Monologo - Marie e le Puttane in Malcom & Marie

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO


Il film "Malcolm & Marie" è un esemplare brillante di narrazione intima e potente, che esplora le complessità delle relazioni umane attraverso la lente di una coppia di artisti. Attraverso un monologo crudo e rivelatore pronunciato da Marie, Zendaya, il film scava a fondo nelle dinamiche di potere, nell'autenticità personale e professionale, e nel ruolo dell'arte nella società. L'analisi di queste linee di dialogo ci offre una lente attraverso cui esaminare il cuore turbolento del film, e le più ampie questioni sociali e industriali che esso mira a indagare.


IL MONOLOGO DI FIONA GALLAGHER


MINUTAGGIO: 1:08:30-1:09:57

RUOLO: Marie

ATTRICE: Zendaya

DOVE: Netflix


INGLESE


‘Cause you’re a ho! What? You are. That’s fine. That’s why you’re hell-bent on sounding smart, ’cause you’re compensating for the fact that you’re a f*cking ho. Instead of just understanding that… this is just how the world of ho-dom turns. You know, you got an actress in a $2,000 dress, talkin’ about socialism on a red carpet because she’s too afraid to admit that, guess what, she’s just… she’s just a f*ckin’ actor. There’s no shame in that. And then you got every entertainment outlet running with her call to arms, her viva la revolution. Not because they actually care or want to spread the message. But because they know that there’s nothing that sells more than disgust. That’s what gets the clicks. And you dumbasses fall for that shit every time. I mean, honestly, nobody cares what you have to say. They don’t. You guys play fucking dress-up for a living. This is some only-in-America, ho-ass shit. And all of you are guilty. You know? So just stay in your lane. Keep doing your ho shit. It’s fine. Malcolm, you got a great review with an asterisk. Boo-fucking-hoo.



ITALIANO


Sei una puttana, che c'è? E' così, va bene. Per questo vuoi sempre apparire intelligente. Per compensare il fatto che sei una puttana. invece di capire che, ecco è così che gira il puttanamondo. No, ecco.... Un'attrice in un abito da 2000 dollari che parla di socialismo sul red carpet perché ha paura di ammettere, indovina, che è solo una fottuta attrice, non c'è da vergognarsi. E tutti gli organi di stampa, alla sua chiamata alle armi, al suo "Viva la Revolution". Non perché gliene freghi, o vogliano diffondere il messaggio, ma perché loro sanno che niente vende di più del disgusto. Così arrivano i click. E voi imbecilli continuate a cascarci tutte le volte. E poi non importa a nessuno cosa avete da dire, a nessuno. Voi giocate a travestirvi per lavoro. Questi sono livelli di puttanaggine solo ameriani. E tutti voi siete colpevoli. Quindi continua sulla tua strada, fa la puttana, tranquillo. Hai ricevuto un'ottima recensione, con la stellina. Povero, piccolo, stronzo.


Malcom e Marie


"Malcolm & Marie" è un film drammatico in bianco e nero, diretto da Sam Levinson, che ha debuttato nel 2021. Protagonisti del film sono Zendaya e John David Washington, nei ruoli di Marie e Malcolm rispettivamente. Il film è stato notato per le sue potenti performance e per il suo stile visivo, oltre che per essere stato girato durante la pandemia di COVID-19, seguendo protocolli sanitari rigorosi.


La trama si concentra su una notte tumultuosa nella vita della coppia, dopo il ritorno a casa dalla première del film diretto da Malcolm, che si preannuncia un successo. Durante il corso della serata, la conversazione tra Malcolm e Marie si trasforma in una serie di rivelazioni dolorose e accuse reciproche che mettono a nudo le tensioni e le insicurezze che minano il loro rapporto. La discussione diventa sempre più intensa man mano che affrontano temi come l'amore, il desiderio di riconoscimento, la creatività, e il ruolo delle esperienze personali nell'arte.


Il personaggio di Marie, è complesso e stratificato. Ex attrice, la cui vita e le cui esperienze sono state fonte di ispirazione per il film di Malcolm, Marie si trova a confrontarsi con il senso di essere stata trascurata e non adeguatamente riconosciuta per il suo contributo. La sua performance rivela profondità emotiva, mostrando la lotta interiore di Marie tra amore e risentimento verso Malcolm, desiderio di indipendenza e bisogno di riconoscimento. Marie si svela attraverso dialoghi intensi, mostrando una vulnerabilità nascosta dietro una facciata di forza e controllo.

"Malcolm & Marie" esplora le dinamiche di potere all'interno della relazione e solleva interrogativi sulla natura dell'autorialità, sul processo creativo e sul prezzo dell'arte.

ANALISI DEL MONOLOGO


Questo monologo pronunciato da Marie in "Malcolm & Marie" è denso di tematiche complesse e di forti emozioni, offrendo uno sguardo profondo nella dinamica tra i due protagonisti e nel commento più ampio sull'industria dell'intrattenimento e sulla società contemporanea. Analizzandolo, possiamo cogliere diversi strati di significato. Il monologo fa una critica tagliente dell'ipocrisia percepita nell'industria dell'intrattenimento e, per estensione, in certi settori della società moderna. Marie attacca la facciata di attivismo e le dichiarazioni pubbliche di valori sociali che, secondo lei, sono spesso vuote e guidate da un desiderio di auto-promozione piuttosto che da un vero impegno. Il riferimento a un'attrice che parla di socialismo pur indossando un abito costoso sul tappeto rosso è una critica diretta alla disconnessione tra il discorso pubblico e le azioni personali.


Nel contesto della loro relazione, questo monologo evidenzia anche il conflitto e le dinamiche di potere tra Malcolm e Marie. L'uso di terminologia volgare e denigratoria da parte di Marie sottolinea la sua frustrazione e rabbia, non solo verso Malcolm ma verso l'intero contesto in cui si trovano. C'è un senso di lotta per il riconoscimento e la validazione, non solo professionalmente ma anche personalmente all'interno della loro relazione.

Il monologo critica anche l'autenticità delle personalità pubbliche e il modo in cui i media e il pubblico consumano queste narrazioni. Marie sostiene che l'indignazione morale è diventata una merce, con i media che sfruttano queste narrazioni per generare click e attenzione, e il pubblico che cade ripetutamente in queste trappole di consumismo mediatico. Questa è una riflessione sulla superficialità del discorso pubblico e su come esso sia manipolato per interessi commerciali. Il monologo tocca anche il ruolo dell'arte e dell'attore nella società. Marie mette in discussione il valore e l'impatto del lavoro degli attori, suggerendo che il loro mestiere sia intrinsecamente legato a forme di finzione e di rappresentazione che possono distorcere la realtà. Ciò solleva questioni su cosa significhi creare arte e su come l'arte interagisca con le verità sociali e individuali.


Conclusioni


Il monologo di Marie in "Malcolm & Marie" rappresenta un momento di catarsi drammatica che mette a nudo le tensioni sotterranee non solo tra i personaggi ma anche all'interno della società stessa. Zendaya porta alla luce le complessità intrinseche al mestiere dell'attore e la costante lotta per l'autenticità in un mondo saturato da rappresentazioni superficiali e consumismo mediatico. Questo pezzo di dialogo è un potente strumento di critica sociale che sfida il pubblico a riflettere sulle proprie percezioni dell'arte, dell'amore e della verità.


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