Monologo - Will Smith in \"Io sono Leggenda\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo di Robert Neville in Io sono Leggenda rappresenta un momento di riflessione profonda sullo stato del mondo post-apocalittico e sullo stato mentale del protagonista. Attraverso un'analisi scientifica dei suoi progressi, Neville descrive la sua lotta incessante contro il virus che ha decimato l'umanità e trasformato le persone in creature mostruose.

CRIPPIN

MINUTAGGIO: 37:10-39:29
RUOLO: Robert Neville

ATTORE: Will Smith
DOVE: Netflix


INGLESE


Day 1001. We came in close contact with a hive today. Blood tests confirm that i remain immune to both the airborne and contact strings to both the airborne and contact strings. Canidae remains immune to airborne string only. You can't go running into the dark, dummy. Vaccine trials continue. I am still unable to transfer my immunity to infected hosts. Cripton virus is... elegant. Just fishing in the dark, son. Behavioral note. An infected male exposed himself to sunlight today. Its possible, decreased brain function or growing scarcity of food, is causing them to ignore their basic survival instincts. Social devolution appears complete. Typical human behavior is now entirely absent.



ITALIANO


Giorno 1001. Oggi siamo arrivati ad un contatto diretto con un Alveare. Le Analisi del sangue confemano che rimango immune sia al ceppo aereo che a quello da contatto. E’ confermato anche che i cani rimangono immuni solo al ceppo aereo. La sperimentazione del vaccino continua, non riesco a traferire la mia immunity a ospiti infetti. Il virus di Crippin è… raffinato. Si brancola nel buio, ragazzo mio… Nota comportamentale, oggi un maschio infetto si è esposto per un istante alla luce del sole. E’ possibile che la diminuita funzione celebrale o la sempre crescente scarsità di cibo li spingano a ignorare l’elementare istinto di sopravvivenza, non lo so. La deevoluzione sociale sembra compiuta. I tipici comportamenti umani, ormai sono del tutto assenti.

IO SONO LEGGENDA

"Io sono Leggenda" (2007) è un film di fantascienza post-apocalittico diretto da Francis Lawrence e interpretato da Will Smith. È basato sull'omonimo romanzo del 1954 di Richard Matheson, anche se la trama del film si discosta in diversi aspetti dal libro originale.


La storia è ambientata in un futuro prossimo, nel 2012, dopo che un virus, originariamente creato per curare il cancro, ha devastato l'umanità. Il virus ha trasformato gran parte della popolazione mondiale in creature simili a zombie, chiamate Darkseekers (o Cercatori di Ombre), che sono estremamente sensibili alla luce del sole, aggressivi e predatori di esseri umani. Solo pochi umani sono immuni al virus, e molti di questi sono stati uccisi dai Darkseekers.


Il protagonista è Robert Neville (interpretato da Will Smith), un virologo militare che sembra essere l'unico sopravvissuto nella città di New York, dove vive isolato da anni con il suo cane Sam. Durante il giorno, Neville esplora la città, cercando provviste e facendo esperimenti nel tentativo di trovare una cura per il virus. Ogni notte si barrica nella sua casa fortificata per sfuggire ai Darkseekers.


Neville passa gran parte del film cercando di mantenere la sua sanità mentale e la speranza di trovare altri sopravvissuti. Registra messaggi radio per cercare di mettersi in contatto con eventuali sopravvissuti e continua i suoi esperimenti su Darkseekers catturati, sperando di invertire gli effetti del virus.


Il film si concentra molto sul senso di isolamento e solitudine di Neville. La perdita della sua famiglia durante l'evacuazione della città e la sua interazione limitata solo con il cane Sam evidenziano il suo struggimento emotivo. A un certo punto, Neville incontra due sopravvissuti umani: Anna e un ragazzo di nome Ethan. Anna è convinta che esista una colonia di sopravvissuti in un luogo sicuro. Questo incontro dà una nuova direzione alla storia, mentre Neville è inizialmente scettico sull'esistenza di tale rifugio. Il climax del film arriva quando Neville riesce a trovare una possibile cura per il virus. Tuttavia, i Darkseekers invadono il suo laboratorio. In un atto di sacrificio, Neville si rende conto che l'unico modo per salvare Anna, Ethan e la cura è sacrificarsi per permettere loro di scappare. Il film si conclude con Anna che raggiunge il rifugio umano e consegna la cura, lasciando la speranza di una possibile salvezza per l'umanità.


Il film esplora temi di isolamento, speranza, sacrificio e redenzione. La figura di Neville come "leggenda" viene trattata in modo ambiguo: è l'ultimo uomo che cerca di salvare l'umanità, ma per i Darkseekers, che ora sono la "nuova normalità", è diventato un mostro, un cacciatore di loro simili. Questo dualismo è uno degli aspetti centrali della storia. La versione cinematografica cambia significativamente il finale rispetto al romanzo, enfatizzando il sacrificio di Neville come un atto eroico, mentre nel libro originale il concetto di "leggenda" ha un significato più oscuro e riflessivo, poiché Neville diventa una leggenda per le nuove creature che ora dominano il mondo, capovolgendo il concetto di chi sia veramente il "mostro".

ANALISI MONOLOGO

Neville apre il suo discorso con una nota temporale precisa, "Giorno 1001", il che suggerisce che ha mantenuto una routine rigorosa, quasi rituale, per non perdere la propria sanità mentale. Questo contesto mette in evidenza il suo background scientifico: anche in un mondo ormai distrutto e disumanizzato, continua a trattare la situazione con approccio metodico, annotando e monitorando ogni dettaglio. La sua dedizione alla ricerca è una delle poche cose che gli danno ancora uno scopo.


Neville descrive il virus come "raffinato", il che ne sottolinea la complessità. Non è solo una piaga, ma un'entità biologica che sembra essere più avanzata delle conoscenze umane, un nemico invisibile e sfuggente. La sua incapacità di trasferire la propria immunità è un segnale della sua frustrazione e impotenza.


La frase "Si brancola nel buio, ragazzo mio" esprime il senso di smarrimento che prova. Anche con tutta la sua preparazione scientifica, Neville si rende conto di essere ancora lontano dalla comprensione completa del virus e del modo per combatterlo. È come se la sua razionalità fosse messa alla prova da un mondo in cui le leggi della biologia, come le conosceva, non funzionano più. Il riferimento all’infetto che si espone alla luce del sole per un breve istante introduce una riflessione sui cambiamenti psicologici e fisici dei Darkseekers. La "diminuita funzione celebrale" suggerisce che il virus ha annullato il loro istinto di sopravvivenza, come se fossero diventati creature meno razionali.


Neville osserva che "i tipici comportamenti umani, ormai sono del tutto assenti", una constatazione che non riguarda solo i Darkseekers, ma anche il mondo in cui vive. La perdita dell'umanità è un tema centrale nel film: non solo i Darkseekers sono diventati disumani, ma anche Neville stesso, nel suo isolamento, ha perso molti tratti umani, come le interazioni sociali e la capacità di provare emozioni normali. Si intravede una sottile malinconia, un senso di distacco da ciò che una volta era l'umanità.

CONCLUSIONE

Il monologo di Neville riflette anche il suo viaggio emotivo verso la disperazione. La progressiva perdita di tratti umani, tanto nelle creature infette quanto in se stesso, evidenzia un tema centrale del film: la lotta per mantenere la propria umanità in un mondo che sembra averla persa. Attraverso questo discorso, possiamo percepire l'ineluttabilità del fallimento scientifico e personale di Neville, offrendo una potente riflessione sul destino umano di fronte a forze incontrollabili.

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