Monologo - Hernan Reyes in \"Fast X\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo di Hernan Reyes aiuta a comprendere la psicologia che guida l’antagonismo della saga di Fast & Furious. In questo discorso, Reyes offre uno spaccato inquietante del legame tossico che ha costruito con il figlio Dante. Attraverso le sue parole, emergono temi come il potere, la violenza e l'eredità, elementi che non solo definiscono il personaggio, ma gettano anche le basi per la trasformazione di Dante nel villain principale di Fast X. Analizzando ogni dettaglio, scopriamo come il monologo riesca a fondere emozione e spietatezza, rendendo i personaggi più stratificati e tragici.

NON BASTA UCCIDERLI

MINUTAGGIO: 0:54-2:11
RUOLO: Hernan Reyes

ATTORE: Joaquim de Almeida
DOVE: Netflix


INGLESE


There is nothing a father wouldn't do for his son. Your mother never understood this. She looked at you and saw a monster. I saw potential. When a bully took your money, you took his eye. When they called you crazy, you took their tongues. But I brought you here today. Was it generosity? Love? No. It's so what I built doesn't die with me. So my legacy can live on, because a father and his son is everything. I have a job that I can only trust with one man. You. My most ruthless soldiers were watching our cash houses, and they let this Dominic Toretto burn what is mine. kill them? You'd show them mercy? No, my son. When suffering is owed, never accept death as a payment. Make Toretto suffer.



ITALIANO


Un padre farebbe di tutto per un figlio. Tua madre non l'ha mai capito. Lei vedeva in te un mostro. Io vedevo il potenziale. Quando un prepotente ti ha preso i soldi gli hai strappato un occhio. A chi ti ha dato del pazzo gli hai strappato la lingua. Ma oggi ti ho portato qui. Per generosità? Per amore? No. Per evitare che tutto questo muoia con me e la mia eredità viva. Un padre e un figlio sono la stessa cosa. C'è solo un uomo a cui posso affidare questo lavoro. Sei tu. I miei soldati sorvegliavano le riserve di denaro, e Dominic Toretto ha bruciato ciò che era mio. Ucciderli? Vorresti avere pietà? No, figlio mio. Mai accettare la morte quando c'è un debito di sofferenza. Fa che Toretto soffra.

FAST X

Fast X è il decimo capitolo della saga di Fast & Furious, una delle serie d’azione più longeve e di successo del cinema contemporaneo. Diretto da Louis Leterrier, il film porta avanti la tradizione di mescolare corse automobilistiche, azione esplosiva e un focus sulla famiglia, che ormai è diventato il tema portante della saga.


La storia si concentra ancora una volta su Dominic Toretto (Vin Diesel) e la sua "famiglia" di amici e alleati, che si trovano di fronte a una nuova minaccia: Dante Reyes (interpretato da Jason Momoa). Dante è il figlio di Hernan Reyes, il potente criminale brasiliano ucciso dalla crew di Dom in Fast Five (2011). Questo dettaglio riporta la trama indietro nel tempo, creando una connessione diretta con uno dei capitoli più amati della saga.

Dante è mosso da una sete di vendetta implacabile e pianifica di distruggere tutto ciò che Dom ama, incluso il legame che tiene unita la sua "famiglia". La sua strategia è quella di separare i membri del team e far loro affrontare minacce simultanee in diverse parti del mondo. Questo porta a una serie di sequenze d’azione ambientate in varie location internazionali, tra cui Roma, Rio de Janeiro e Londra.


Dante è il villain più personale per Dom, dato che il suo obiettivo è distruggere non solo fisicamente, ma anche emotivamente il protagonista. Come sempre, il concetto di "famiglia" è centrale. Dom non si preoccupa solo di proteggere la sua squadra, ma anche suo figlio Brian (che porta il nome del personaggio di Paul Walker), ormai sempre più coinvolto nella vita pericolosa del padre. Il film si concentra sull'idea che ogni azione ha delle conseguenze. La storia di Dante e il suo legame con gli eventi di Fast Five ne è l'esempio più evidente.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo pronunciato da Hernan Reyes è un esempio di come i personaggi antagonisti di questa saga vengano costruiti con una miscela di arroganza, spietatezza e una logica distorta che giustifica le loro azioni.

"Un padre farebbe di tutto per un figlio. Tua madre non l'ha mai capito. Lei vedeva in te un mostro. Io vedevo il potenziale." Hernan Reyes inizia il monologo evocando una delle dinamiche più potenti nella narrazione: il rapporto tra padre e figlio. Il suo amore è il riconoscimento di una continuità utilitaristica. Reyes vede nel figlio, Dante, un’estensione di sé stesso, non un individuo con sentimenti e desideri propri. La contrapposizione con la figura della madre suggerisce che Dante abbia vissuto un’infanzia traumatica, probabilmente influenzato da un padre manipolativo che lo ha spinto a comportamenti violenti.


La frase "Io vedevo il potenziale" è fondamentale: Reyes non vede in Dante una persona, ma uno strumento. "Quando un prepotente ti ha preso i soldi gli hai strappato un occhio. A chi ti ha dato del pazzo gli hai strappato la lingua."

Questa sezione è potente, illustra come Reyes celebri la violenza di Dante. È un’affermazione agghiacciante che ribalta il concetto di "giustizia": invece di punire il figlio per azioni orribili, Reyes ne è orgoglioso. Questo approccio educa Dante a vedere la violenza come uno strumento naturale di potere e controllo, un tema ricorrente nei villain di questa saga.


Attraverso questi dettagli macabri, il monologo rivela anche il passato turbolento di Dante, rendendo il personaggio non solo spietato, ma anche tragico nella misura in cui è stato plasmato da un genitore tossico. La violenza di Dante è l’eredità del padre.


"Ma oggi ti ho portato qui. Per generosità? Per amore? No. Per evitare che tutto questo muoia con me e la mia eredità viva." Questo passaggio è la chiave per comprendere le motivazioni di Reyes. La sua vita ruota attorno al potere e alla sua "eredità". Per Reyes, l’amore familiare non è qualcosa di sentimentale, ma un mezzo per perpetuare il proprio dominio e il proprio nome. Non c'è spazio per altruismo o affetto: ogni gesto è finalizzato al mantenimento del controllo.


La ripetizione del concetto di "eredità" sottolinea l’ossessione di Reyes per la propria immortalità simbolica. In questo, Reyes incarna l’archetipo del patriarca criminale che sacrifica tutto (compresi i legami umani) per garantire la sopravvivenza del proprio impero.


"Mai accettare la morte quando c'è un debito di sofferenza. Fa che Toretto soffra." Questa è la chiusura più memorabile del monologo, dove Reyes trasmette al figlio il suo credo più oscuro: la vendetta deve essere lenta, meticolosa e dolorosa. Non è sufficiente uccidere il nemico; bisogna distruggerlo emotivamente e fisicamente. Qui il discorso di Reyes riflette un tratto distintivo dei villain di Fast & Furious: la vendetta come motore principale delle loro azioni.

CONCLUSIONE

Il monologo di Hernan Reyes è un tassello fondamentale per comprendere la filosofia di vendetta che anima Dante Reyes. Attraverso il linguaggio brutale e diretto, la scena sottolinea il contrasto con i valori positivi di famiglia di Dom Toretto, accentuando il conflitto centrale della saga. Questo discorso non si limita a delineare la personalità di un villain, ma amplifica il dramma emotivo della storia, trasformando un semplice atto di vendetta in una lotta intergenerazionale per la sopravvivenza e il potere.

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