Monologo - David Duchovny in \"Zoolander \"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Interpretare il monologo di Derek Zoolander significa addentrarsi in un territorio unico, dove la comicità nasce dalla serietà ingenua del personaggio, più che da una battuta esplicita. Derek è convinto che il suo dolore per la perdita dei suoi amici e il dilemma esistenziale che vive siano profondi, e proprio in questo contrasto risiede la forza della scena.

Zoolander è in pericoloo?!

MINUTAGGIO: 50:10
RUOLO: J.P. Prewitt

ATTORE: David Duchovny
DOVE: Amazon Prime Video



INGLESE


You think zoolander's in trouble ? Think again. What you stumbled upon goes way deeper than you could ever fathom. The fashion industry has been behind every major political assassination... Over the last 200 years. And behind every hit, a card-carrying male model. Listen and learn, sweetness. Abe lincoln wanted to abolish sl*very, right ? But who do you think made the powdered wigs and colored leg stockings... Worn by our country's early leaders ? - Slaves, Derek. And without their free labor, prices on such items would have gone up tenfold. So the powers that be hired john wilkes booth, The original model/actor, to do mr. Lincoln in. I'll go on. Dallas, texas, 1963. Kennedy had just put a trade embargo on cuba, Ostensibly halting the shipment of cuban-manufactured sansabelt slacks. Incredibly popular item at the time. Lee harvey oswald was not a male model. But those two lookers... Who kept kennedy from the grassy knoll sure as shit were.



ITALIANO


Credi che Zoolander sia nei guai? Questo è niente. Vi siete imbattuti in qualcosa al limite della vostra comprensione. La mandante di tutti i principali attentati a sfondo politico degli ultimi 200 anni è l’industria della moda. Dietro ogni assassinio, si nasconde un modello.Lincoln voleva abolire la schiavitù, esatto? Ma chi faceva le parrucche incipriate e le calze colorate che portavano i nostri leader di allora? Gli schiavi Derek. E senza di loro i prezzi sarebbero aumentati di 10 volti. Così il potere dovette ingaggiare John Wilkes Booth, il prototipo di modello-attore che fece fuori Abramo Lincoln. Continuando… Dallas, Texas, 1963. Kennedy ha appena completato l’embargo su Cuba, impedendo così l’importazione dei prodotti cubani Sansabelt x, incredibilmente popolari a quell’epoca. I due fighetti che freddarono Kennedy dalla collinetta erbosa lo erano eccome (fighetti).

Zoolander

"Zoolander" è una commedia del 2001 diretta e interpretata da Ben Stiller che ruota attorno alla vita assurda e parodistica di Derek Zoolander, un supermodello famoso per la sua bellezza e il suo cervello... un po' meno brillante. Con un tono ironico e surreale, il film esplora il mondo della moda in modo esasperato, strizzando l’occhio a tanti cliché del settore e mettendo in scena una serie di momenti esilaranti e grotteschi.


La trama segue Derek Zoolander, un modello maschile all’apice della carriera grazie alla sua posa iconica, la "Blue Steel" (un'espressione facciale che lui ritiene inimitabile). Derek è però in crisi: sente che la sua fama sta scemando e non trova soddisfazione in quello che fa. Le cose peggiorano quando il titolo di "Modello dell’anno", che sperava di vincere ancora una volta, va al nuovo fenomeno della moda Hansel (interpretato da Owen Wilson), un modello alternativo e carismatico, esattamente l'opposto di Derek.


Questa rivalità tra Derek e Hansel è uno dei cardini comici del film: i due rappresentano modi diversi di essere "alla moda" e sono in costante competizione, ma alla fine si scoprono uniti in un'amicizia improbabile.

Intanto, nel mondo della moda c'è un problema che si intreccia con la politica: l’influente stilista Mugatu (interpretato da Will Ferrell) e altri potenti del settore vogliono mantenere bassi i costi della manodopera nei paesi in via di sviluppo. Per farlo, Mugatu pianifica di assassinare il primo ministro della Malesia, il quale sta portando avanti politiche di protezione dei diritti dei lavoratori. Per realizzare il suo piano, Mugatu e il suo entourage manipolano Derek, ormai fragile e alla ricerca di nuove opportunità, per farne un inconsapevole sicario. Derek viene "lavato il cervello" e programmato per uccidere il primo ministro al suono della canzone "Relax" dei Frankie Goes to Hollywood.


La parte centrale del film vede Derek cercare di sfuggire al condizionamento mentale e sventare il piano di Mugatu, affiancato da Matilda Jeffries (Christine Taylor), una giornalista che all'inizio sembra voler solo prendersi gioco della superficialità del mondo della moda, ma che poi finisce per provare affetto per Derek, vedendo oltre la sua goffaggine e il suo narcisismo.

Analisi monologo

Questo monologo di Derek Zoolander è uno degli esempi più brillanti della comicità del film: gioca tutto sull'assurdità del personaggio, eppure nasconde un messaggio che, nella sua ingenuità, tocca dei temi universali come la superficialità, la ricerca di senso e la mortalità.

Derek si riferisce ai suoi amici modelli – Rufus, Brint e Micus – come “fratelli”, un’espressione che in lui assume una dimensione quasi solenne, nonostante sia chiaramente priva di quella gravità. A suo modo, sta cercando di esprimere un legame profondo con loro, e lo fa sottolineando che "fratello amico fratello" per lui significa molto più che il semplice "fratello". È uno di quei momenti dove Derek, senza rendersene conto, lascia intravedere un desiderio di autenticità, pur non avendo gli strumenti per articolare un concetto così complesso. Il suo linguaggio appare goffo e ridicolo, ma suggerisce che in fondo anche lui ha un desiderio di appartenenza e di relazioni vere, elementi che rendono "fratelli" dei semplici colleghi di set.


Nella seconda parte del monologo, Derek si lancia in una riflessione sulla mortalità. A modo suo, vuole che la gente capisca che anche un modello, nonostante abbia un corpo scolpito e un aspetto eccezionale, non è immune al pericolo o alla morte. È ovviamente ironico, dato che la tragedia che ha colpito i suoi amici è del tutto assurda: sono morti in un "combattimento di benzina", un evento surreale che esalta ancora di più l'aspetto grottesco e comico. Eppure, nel mondo paradossale di Zoolander, questa riflessione ha un senso; Derek vuole ricordare che dietro la patina della bellezza ci sono persone comuni. Con una frase come “Siamo figosi, mica immortali”, esprime l’assurdità della vita da modello come se fosse una condizione straordinaria e fragile allo stesso tempo.


Forse la parte più interessante di questo monologo è quella finale, in cui Derek esprime il sospetto che ci possa essere "altro nella vita oltre che essere bello bello in modo assurdo." Qui il film mostra uno spiraglio di riflessione più profonda: Derek inizia a percepire che la sua esistenza, fino a quel momento focalizzata sull’apparenza, potrebbe essere vuota. L’idea di abbandonare la carriera di modello – un atto che lui considera eroico e quasi filosofico – è in realtà un gesto infantile, ma il desiderio di trovare un significato più profondo alla vita è reale. Quella frase suona quasi come una confessione: Derek sente che forse la bellezza non è tutto, ma non ha la minima idea di cos'altro potrebbe esserci.

Conclusione

Il successo dell'interpretazione sta nel rendere reale l'assurdità del personaggio, lasciando che l'ingenuità e la "profondità" di Derek emergano senza mai forzare la risata. L'attore deve immergersi totalmente nella sincerità del monologo, come se Derek stesse davvero scoprendo qualcosa di fondamentale per la sua vita.

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