Monologo Maschile per Bambini - \"Anatomia di una Caduta\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo di Daniel in Anatomia di una caduta è un passaggio che esplora i temi della perdita, della preparazione emotiva e del rapporto tra un bambino e la realtà della morte. Attraverso il racconto del discorso del padre riguardo al cane di famiglia, Snoop, il monologo diventa una riflessione simbolica sul ruolo delle figure che si prendono cura di Daniel e sulla sua difficoltà nell'accettare l'inevitabile.

IL CANE

MINUTAGGIO:
RUOLO: David

ATTORE: Milo Machado-Graner
DOVE: Netflix



ITALIANO


Papà mi ha parlato di Snoop. Mi ha detto: sai che potrebbe ammalarsi? Potrebbe morire, lo sai? Devi essere pronto. Non volevo che dicesse quelle cose. Sapevo che Snoop stava già meglio, che non era così vecchio e non si era mai ammalato. Gli ho detto che non sarebbe morto, ma lui ha continuato. Ha detto: "Sì sì, devi esserne cosciente. Per forza accadrà un giorno. E poi, non c’è da sorprendersi che sia stanco, Snoop non è così giovane per un cane. Ti rendi conto di che vita fa? Non è un cane qualsiasi. È un cane eccezionale. Un cane straordinario. Ci pensi? Deve capire cosa vuoi, prevedere i tuoi movimenti e non metterti in pericolo. Passa la vita ad indovinare di cosa hai bisogno e pensa a tutto quello che non puoi vedere. Potrà stancarsi, si occupa sempre degli altri. Forse un giorno non ce la farà più. È possibile." E poi ha detto alla fine… alla fine mi ha detto:"Un giorno, quando dovrà andare, se ne andrà. Non potrai farci nulla. Preparati. Devi prepararti perché sarà dura. Ma la tua vita non finirà.

ANATOMIA DI UNA CADUTA

“Anatomia di una caduta” (Anatomie d’une chute), diretto da Justine Triet, è un dramma giudiziario che ha ottenuto ampi consensi e ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes 2023. Il film esplora temi profondi come la verità, la percezione e la giustizia, immergendo lo spettatore in un intreccio complesso tra il privato e il legale.


Il film segue la storia di Sandra, una scrittrice franco-tedesca, il cui marito, Samuel, muore in circostanze sospette. Il suo corpo viene trovato ai piedi della loro casa nelle Alpi francesi, e l'autopsia non chiarisce se si tratti di un incidente o di un suicidio. Le autorità sospettano che possa trattarsi di un omicidio, e l'indagine si concentra sulla figura di Sandra. Sandra viene arrestata e processata con l'accusa di aver ucciso il marito. Il film si svolge principalmente in tribunale, dove la sua vita personale, il suo matrimonio e il suo rapporto con Samuel vengono analizzati minuziosamente. La difesa di Sandra è messa a dura prova quando emergono dettagli sulla sua relazione con il marito, fatta di incomprensioni, tensioni e un matrimonio complesso. Il loro figlio cieco, Daniel, diventa un testimone chiave del processo, anche se non ha visto direttamente l'incidente, ma la sua testimonianza emotiva contribuisce a rivelare dinamiche familiari delicate.


Il film riflette su come la verità possa essere frammentata e soggettiva, specialmente in un processo legale dove la percezione dei fatti è influenzata da pregiudizi e interpretazioni personali. Il matrimonio di Sandra e Samuel viene esaminato come un microcosmo di conflitti e lotte emotive, facendo emergere come le dinamiche private possano influenzare la giustizia pubblica. Daniel, nonostante la sua disabilità visiva, diventa un punto cruciale per capire i sentimenti e la natura del legame tra i genitori. Il film mette in luce il suo dilemma interiore e il suo amore per la madre, che è chiamato a giudicare in un modo o nell'altro. Triet costruisce una narrazione avvincente attraverso i procedimenti giudiziari, mantenendo lo spettatore incerto fino alla fine su cosa sia realmente accaduto.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo di Daniel offre spunti sullo stato emotivo e psicologico del personaggio e, in modo sottile, riflette anche sulle dinamiche familiari e sulla perdita.


Daniel descrive il discorso del padre riguardo al cane di famiglia, Snoop, che potrebbe ammalarsi e morire. Il padre insiste che Daniel debba essere pronto per l'inevitabile morte del cane, anche se il bambino non vuole ascoltare o accettare questa realtà. Questo riflette un tema centrale nel film: la preparazione (o la mancanza di preparazione) di fronte alla perdita, al cambiamento e alla mortalità. In questo caso, la morte di Snoop diventa una metafora per la più grande e devastante perdita del padre stesso.Il discorso del padre sembra quasi ossessionato dall'idea di preparare Daniel per la morte, suggerendo una visione pessimistica della vita e del futuro. Il padre anticipa una perdita e lo fa in modo freddo e razionale, mentre Daniel cerca di aggrapparsi alla speranza e alla convinzione che Snoop non morirà presto.


Snoop non è un cane in questa narrazione; è rappresentato come una figura straordinaria, quasi umana, che svolge un ruolo di supporto cruciale nella vita di Daniel. Il padre spiega come Snoop debba continuamente "capire cosa vuoi, prevedere i tuoi movimenti" e "non metterti in pericolo", descrivendolo come un cane che ha una responsabilità emotiva e fisica verso Daniel, un compito estenuante.In questo contesto, il cane potrebbe simboleggiare le figure che si prendono cura di Daniel nella sua vita, come i suoi genitori. Snoop è esausto dal prendersi cura degli altri, un riferimento velato allo stato mentale e fisico del padre stesso, che potrebbe essere stanco e gravato dalle responsabilità e dalle pressioni della vita familiare. Questo parallelo tra Snoop e Samuel suggerisce che la morte del cane, così come quella del padre, è inevitabile e fa parte del ciclo della vita.


Daniel non vuole ascoltare o accettare che Snoop possa morire. La sua reazione è quella di negazione, una risposta tipica di fronte alla minaccia di una perdita emotiva profonda. Questo riflette anche il modo in cui il bambino potrebbe cercare di affrontare la tragedia della morte del padre. Il discorso del padre potrebbe quindi essere interpretato non solo come una preparazione alla perdita del cane, ma anche come un tentativo di preparare Daniel a una perdita più grande e devastante. L'ultima parte del monologo, dove il padre dice: "Ma la tua vita non finirà", è una lezione sulla resilienza. È un modo per insegnare a Daniel che, nonostante le difficoltà e le perdite, la vita deve andare avanti. Questo è un messaggio fondamentale non solo per Daniel, ma anche per lo spettatore, poiché mette in evidenza la tematica dell'accettazione del dolore e della necessità di proseguire, anche di fronte alle tragedie.

CONCLUSIONE

Questo monologo riflette i temi centrali del film: la difficoltà di accettare la fragilità della vita, la preparazione alla perdita e la necessità di resilienza di fronte al dolore. Attraverso la figura di Snoop, il film introduce una metafora potente delle relazioni familiari e della responsabilità emotiva. Il contrasto tra la visione ottimista e innocente di Daniel e la pragmatica durezza del padre invita lo spettatore a riflettere sulla natura della perdita e sulla forza interiore necessaria per andare avanti anche dopo una tragedia.

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