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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo esaminato è un vivido esempio di come la narrativa possa essere utilizzata per esplorare e criticare temi sociali profondi, come il potere, la moralità e la resistenza umana di fronte alle avversità. Attraverso le parole pronunciate dal personaggio, assistiamo a un conflitto non solo tra individui, ma tra principi fondamentali di giustizia e prepotenza.
MINUTAGGIO: 10:33-11:23
RUOLO: Raphael
ATTORE: Pierre Niney
DOVE: Netflix
ITALIANO
No, Signore. No. La vostra Terra, la vostra gente, la vostra fortuna e i titoli non faranno mai di voi il giudice che vorreste essere. E se il vostro rango vi permette di deriderla il vostro onore signore avrebbe dovuto impedirvelo. Potete anche trattarla come una reietta, ma non ne farete mai una vittima, e men che mai una preda. Lei ha nell’anima il coraggio di mille dei vostri uomini e la forza della vostra armata. Sa leggere nei cuori come sa leggere un libro, con una sagacia e una passione che vi saranno sempre estranee. E se il vostro capitolo non vi dice niente, il mio capitolo è chiaro come il sole. E adesso miei signori, mie signore, buonanotte, a mai più.
La serie tv "Fiasco" su Netflix si distingue per il suo originale approccio nel raccontare le sfide e le disavventure dietro le quinte della realizzazione di un film. La trama si concentra su Raphael Valande, un giovane e ambizioso regista impegnato nella direzione del suo primo lungometraggio, un'opera avventurosa che si estende attraverso varie epoche storiche, rendendo omaggio alla figura eroica della sua nonna partigiana. Ma il processo di produzione diventa un vero e proprio incubo a causa di tensioni interne e sabotaggi.
La serie è stata ideata da Igor Gotesman e vede Pierre Niney nei panni del protagonista. Niney, insieme a Gotesman, ha sviluppato l'idea di questa serie per diversi anni, desiderando esplorare le dinamiche personali e gerarchiche tipiche di un set cinematografico, spesso teatro di grandi drammi e commedie. Attraverso il personaggio di Raphael, la serie presenta una narrazione ricca di ironia e umorismo, mostrando un regista che deve gestire ego scontri e innumerevoli contrattempi.
La serie adotta un formato quasi mockumentary, con una telecamera che segue i personaggi nel backstage, offrendo una visione parodistica e variegata del mondo della produzione cinematografica e televisiva. Gli episodi attraversano diversi generi, dalle pellicole di guerra a quelle in costume, con cameo di noti giornalisti come Claire Chazal e Ambre Chalumeau.
Le recensioni lodano la performance di Pierre Niney e l'energia complessiva del cast, in particolare di Juliette Gasquet, che brilla nel ruolo di una stagista goffa. La serie è acclamata per la sua capacità di intrattenere e far ridere, suggerendo un approccio di visione moderato per godere appieno del suo spirito comico.
Il monologo è ricco di intensità e esprime una forte critica sociale e personale. L'oratore inizia con un rifiuto categorico del valore degli attributi esteriori come la terra, la gente, la fortuna e i titoli. Questi sono elementi che spesso conferiscono potere e status in una società, ma qui vengono dichiarati inefficaci nel determinare la vera qualità morale o la capacità giudiziaria di una persona. L'oratore critica il destinatario per non aver agito con onore. C'è un appello alla moralità superiore che dovrebbe guidare il comportamento, soprattutto di chi detiene potere. Questo pone l'accento sul divario tra il potere formale e l'etica personale, sottolineando che il possesso di uno non giustifica la mancanza dell'altro.
Il personaggio difeso dall'oratore è descritto come resiliente e forte, dotato di coraggio e saggezza superiori a quelli di chi lo critica o lo deride. Qui, l'oratore eleva le qualità interiori sopra le distinzioni esteriori di classe e status, riaffermando il valore intrinseco dell'individuo. L'oratore attribuisce alla persona difesa la capacità di "leggere nei cuori" come nei libri, un talento che implica profondità di intuizione e comprensione emotiva, contrapponendolo all'apparente superficialità o insensibilità del destinatario del discorso.
L'ultima parte del monologo mette in contrasto due 'capitoli' o visioni del mondo - quello del destinatario, descritto come vuoto o insignificante, e quello dell'oratore, chiaro e illuminato. Il monologo utilizza un linguaggio forte e immagini potenti per difendere la dignità umana contro il pregiudizio e l'abuso di potere, sottolineando la superiorità della virtù morale e della forza interiore rispetto alle ricchezze e ai titoli temporali.
La scelta delle parole, la struttura dell'argomentazione e l'intensità dell'emozione trasmettono un messaggio chiaro: la vera nobiltà deriva dalla forza dell'anima e dal coraggio di stare dalla parte della giustizia, nonostante le sfide e le opposizioni. Questo monologo, quindi, non è solo una difesa, ma un inno alla resistenza umana contro l'oppressione. Peccato che è tutto finto……. andate a vedere l’episodio :)
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