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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Kanduu, nella sua forma umana, rappresenta una profonda riflessione sulla natura del male e della guerra, affrontando temi universali come l'alienazione, la rinascita, e il rapporto tra gli esseri umani e il terrore. Kanduu si interroga sul senso di combattere per cause che non gli appartengono e sulla necessità dell'umanità di creare nemici o mostri quando questi non esistono.
STAGIONE 1 EP 9
MINUTAGGIO: 25:07-27:00
RUOLO: Kanduu
ATTORE: Chris Geere
DOVE: Disney +
INGLESE
We were fighting in a country that we didn't belong in, for something that was not ours to begin with. They taught us the local languages before the battle. And I was able to sound out the inscriptions on the wall. Moori. Azana. Kanduu. I almost died in this temple. But instead, I was reborn. The word that healed me became my name and my purpose. And that purpose is? What is written on these walls are the magical spells that bring back monsters, ghosts, demons, curses... Every type of horror known to man. And that's a good thing? Don't you see? war. The way humans treat each other. In the absence of true horrors, humans created their own. And they were far worse. People need monsters or they become monsters. So now I am about to release all of these horrors at once... By performing the ritual of the spire. Souls need to be sacrificed - for the greater good. There will never be wars again when I give people something to really be scared of.
ITALIANO
Combattevamo in una nazione che non era la nostra. Per qualcosa che alla fine neanche ci riguardava. Ci hanno insegnato le lingue del posto prima della guerra, e io riuscivo a pronunciare le iscrizioni sul muro. Stavo per morire in quel tempio, ma invece sono rinato. La parola che mi curò, divenne il mio nome, e il mio scopo. Quelli scritti su questi muri sono incantesimi magici che rievocano mostri, spettri, demoni, disgrazie… ogni tipo di orrore che vi viene in mente. Non capite? La guerra, il modo in cui gli umani si trattano a vicenda. In assenza di veri orrori, gli umani ne hanno creati di propri, di gran lunga peggiori. Alle persone servono i mostri, o lo diventano loro stesse. Quindi adesso ho l’intenzione di liberare tutti questi orrori in una volta, mettendo in atto il rituale della cuspide. Mille sono le anime che devono essere sacrificate per un bene superiore. Quando darò alla gente qualcosa di cui avere paura, allora tutte le guerre passeranno.
La serie Piccoli Brividi del 2023, basata sui famosi libri horror per ragazzi di R.L. Stine, è un teen-horror che combina mistero e avventura. La storia inizia nel 1993, quando un ragazzo di nome Harold Biddle muore tragicamente in un incendio. Nel presente, un gruppo di cinque liceali risveglia accidentalmente forze soprannaturali legate alla sua morte durante una festa in una casa maledetta, ora di proprietà di un nuovo professore. Questi ragazzi devono indagare sui segreti nascosti nel passato dei loro genitori per riuscire a fermare il male che hanno risvegliato.
La serie esplora il tema delle "colpe dei padri" che ricadono sui figli e alterna momenti di tensione e orrore a un tono più leggero e ironico. Tra i riferimenti ai libri della serie originale, sono inclusi episodi ispirati a racconti come La maschera maledetta e Foto dal futuro. Con un cast che include attori come Justin Long e Rachael Harris, la serie riesce a bilanciare suspense e divertimento, rendendola adatta a un pubblico giovane ma anche a chi è cresciuto con i libri originali
Kanduu riflette su una guerra combattuta in un luogo e per una causa che non gli appartiene. Questo crea un senso di distacco, in cui l’individuo combatte per ideali che non sono suoi. È un richiamo alla condizione comune dei soldati mandati in battaglia per scopi politici o economici, spesso senza un senso personale di appartenenza alla causa. Kanduu vive un momento di morte imminente, ma viene "curato" da una parola, che diventa il suo nuovo nome e il suo scopo. Questo atto simbolico rappresenta una sorta di rinascita spirituale e di acquisizione di potere. La parola, che nella tradizione magica è spesso considerata una forza creatrice, gli dà un nuovo senso di identità, ma anche una nuova missione, legata alla distruzione e all'orrore.
Kanduu osserva che in mancanza di veri mostri, gli esseri umani li creano da soli. La sua affermazione secondo cui "alle persone servono i mostri, o lo diventano loro stesse" sottolinea la brutalità e la crudeltà innate negli esseri umani, soprattutto in situazioni di guerra. Questa critica sociale si riflette nell'idea che, per natura o per necessità, gli uomini tendono a generare conflitti e a costruire nemici, reali o immaginari. Kanduu giustifica la sua decisione di liberare tutti gli orrori contenuti nei muri come un mezzo per fermare le guerre. Crede che, solo dando alla gente un vero motivo di paura, i conflitti umani possano cessare. La sua idea di "bene superiore" richiede il sacrificio di mille anime, mettendo in discussione la moralità dei suoi obiettivi. Qui si tocca il dilemma etico della giustificazione della violenza per un presunto bene maggiore.
Attraverso il suo monologo, Kanduu incarna la contraddizione tra il desiderio di pace e l’utilizzo della violenza per ottenerla. La sua convinzione di poter interrompere le guerre liberando i peggiori incubi dell'umanità pone interrogativi morali profondi: il male può essere davvero giustificato per un bene superiore?
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