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~ LA REDAZIONE DI RC
Questo monologo di Alex è il manifesto della sua rinascita. Dopo un percorso fatto di sacrifici, privazioni e lotte per la sopravvivenza, arriva il momento in cui guarda finalmente al futuro con speranza. È una dichiarazione di libertà, il punto in cui smette di sentirsi intrappolata nella sua vita e inizia davvero a credere in un domani migliore.
STAGIONE 1 EPISODIO 10
MINUTAGGIO: 48:34-51:21
RUOLO: Alex
ATTRICE: Margaret Qualley
DOVE: Netflix
INGLESE
My happiest day hasn't happened yet. But it's about to. On that day, I'm going to get in my car that smells like old tuna... which will be packed with all of my belongings and my amazing daughter. And I'm going to drive the fսck out of this town. I'm going to drive nine hours, 566 miles to Missoula, Montana... where I'm going to spend the next four years... learning to be a writer. Hopefully, there will be a lot of happy days during that time. And I know there will be some hard ones. Most people would bet against a single mom putting herself through college. But they don't know what it took to get here. Three hundred and thirty-eight toilets cleaned... seven types of government assistance... nine separate moves... one night on the ferry-station floor... and the entire third year of my daughter's life. But, when we get to Missoula... I'm going to take Maddy up Sentinel Mountain... which looks over the town, and show her our new home. Ripped apart by albatross I've been telling her all about the giant M that's at the tippy-top of the mountain. That the trail up there is long and zig-zaggy. What's in a name? The hike will be hard. But we're going to make it to the top. And when we do... I'm going to tell her that the M stands for 'Maddy.' That this whole new world is for her.
ITALIANO
Il mio giorno più felice non c’è ancora stato ma… sta per arrivare. Quel giorno salirò sulla mia auto… che puzza di tonno avariato e che sarà carica di tutti i migliori effetti personali della mai straordinaria famiglia. E finalmente me ne andrò da questa cazzo di città. Dovrò guidare per almeno nove ore. Cinquecentosessantasei minuti, fino a Missoula, nel Montana. Dove trascorrerò i prossimi quattro anni per imparare a fare la scrittrice. Spero che ci saranno tantissimi giorni felici in questo periodo, ma so che ce ne saranno anche di difficili. Molte persone non scommetterebbero su una madre single che si iscrive al college, ma non sanno quello che c’è voluto per arrivarci. Ben trecentotrentotto bagni puliti, sette tipi di sussidi governativi, nove traslochi, una notte alla stazione dei traghetti, e l’intero terzo anno di vita della mia dolcissima figlia Maddy. Ma… quando arriveremo a Missoula la porterò sulla Sentinel Mountain, che domina sulla città e le mostrerò la sua nuova casa. Le ho raccontato tutto della sua M gigante che si trova in cima alla montagna. Il sentiero per arrivarci è lungo e tortuoso. La camminata sarà dura, ma arriveremo fino in cima. E quando saremo lì… l dirò che la M sta per Maddy, e che tutto questo nuovo mondo è per lei.
Maid è una miniserie Netflix del 2021 creata da Molly Smith Metzler e ispirata al memoir Maid: Hard Work, Low Pay, and a Mother's Will to Survive di Stephanie Land. È un racconto di resilienza e sacrificio che segue il percorso di una giovane madre, Alex (interpretata da Margaret Qualley), mentre lotta per costruire una vita migliore per sé e per sua figlia. La storia inizia con Alex che fugge nel cuore della notte dalla casa del compagno violento, Sean (Nick Robinson), con la loro bambina, Maddy. Senza soldi, senza un posto dove andare e senza una rete di supporto affidabile, Alex si ritrova a chiedere aiuto ai servizi sociali, dove scopre che ottenere un sostegno economico è un percorso complicato e pieno di ostacoli burocratici.
Per mantenere sé stessa e sua figlia, accetta un lavoro come donna delle pulizie per un’agenzia, trovandosi a ripulire le case di persone benestanti che sembrano vivere in un mondo completamente diverso dal suo. Il lavoro è faticoso e poco retribuito, ma è l’unica opzione che ha per cercare di sfuggire alla spirale di povertà in cui è intrappolata.
La serie segue Alex mentre affronta una serie di difficoltà, tra cui un sistema di assistenza sociale che sembra più un labirinto che un aiuto concreto, la dipendenza emotiva ed economica da Sean, e la complicata relazione con sua madre Paula (Andie MacDowell, che nella vita reale è la madre di Margaret Qualley). Paula è un’artista eccentrica e imprevedibile, affetta da disturbi mentali, che spesso diventa più un peso che un sostegno per Alex.
Ogni episodio mostra frammenti della sua vita interiore, spesso visualizzati attraverso sogni, flashback o persino numeri che appaiono sullo schermo per rappresentare il saldo del suo conto bancario in continua diminuzione. Questi dettagli rendono tangibile il senso di precarietà e stress che la protagonista vive quotidianamente.
Nel corso della serie, Alex trova rifugio in un centro per vittime di violenza domestica, dove stringe un legame con altre donne nella sua stessa situazione. Grazie alla sua determinazione e alla sua passione per la scrittura, riesce lentamente a trovare una via d’uscita, cercando di costruire un futuro migliore per sua figlia.
