Monologo - Kirsten Dunst in \"Spider-Man 2\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il film "Spider-Man 2" di Sam Raimi si distingue per le sue sequenze d'azione mozzafiato e la profondità della narrazione, ma anche per la complessità dei suoi personaggi, in particolare attraverso i loro dialoghi e monologhi che rivelano i loro conflitti interni ed esterni. Uno dei momenti più significativi del film è il monologo di Mary Jane Watson, che esprime una complessa gamma di emozioni e delusioni nei confronti di Peter.

E' UN POSTO VUOTO

MINUTAGGIO: 57:01-58:02

RUOLO: Mary Jane

ATTRICE: Kirsten Dunst

DOVE: Disney +



INGLESE


By the way, John has seen my show 5 times. Harry has seen it twice. Aunt May has seen it. My sick mother got out of bed to see it. Even my father, he came backstage to borrow cash. But my best friend who cares so much about me, can't make 8 o'clock curtain. After all these years, he's nothing to me but an empty seat.



ITALIANO


Sto con John, ci pensa lui al mio drink. A proposito, John ha visto la mia commedia 5 volte; Harry l’ha vista due; zia May l’ha vista; mia madre che è malata si è alzata dal letto, per vederla. Persino mio padre, è venuto in camerino a battere cassa. Ma il mio migliore amico, che ci tiene così tanto a me, non riesce ad arrivare in teatro per le otto. Dopo tutti questi anni, per me non è che un posto vuoto.

SPIDER MAN 2

"Spider-Man 2", diretto da Sam Raimi e uscito nel 2004, è il secondo film della trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire. La trama segue le vicende di Peter Parker, uno studente universitario che fatica a bilanciare la sua vita personale con le responsabilità di Spider-Man. La sua vita è complicata dai problemi finanziari, dalla difficoltà negli studi, e dal suo amore non corrisposto per Mary Jane Watson.


Nel film, Peter affronta un nuovo nemico, il Dottor Otto Octavius, uno scienziato geniale che diventa il malvagio Doctor Octopus dopo un esperimento fallito che uccide sua moglie e lo fonde con quattro tentacoli meccanici super potenti. Octavius, inizialmente un modello e mentore per Peter, diventa ossessionato dalla ripetizione del suo esperimento perduto, che minaccia di distruggere New York.


Mentre la città è in pericolo, Peter sperimenta una crisi di identità e decide temporaneamente di abbandonare il suo alter ego di Spider-Man, ritenendo che la sua vita personale ne risentirà sempre finché continuerà a portare il costume. Tuttavia, quando Mary Jane viene rapita da Octavius, Peter capisce l'importanza del suo ruolo come supereroe e ritrova la motivazione per essere di nuovo Spider-Man.


La battaglia finale vede Spider-Man salvare la città e fermare il pericoloso esperimento di Octavius, che, dopo una presa di coscienza, decide di sacrificarsi per fermare il disastro che ha causato. Alla fine del film, Mary Jane scopre la doppia identità di Peter e decide di stare con lui nonostante i pericoli che ciò comporta, concludendo il film su una nota di accettazione e amore.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Mary Jane Watson esprime il suo dolore e la delusione per l'assenza di Peter Parker alle sue rappresentazioni teatrali, un evento significativo per lei. MJ confronta l'attenzione e il supporto ricevuti da altre figure importanti nella sua vita, sottolineando come persino quelli con maggiori difficoltà hanno trovato il modo di esserci per lei. Il fatto che John, Harry, zia May, sua madre malata e persino suo padre, con il quale ha un rapporto complicato, abbiano assistito alla sua commedia, ma non Peter, evidenzia il senso di trascuratezza che prova nei confronti di Peter.


Questo confronto intensifica la sua sensazione di essere stata abbandonata dal suo "migliore amico", una figura centrale nella sua vita che, secondo lei, dovrebbe essere lì per sostenerla nei momenti importanti.

Il riferimento a "un posto vuoto" è simbolico e potente. Rappresenta fisicamente l'assenza di Peter, e indica anche un vuoto emotivo nella vita di MJ, una mancanza di supporto e di presenza che lei avverte profondamente.

CONCLUSIONI

Il monologo di Mary Jane rivela il dolore causato dall'assenza di Peter Parker, una figura centrale nella sua vita. Attraverso le sue parole, il pubblico percepisce la lotta di MJ per essere vista e apprezzata nella sua interezza, e non solo come un interesse amoroso o un personaggio secondario nella vita di un supereroe. Il modo in cui MJ confronta il supporto che riceve dagli altri con l'assenza di Peter sottolinea una tematica universale: il bisogno di essere supportati e riconosciuti da coloro che amiamo.

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