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~ LA REDAZIONE DI RC
"Le Idi di Marzo" di George Clooney è un'esplorazione cruda e penetrante delle macchinazioni oscure che si annidano sotto la superficie luccicante della politica americana. Tra i numerosi momenti memorabili che costellano il film, il monologo pronunciato da Paul Zara, è indubbiamente potente. Questo discorso è sia un punto di svolta cruciale nel film che un commento sulle tematiche di lealtà, scelta, e le conseguenze delle azioni personali nel complicato teatro della politica.
MINUTAGGIO: 59:52-1:01:59
RUOLO: Paul
ATTORE: Philip Seymour Hoffman
DOVE: Rai Play
INGLESE
No Stephen. You didn't make a mistake. You made a choice. You called me and left a message to call back...that it was important. But when I did...you said to forget about it. You chose not to tell me. Why did you make that choice? You went because you were curious, because you were flattered. Because it made you feel special to think Duffy wanted to speak to you instead of me. Because you thought to yourself: maybe I can get something out of this. Because it made you feel big. First campaign I ran tiny little race in Kentucky -state senate seat. Workin for redneck nobody named McGuthrie. Had no money, no staff, no fuckin office. Everyone thought we didn't stand a chance. There's no way we can compete. And about this time, a guy running a congressional campaign a few districts over gives me a call. Says, "I really like what you were able to do for poor ole' Sam. But let's face it, he's a goner, so why don't you come work for me?" What do I do? Well Stephen -this is where you and I are different. I told Sam about the call. And Sam says to me, "Paul, you think this other's guy's got a shot at winning, and he can pay you more than anything I can afford, so if it's what you feel you need to do, then I won't get in your way." So I say, "Sam -you took a chance and hired me when I was even more of nobody than you are, and I'd be damned if I'm gonna jump ship just because the shit hit the fan." We lost the race, but three years later, when Sam decided to run for Governor -who do you think he called? We won that race. And twenty years later I'm where I am now. There's only one thing I value in this world Steve, and that's loyalty. Without it you're nothing and you have no one. And in politics it's the only currency that you can count on. That's why I'm letting you go. Not because you're not good enough. But I value trust over skill. And I don't trust you anymore.
ITALIANO
No, Steven, non hai fatto uno sbaglio, hai fatto una scelta. Nel tuo ultimo messaggio mi chiedevi di chiamarti perchè era importante, quando l'ho fatto mi hai detto di lasciar perdere. Tu hai fatto la scelta di non dirmelo, perché? Cazzo, e invce si che lo credevi. Ma ci sei andato perché eri curioso, perché la cosa ti ha lusingato, perché ti sei sentito speciale. Hai creduto che preferisse parlare con te che con me. Hai pensato di poterci guadagnare. Ti ha fatto... ti ha fatto sentire importante. La mia prima campagna è stata una cosetta, la corsa in Kentucky per le elezioni al Senatore di quello stato di uno sconosciuto di nome Sam Maguirty. Niente staff, niente soldi, neanche un cazzo di ufficio. Nessuna possibilità di vincere, nessuna possibilità di competere, chiaro. Proprio in quel periodo, uno che lavorava alla campagna per il congresso in un distretto vicino mi chiama e mi dice: "Complimenti per quello che hai fatto per il povero vecchio Sam". Ma visto che lui è fuori gioco, vieni a lavorare per me. E io che cosa ho fatto? Beh, Steven, io e te in questo siamo diversi. Io ho raccontato a Sam della telefonata, e Sam mi ha detto: "Paul, se credi che quel tale sia in grado di vincere, che ti paghi più di quanto riesca a pagarti io, e se ti va, e se ti è utile farlo, io non ti sarò di ostacolo". Io gli ho risposto: "Sam, tu hai puntato su di me quando io non ero proprio nessuno." Quindi non mi vedrai abbandonare la nave solo perché siamo nella merda. Abbiamo perso, ma quando tre anni dopo Sam si è candidato a governatore chi ha chiamato? Quelle elezioni le abbiamo vinte, e vent'anni dopo sono arrivato dove cazzo sono ora. C'è solo una cosa che conta in questo mondo, Steven, essere leali. Se non lo sei, non sei nessuno. E resti solo. E in politica, in questa cazzo di politica, è l'unica moneta su cui puoi contare. E' per questo che ti licenzio. Non perché sei incapace, non perché sei noioso, ma perché la fiducia conta più della bravura, e io non mi fido più di te.
Questo monologo è un potente discorso sulla lealtà, sulla scelta e sulle conseguenze delle azioni individuali nel contesto della politica. Hoffman interpreta Paul Zara, il manager della campagna del candidato presidenziale Mike Morris, e questo monologo è rivolto a Stephen Meyers (Ryan Gosling), il suo giovane e fin troppo promettente assistente.
Paul sottolinea la differenza tra fare uno sbaglio e fare una scelta. Questo stabilisce subito che le azioni di Stephen non sono state involontarie o accidentali, ma il risultato di decisioni deliberate. Analizza poi le motivazioni dietro la decisione di Stephen di incontrarsi con il manager della campagna avversaria, suggerendo che fossero guidate più da vanità e curiosità personale che da considerazioni professionali. Questo sottolinea un conflitto interno tra gli interessi personali e le responsabilità professionali, un tema ricorrente nel film.
Il cuore del monologo è la discussione sulla lealtà. Paul condivide una storia personale per illustrare il suo punto di vista sulla lealtà come fondamento della sua etica professionale e personale. Attraverso il racconto della sua esperienza con Sam Maguirty, Paul mette in evidenza il valore della lealtà reciproca e delle relazioni a lungo termine, contrapponendole alla ricerca del successo immediato. La decisione finale di licenziare Stephen è basata sulla rottura della fiducia. Paul sottolinea che, in politica, la fiducia e la lealtà sono più preziose delle abilità individuali. La conclusione del monologo riflette la dura realtà che, nonostante il talento o l'intelligenza, le relazioni interpersonali basate sulla fiducia sono cruciali per il successo a lungo termine.
Il monologo offre una riflessione amara sul mondo della politica, dove la lealtà e la fiducia sono valutate sopra tutto, ma spesso sono difficili da mantenere. Il discorso di Paul è un microcosmo delle sfide etiche e morali affrontate dai personaggi nel film, riflettendo i compromessi e le scelte difficili che definiscono la politica.
Il monologo di Paul Zara in "Le Idi di Marzo" rappresenta una potente meditazione sulle tematiche della lealtà e dell'integrità personale contro le ambizioni professionali, esplorando la complessità delle relazioni umane all'interno del contesto politico. In un mondo dove le scelte possono avere ripercussioni lontane e spesso impreviste, il monologo sottolinea l'importanza di agire con consapevolezza e fedeltà ai propri valori.
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