Monologo - Marie, le pillole e l'autenticità in Malcom & Marie

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO


Il film "Malcolm & Marie" di Sam Levinson è un film concentrato quasi esclusivamente sulle dinamiche complesse tra i due protagonisti. Uno dei momenti più emblematici e rivelatori di questa intensa disamina relazionale è un monologo di Marie, interpretata da Zendaya. In questo monologo, Marie si immerge in una serie di confessioni oscure e autodistruttive che spaziano dal tradimento all'abuso di sostanze, per poi rivelare sorprendentemente che tutto è stato un inganno per dimostrare a Malcolm, interpretato da John David Washington, "il potere dell'autenticità."

LA RECITAZIONE DI MARIE


MINUTAGGIO: 1:20:46-1:22:40

RUOLO: Marie

ATTRICE: Zendaya

DOVE: Netflix


INGLESE


Do you remember those antidepressants I was on? I’m not on them anymore. I’m not doing well. I’m really, really not doing well. I’ve never been clean. And I don’t plan on getting clean. I’m a piece of shit. I’m a liar. I cheated on you. I fucked your friends. I fucked your friends. God, I feel like I’m crazy. I’ve stolen from your mother. And you know what the fucked up thing is? I don’t even care. I don’t mind. Because I deserve it. Tell me where the fucking pills are. Tell me where the pills are. And that, Malcolm, is what authenticity buys you.



ITALIANO


Sai quegli antidepressivi che prendevo? E' un pò che non li prendo più. E non sto tanto bene, devi credermi, non sto per niente bene. non ho mai smesso con la drega, e non smetterò, non hno intenzione. Io sono una merda. Una bugiarda. Ti ho tradito. Mi sono scopata i tuoi amici. Io mi sono scopata i tuoi amici. Dio mi sento una pazza. Ho rubato a tua madre. E sai qual'è la cosa malata? E' che nemmeno mi importa, non mi vergogno. Perché me lo merito. Dimmi dove hai messo le pillole, cazzo. Dove sono le pillole. E questo, Malcom, è il potere dell'autenticità.

Malcom e Marie


"Malcolm & Marie" è un film drammatico in bianco e nero diretto da Sam Levinson, distribuito su Netflix nel febbraio 2021. Protagonisti del film sono John David Washington e Zendaya, che interpretano rispettivamente Malcolm, un regista cinematografico, e Marie, la sua ragazza. La trama si svolge interamente in una notte, seguendo il ritorno a casa della coppia dopo la première del film di Malcolm. Quella che inizia come una serata celebrativa si trasforma rapidamente in una profonda analisi dei loro rapporti, svelando tensioni, insicurezze e problemi irrisolti. Il film è stato particolarmente apprezzato per le sue performance intense e la regia, ma ha anche ricevuto critiche per la percezione di un dialogo a tratti pretentioso e per la mancanza di una narrazione convenzionale.


Marie, (Zendaya), è un personaggio complesso e stratificato. Ex attrice e modella, il suo personaggio riflette le sfide di chi si trova nell'ombra del proprio partner più riuscito. La sua lotta interiore è palpabile: da un lato, desidera sostenere Malcolm nella sua carriera, dall'altro, lotta per mantenere la propria identità e il riconoscimento delle proprie aspirazioni e contributi.

Una delle critiche principali che Marie muove a Malcolm è il non averla ringraziata durante il discorso alla première del suo film, un film che, per di più, sembra essere ispirato, almeno in parte, alla vita di Marie stessa. Questo gesto trascura il suo sostegno emotivo e il suo contributo diretto alla realizzazione dell'opera, mettendo in luce questioni di riconoscimento e apprezzamento all'interno della loro relazione.


Marie è emotivamente esposta, oscilla tra vulnerabilità e forza, desiderio di indipendenza e bisogno di connessione. La sua battaglia per essere vista e riconosciuta da Malcolm e dal mondo esterno riflette una critica più ampia sull'industria dell'intrattenimento e sulle relazioni interpersonali.


Il film, attraverso il personaggio di Marie, offre uno spaccato intenso e a tratti crudele delle dinamiche di potere all'interno delle relazioni, sollevando questioni pertinenti sull'autenticità, la creatività e il sacrificio personale nell'arte e nell'amore.

ANALISI DEL MONOLOGO


Il monologo di Marie in "Malcolm & Marie" è un esempio di come il dialogo possa essere utilizzato per esplorare complessità emotive e relazionali in profondità. La rivelazione finale che tutto quanto detto prima è una finzione aggiunge uno strato ulteriore di complessità al personaggio di Marie e alla dinamica della loro relazione.


In questo monologo, Marie si presenta inizialmente come un personaggio autodistruttivo e pieno di colpa, confessando una serie di peccati e trasgressioni. Descrive comportamenti che la dipingono in una luce estremamente negativa, come il tradimento, l'abuso di sostanze, il furto, e l'indifferenza morale. La crudezza con cui si dipinge come "una merda" e "una bugiarda" sembra attingere a temi di autodisprezzo e disperazione. Questa confessione, in apparenza, ci fa percepire Marie come qualcuno che ha raggiunto un punto di rottura, disperata per aiuto o redenzione.

Lla rivelazione finale che ha finto tutto il discorso per dimostrare a Malcolm "il potere dell'autenticità" ribalta completamente la percezione del suo personaggio. Questo colpo di scena sottolinea l'abilità recitativa di Marie (e, per estensione, la performance di Zendaya) e la profondità della sua comprensione delle dinamiche della loro relazione. Attraverso questo atto di finzione, Marie mette in luce le insufficienze di Malcolm nel riconoscere l'autenticità e l'emozione vera, sia nella loro relazione personale che nel suo lavoro artistico.


Il monologo può essere interpretato come una critica incisiva all'autocompiacimento e all'egoismo di Malcolm. Marie utilizza questo atto estremo di teatralità per riflettere lo specchio verso Malcolm, sfidandolo a riconoscere le complessità e le sfumature della vita reale e delle relazioni umane che sembra ignorare o sminuire nel suo lavoro. Il fatto che lei possa presentare un tale racconto convincente e doloroso, per poi rivelarlo come un artificio, dimostra la sua comprensione del concetto di autenticità ma anche il suo desiderio di scuotere Malcolm fuori dalla sua autocompiacenza.


Questa rivelazione serve a esplorare il tema dell'autenticità all'interno delle relazioni e dell'arte. Marie sfida Malcolm (e, per estensione, lo spettatore) a considerare cosa significhi essere veramente autentici, sia nella vita personale che nell'espressione creativa.

Conclusioni


Il monologo di Marie in "Malcolm & Marie" interroga sulla verità, performance e realtà. Attraverso questo intricato discorso, Marie esplora i limiti della propria identità e relazione e sfida anche Malcolm, e con lui lo spettatore, a riflettere sulla natura dell'autenticità e sulla sua importanza sia nelle interazioni personali che nella creazione artistica. Questa scena rivela l'intelligenza emotiva di Marie e la sua comprensione acuta delle dinamiche di potere nella loro relazione, offrendo una critica sottile, e contemporaneamente potente dell'egocentrismo e della mancanza di empatia.

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