocciona banda di babbuini" strappa un sorriso, ma serve a far capire agli studenti che il comportamento inadeguato non è tollerato. La McGranitt introduce poi un momento sorprendentemente poetico e motivazionale. I riferimenti al "cigno segreto" e al "superbo leone" sono metafore che vogliono ispirare sicurezza e grazia. È un appello a superare l'imbarazzo e affrontare la sfida con dignità e orgoglio. Chiude con un tocco di humor pratico, chiedendo al timido Ron Weasley di unirsi a lei. Questo passaggio spezza la tensione e sottolinea, ancora una volta, che le aspettative si applicano a tutti, senza eccezioni.

Conclusione

Il monologo della professoressa McGranitt al Ballo del Ceppo è un esempio perfetto di come il cinema possa intrecciare humor, autorità e simbolismo in poche righe. Servendo sia a preparare i personaggi all’evento, sia a trasmettere valori di orgoglio e responsabilità, il discorso riesce a essere educativo senza mai risultare pedante.

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