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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di JP, il villain di È colpa mia: Londra, è un perfetto esempio di manipolazione e sadismo. Intrappolando Noah per colpire Nick, JD non si limita a minacciare fisicamente la ragazza, ma gioca con la psicologia di entrambi, svelando la sua visione distorta del mondo. Questo discorso non è solo una dichiarazione d'intenti, ma anche un modo per affermare il proprio controllo sulla situazione, ribaltando il classico schema dell'eroe che salva la ragazza.
MINUTAGGIO: 1:42:00-1:43:58
RUOLO: JP
ATTORE: George Robinson
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
Hello, Noah. How’s it going, love? You all right? You being looked after? So… as you’ve heard, the plan, right, is to swap you out for the cash. Piece of piss. But I just wanted to let you in on a little secret. I’m not really interested in the money. I want to eat the rich! But… Here’s my logic, OK? I’m gonna share this with you because I think we’re gonna see eye to eye with this. I get locked up trying to graft a living, while the Nicks of the world breeze through. Now, is that fair? Nick thinks he’s a hero, and what do heroes always do? That’s it. Save the girl. You’re my bait. Oh, Nicky’s gonna be so sad! So sad he didn’t get to say goodbye to ya. Well, it’s tragic, really. Did you really think I was gonna let Nick walk away from another fight?
ITALIANO
Come va, tutto a posto? Ti trattano bene? Allora, come avrai saputo, il piano è scambiarti con del denaro. Molto semplice. Ma ti svelo un piccolo segreto. A me il denaro non interessa molto Mi fa comodo, certo, però… Segui la mia logica, ok? Voglio discuterne con te perché credo che la vediamo allo stesso modo. La gente come me si spacca la schiena, mentre per quelli come Nick è tutto facile. Ti sembra giusto? Nick si crede un’eroe, e cosa fanno puntualmente gli eroi? Esatto. Salvano la ragazza. Tu sei la mia esca. Dio, Nick sarà completamente devastato per non averti potuto dire addio. Devastato davvero, che tragedia. Un dramma. Credevi sul serio che avrei permesso a Nick di sottrarsi a un altro incontro?
"È colpa mia: Londra" è il remake britannico di Culpa Mía, adattamento cinematografico della trilogia Culpables di Mercedes Ron. Il film segue la storia di Noah, una diciottenne che vede la sua vita stravolta quando la madre, Ella, si trasferisce con lei dall'America a Londra per vivere con il suo nuovo compagno, William, un uomo ricchissimo. A Londra, Noah incontra Nick, il figlio di William, un ragazzo dal fascino ribelle e dallo stile di vita spregiudicato. Tra i due scatta subito una forte attrazione, ma la situazione è complicata: oltre a essere costretti a convivere sotto lo stesso tetto, Noah deve ambientarsi in un mondo completamente nuovo, fatto di lussi, feste e pericoli nascosti.
Mentre cerca di trovare il suo posto in questa realtà, Noah stringe nuove amicizie e affronta la crescente tensione con Nick, un rapporto che oscilla tra il desiderio e la necessità di mantenere le distanze. Ma il passato di Noah la segue ovunque, e quando riemergeranno vecchi traumi, sarà costretta a confrontarsi con i suoi demoni e a fare i conti con ciò che prova davvero per Nick.
Questa nuova versione, ambientata nella frenetica e sofisticata Londra, promette di dare un tocco britannico alla storia, con un cast emergente e una regia che punta a mantenere l'intensità emotiva e il fascino della saga originale.
L’apertura – "Come va, tutto a posto? Ti trattano bene?" – è intrisa di un sarcasmo sottile e disturbante. JD finge di interessarsi al benessere di Noah, ma la sua è una provocazione, un modo per rendere la sua prigionia ancora più snervante.
Quando rivela il suo piano – "Allora, come avrai saputo, il piano è scambiarti con del denaro. Molto semplice." – lo fa con una freddezza quasi burocratica, come se rapire qualcuno fosse un affare di routine. Ma subito dopo sovverte le aspettative con "A me il denaro non interessa molto." Questo dettaglio cambia la dinamica del personaggio: JD non è solo un criminale in cerca di soldi, ha un obiettivo più personale.
La frase "Segui la mia logica, ok? Voglio discuterne con te perché credo che la vediamo allo stesso modo." è un tentativo perverso di avvicinarsi a Noah. Sta cercando di creare un terreno comune, insinuando l'idea che lei possa condividere la sua visione delle cose. Ma quello che in realtà sta facendo è manipolarla, mettendo in discussione la figura di Nick.
La parte centrale del monologo svela il vero rancore di JD: "La gente come me si spacca la schiena, mentre per quelli come Nick è tutto facile. Ti sembra giusto?" Qui emerge un classico conflitto tra classi sociali, un tema che spesso alimenta il risentimento nei villain. JD vede Nick come un privilegiato, qualcuno che ha sempre avuto tutto senza fatica, e il suo odio è alimentato da questa percezione.
Quando dice "Nick si crede un eroe, e cosa fanno puntualmente gli eroi? Esatto. Salvano la ragazza.", JD sta smantellando il mito dell'eroe romantico. La sua ironia trasforma la narrazione tipica delle storie d’amore in una trappola: Nick non solo non riuscirà a salvare Noah, ma soffrirà enormemente per la sua perdita.
L'apice del monologo arriva con "Dio, Nick sarà completamente devastato per non averti potuto dire addio. Devastato davvero, che tragedia. Un dramma." Il tono teatrale con cui JD pronuncia queste parole è volutamente esasperato, come se si divertisse a mettere in scena la sofferenza di Nick prima ancora che accada. Il suo obiettivo non è solo vincere, ma farlo nel modo più crudele possibile.
L'ultima battuta – "Credevi sul serio che avrei permesso a Nick di sottrarsi a un altro incontro?" – chiarisce definitivamente la sua intenzione. JP non sta solo cercando vendetta, sta costruendo una sfida personale contro Nick, un duello in cui Noah è solo una pedina.
Questo monologo definisce JP come un antagonista che vuole distruggere mentalmente il suo avversario. Il suo disprezzo per Nick, la sua sete di rivalsa e il suo sadismo psicologico lo rendono un villain che non agisce per semplice tornaconto, ma per un bisogno più profondo di affermare il proprio dominio. Il fatto che consideri Noah un’“esca” e non una vittima dimostra quanto per lui le persone siano strumenti per ferire i suoi nemici. Un discorso carico di cinismo, che ribalta la classica dinamica dell’eroe e della damigella in pericolo, trasformandola in una trappola mortale.
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