Temi principali
Maid esplora il tema della povertà come una trappola difficile da spezzare, soprattutto quando si è una giovane madre senza una rete di supporto stabile. La serie mostra con grande attenzione il peso della violenza psicologica, che spesso non lascia segni visibili ma ha conseguenze devastanti sulla vittima.
Viene anche messa in evidenza la fragilità del sistema di assistenza sociale, che pur esistendo non è sempre facilmente accessibile a chi ne ha bisogno. Ogni piccolo progresso di Alex è ostacolato da regole burocratiche che sembrano fatte apposta per scoraggiarla.
La relazione madre-figlia è un altro elemento chiave della serie: da un lato, il rapporto problematico tra Alex e Paula, e dall’altro, il legame tra Alex e Maddy, che rappresenta la sua principale motivazione per andare avanti.
La serie utilizza un linguaggio visivo molto realistico, con una regia che segue da vicino la protagonista, immergendo lo spettatore nella sua prospettiva. Le scene di pulizia diventano quasi un rituale, un modo per Alex di riprendere il controllo sulla propria vita. L’uso di elementi grafici (come il saldo bancario che si aggiorna in tempo reale o le domande nei moduli che prendono vita sullo schermo) aiuta a rendere più tangibili le sue difficoltà.
La scelta di Margaret Qualley come protagonista è fondamentale per il successo della serie. La sua interpretazione è piena di sfumature: Alex non è una vittima passiva, ma una donna che lotta con tutte le sue forze, anche quando sembra non avere più energia. Il rapporto con la madre, interpretata da Andie MacDowell, aggiunge ulteriore profondità alla storia, rendendo ancora più credibile il suo passato familiare problematico.
Il monologo inizia con una frase potente: "Il mio giorno più felice non c’è ancora stato ma… sta per arrivare." Questa apertura racchiude tutta l’essenza del discorso. Alex non ha ancora vissuto il momento della vera felicità, ma per la prima volta sa che è possibile, che è a portata di mano. Segue una descrizione concreta e ironica del viaggio che la aspetta: "Quel giorno salirò sulla mia auto… che puzza di tonno avariato e che sarà carica di tutti i migliori effetti personali della mia straordinaria famiglia." Anche qui, come spesso accade nella serie, Alex usa l’umorismo per alleggerire il peso della realtà. La macchina che puzza di tonno rappresenta la sua condizione precaria, ma il fatto che sia piena dei migliori effetti personali suggerisce che ciò che conta davvero non sono le cose materiali, ma la sua famiglia—lei e Maddy.
La cifra esatta del viaggio—cinquecentosessantasei minuti, fino a Missoula, nel Montana—aggiunge un senso di concretezza al suo sogno. Non è più un’idea astratta, ma un piano preciso, con una destinazione chiara. Missoula non è solo un luogo: è la promessa di un futuro migliore, la possibilità di costruire una vita diversa. Poi arriva la consapevolezza delle difficoltà: "Spero che ci saranno tantissimi giorni felici in questo periodo, ma so che ce ne saranno anche di difficili." Alex non si illude che sarà tutto facile. Ha già affrontato abbastanza ostacoli per sapere che il cambiamento non sarà privo di sfide.
La parte più forte del monologo è l’elenco di ciò che è servito per arrivare a questo punto: "Ben trecentotrentotto bagni puliti, sette tipi di sussidi governativi, nove traslochi, una notte alla stazione dei traghetti, e l’intero terzo anno di vita della mia dolcissima figlia Maddy." Ogni numero è un segno tangibile della sua fatica, una misura concreta del percorso che ha fatto. Non è stato un colpo di fortuna, non è stato facile. È stato un viaggio lungo e doloroso, ma ora ha finalmente la possibilità di voltare pagina.
Il momento più emozionante arriva alla fine, quando Alex immagina di portare Maddy sulla Sentinel Mountain: "La camminata sarà dura, ma arriveremo fino in cima." Questa frase è una metafora perfetta del loro percorso: pieno di ostacoli, faticoso, ma con una vetta da raggiungere.
E poi, la chiusura: "E quando saremo lì… le dirò che la M sta per Maddy, e che tutto questo nuovo mondo è per lei." L’idea che la grande M sulla montagna possa rappresentare il nome di sua figlia è un’immagine potente. Significa che Alex non sta solo costruendo un futuro per sé stessa, ma sta creando un mondo nuovo per Maddy, un mondo in cui la sua bambina possa crescere senza paura, senza instabilità, senza il peso che lei ha dovuto portare sulle spalle.
Questo monologo è il vero momento di svolta per Alex. Non è più la donna che cerca di sopravvivere, ma quella che sta prendendo in mano il proprio destino. La sua storia fino a questo punto è stata una continua lotta per la libertà, e ora finalmente la sta afferrando. La metafora della scalata alla montagna riassume perfettamente il suo percorso: ci vorrà fatica, ci saranno momenti difficili, ma arriverà in cima. E quando sarà lì, potrà finalmente dire di avercela fatta.
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