Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Severus Piton nella Sala Grande, in "Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2", è uno dei momenti più emblematici che precede la Battaglia di Hogwarts. Caratterizzato da un linguaggio misurato e un tono autoritario, il discorso rappresenta la complessità del personaggio, intrappolato in un ruolo ambiguo che richiede equilibrio tra fedeltà apparente a Voldemort e il suo vero obiettivo: proteggere Harry Potter.
MINUTAGGIO: 35:00-36:44
RUOLO: Severus Piton
ATTORE: Alan Rickman
DOVE: Netflix
INGLESE
Many of you are surely wondering why I have summoned you at this hour. It has come to my attention that earlier this evening, Harry Potter was sighted in Hogsmeade. Now, should anyone, student or staff, attempt to aid Mr. Potter, they will be punished in a manner consistent with the severity of their transgression. Furthermore, any person found to have knowledge of these events, who fails to come forward, will be treated as equally guilty. [the students stay silent] Now then. If anyone here has any knowledge of Mr. Potter's movements this evening, I invite them to step forward... now.
ITALIANO
Molti di voi si staranno chiedendo come mai io vi abbia convocati a quest’ora. E’ giunto alla mia attenzione, che nella serata di oggi, Harry Potter è stato avvistato a Hogsmeade. Ora… se qualcuno… studente o docente, tentasse di aiutare il signor Potter, egli verrà punito in maniera conseguente alla gravità della trasgressione. E inoltre, chi fosse scoperto a essere a conoscenza di questi eventi, e evitasse di farsi avanti… verrà considerato come… egualmente colpevole. Pertanto… se qualcuno qui… fosse a conoscenza… dei movimenti del signor Potter stasera… lo invito a fare un passo avanti. Adesso.
"Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2" è il capitolo conclusivo della saga cinematografica di Harry Potter, basato sulla seconda metà del settimo libro di J.K. Rowling. Il film, diretto da David Yates e sceneggiato da Steve Kloves, è una corsa verso la resa dei conti definitiva tra Harry Potter e Voldemort.
La storia riprende da dove si era interrotta la prima parte: Harry, Ron e Hermione sono alla ricerca degli ultimi Horcrux, gli oggetti contenenti frammenti dell'anima di Voldemort, la chiave per distruggerlo. Dopo aver sottratto la Coppa di Tassorosso da una camera blindata della Gringott, i tre fuggono rocambolescamente dal caveau grazie a un drago, mettendo ulteriormente Voldemort in allerta. Questo evento segna l’accelerazione degli eventi: il tempo stringe, e Voldemort intensifica il suo potere su tutto il mondo magico. Il trio si dirige a Hogwarts, dove si scopre che un altro Horcrux è nascosto nella scuola. Grazie al supporto dei loro amici e degli insegnanti, l’intera comunità di Hogwarts si prepara a resistere all’attacco delle forze oscure.
La battaglia diventa il cuore del film, una rappresentazione epica di sacrificio, coraggio e resistenza contro il male.
Durante gli eventi, Harry scopre il vero ruolo di Severus Piton attraverso un ricordo straziante: Piton non era il servitore fedele di Voldemort che tutti credevano, ma un uomo guidato da un amore duraturo per Lily Evans, la madre di Harry. È un momento chiave che cambia completamente la percezione del personaggio, trasformandolo in un eroe tragico.
In un atto di estrema volontà, Harry si consegna a Voldemort nella Foresta Proibita, pronto a morire. Tuttavia, la sua morte non è definitiva: il sacrificio libera Hogwarts dalla minaccia degli Horcrux, e Harry si risveglia, pronto a completare la missione.
Il film si chiude con un flash-forward di 19 anni: Harry, Ron, Hermione e Ginny accompagnano i loro figli alla stazione di King's Cross per il primo giorno a Hogwarts. È un momento di dolce malinconia, che celebra la continuità e il passaggio del testimone a una nuova generazione.
Questo monologo di Severus Piton, pronunciato durante un momento di alta tensione in "Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2", è emblematico per il personaggio e ricco di sfumature che meritano di essere analizzate con attenzione. La scena si svolge nella Sala Grande di Hogwarts, ormai sotto il controllo dei Mangiamorte e di Voldemort, con Piton come preside. Harry è tornato al castello in cerca del diadema di Corvonero, uno degli ultimi Horcrux, e la sua presenza è stata segnalata a Hogsmeade. Piton si trova in una posizione critica: deve mantenere il suo ruolo di apparentemente fedele servitore di Voldemort, ma allo stesso tempo è ancora impegnato nel proteggere Harry, come parte del suo giuramento nei confronti di Lily Potter. La scelta di un linguaggio formale e misurato riflette il bisogno di Piton di mantenere il controllo della situazione. Non c’è traccia di urgenza o paura, ma un’intenzione deliberata di incutere rispetto e timore. Questo è in linea con il suo personaggio: un uomo che non si lascia mai trasportare dalle emozioni in pubblico, mantenendo una facciata impenetrabile. Piton utilizza un linguaggio che sottolinea la responsabilità collettiva. Non si limita a minacciare chi aiuterà Harry, ma include anche chi potrebbe essere a conoscenza di informazioni e non agisce. È una strategia che amplifica la paranoia e l’insicurezza tra gli ascoltatori, costringendoli a sentirsi tutti potenzialmente coinvolti.
Il discorso è scandito da pause marcate, come se Piton stesse scegliendo attentamente ogni parola. Queste pause non sono solo un segno di controllo, ma creano tensione tra i presenti. Questo ritmo cadenzato sottolinea l’autorità di Piton e tiene alta l’attenzione del pubblico. Quando Piton chiede a chiunque abbia informazioni di farsi avanti, c’è una sottile ironia. Sa che nessuno, se non sotto estrema coercizione, si esporrà in questo modo. La sua richiesta appare come una formalità dettata dal suo ruolo, ma potrebbe anche essere interpretata come un modo per guadagnare tempo e ritardare un’azione più aggressiva da parte dei Mangiamorte.
Sebbene il monologo sia pronunciato con apparente freddezza, è intriso di tensione emotiva. Piton si trova in una posizione ambigua e pericolosa: deve bilanciare il suo dovere verso Voldemort con il suo vero obiettivo, ovvero proteggere Harry. Il pubblico non sa ancora la verità sul suo ruolo, ma questa scena, riletta alla luce delle successive rivelazioni, assume un significato profondo. C’è un sottotesto di sofferenza personale in Piton, che deve continuare a interpretare il ruolo di antagonista, consapevole che ogni sua parola potrebbe condannare Harry. Il suo silenzio emotivo è un grido soffocato. Piton è costretto a sembrare spietato e fedele al regime di Voldemort, ma ogni sua azione è intrisa di sacrificio. Questo monologo è la manifestazione ultima della sua capacità di nascondere i suoi veri sentimenti.
Il monologo di Piton non è solo un atto di autorità, ma anche un riflesso della sua lotta interiore e del sacrificio che lo definisce come uno dei personaggi più complessi della saga. Ogni parola pronunciata in quella Sala Grande è un tassello del suo doppio gioco, un bilanciamento tra ciò che deve sembrare e ciò che realmente è.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.