Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Tony Le Domas in "Finché morte non ci separi" è uno dei momenti chiave del film, in cui il patriarca della famiglia rivela le radici della loro fortuna e introduce la tradizione macabra che ne ha garantito il successo. Con toni affabili ma carichi di un sottotesto inquietante, Tony accompagna Grace e il pubblico in un viaggio che mescola storia familiare, superstizione e un patto faustiano.
MINUTAGGIO: 17:51-20:30
RUOLO: Tony Le Domas
ATTORE: Henry Czerny
DOVE: Netflix
INGLESE
I gather you've noticed our family is big on tradition. And now, well, now the time has come for you to join us in those traditions. Ooh. Story time. As you may know, my great-grandfather, Victor, set up a modest printing shop during the Civil war, manufacturing playing cards. A generation later, my grandfather expanded into sporting goods and board games. Under my leadership, Le Domas Family Games acquired four professional sports teams and reached, well, even greater heights. Some may call it luck, but, well, it's a little more than that. You know, it's almost as if someone's watching over us. It all began with a very generous benefactor. And this box. You see, originally, Great-Grandfather was a merchant seaman. It was a hard life. And, like so many, he wanted more. On one of his many excursions abroad, Great-Grandfather came to meet a Mr. Le Bail. He was a... He was a passenger aboard the ship. A collector, of sorts. Purchasing exotic antiquities to resell to wealthy Americans. After discovering a mutual passion for games of chance, they passed a great many hours playing cards. And among Mr. Le Bail's possessions was... that box. And one evening, after indulging in more than their fair ration of rum... Mr. Le Bail proposed a wager. If Great-Grandfather could solve the mystery of the box before arriving at port, Mr. Le Bail would finance any endeavor of Grandfather's choosing. Well... Great-Grandfather whiled away the long hours at sea studying the box. Until finally... And since that time... whenever the Le Domases are presented with a new addition to the family... we place a blank playing card into the box. Our initiate then has the privilege of drawing the card, and Mr. Le Bail will tell us which game to play.
ITALIANO
Avrai notato che la nostra famiglia è molto tradizionale. E ora... beh, è il momento che tu ti unisca a noi per perpetuare le tradizioni. Come forse saprai, il mio bisnonno Viktor mise su una modesta tipografia durante la guerra civile, in cui fabbricava carte da gioco. Una generazione dopo, mio nonno ampliò il commercio in articoli sportivi e giochi da tavolo. Con la mia leadership, il marchio di giochi Le Domas ha acquistato quattro squadre sportive professionistihe, raggiungendo... beh, risultati eccelsi. Qualcuno dirà che è fortuna, ma... c'è qualcosa di più. Sai... sembra quasi che... qualcuno vegli su di noi. Tutto iniziò con un generoso benefattore. E... con questa scatola. Da ragazzo il bisnonno era stato marinaio mercantile. Era una vita dura e... come tanti, voleva di più. In uno dei suoi tanti viaggi all'estero, il bisnonno conobbe un certo Mr. Le Bail. Era un... passeggero della nave. Una sorta di collezionista, comprava antichità esotiche per rivenderle a ricchi americani. Scoperta una comune passione per il gioco d'azzardo, passavano molto del loro tempo a giocare a carte e... tra gli oggetti che Mr. Le Bail portava con se c'era... quella sera. E una sera, superata la loro solita dose di Rum, Mr. Le Bail propose una scommessa. Se il bisnonno avesse scoperto il mistero della scatola, prima di entrare in corpo, Mr. Le Bail avrebbe finanziato tutte le attività del bisnonno. Beh, il bisnonno durante le lunghe ore di navigazione studiò attentamente la scaola, e alla fine... E da qel momento, ogni qualvolta la famiglia Le Domas accoglie un nuovo membro, è tradizione mettere una carta da gioco con il fronte bianco nella scatola. Al nostro inizato, poi, spetta il privilegio di estrarre la carta e... sarà Mr. Le Bail a scegliere il gioco a cui giocheremo.
"Finché morte non ci separi" (titolo originale: Ready or Not) è un film del 2019 diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett. È un thriller-horror con venature di commedia nera che mescola sapientemente tensione, ironia e critica sociale. Al centro della storia c’è un matrimonio, ma non aspettarti nulla di tradizionale: qui i confetti lasciano spazio a proiettili e coltelli. La protagonista, Grace (interpretata da Samara Weaving), è una giovane donna che sposa Alex Le Domas, membro di una famiglia estremamente ricca e altrettanto eccentrica, la cui fortuna deriva da un impero di giochi da tavolo. La coppia celebra il matrimonio nella maestosa magione di famiglia, un luogo che sembra già di per sé uscito da una fiaba gotica, con corridoi oscuri e atmosfere inquietanti.
Subito dopo il matrimonio, Grace scopre una tradizione peculiare: i nuovi membri della famiglia devono partecipare a un "gioco" come rito di iniziazione. Questa pratica, apparentemente innocua, viene spiegata con leggerezza dai familiari, che la presentano come una vecchia usanza legata alla storia della famiglia e al misterioso antenato che ha contribuito alla loro fortuna.
La scelta del gioco avviene attraverso un mazzo di carte, e Grace pesca nascondino. Quello che sembra uno scherzo si trasforma presto in un incubo: il nascondino è un gioco mortale. Grace deve nascondersi all’interno della villa, mentre i membri della famiglia Le Domas la cacciano con ogni tipo di arma, decisi a ucciderla entro l’alba. Secondo la credenza della famiglia, se non riescono a ucciderla, un'antica maledizione li colpirà tutti.
Man mano che la notte avanza, Grace scopre che dietro l’apparente follia c’è un sistema di valori profondamente distorto. I membri della famiglia credono fermamente di essere protetti da forze soprannaturali e sono disposti a tutto pur di non perdere i propri privilegi. Grace, al contrario, non è disposta a soccombere: da vittima designata, diventa sempre più determinata a ribaltare le sorti.
La trama si arricchisce di momenti ironici e surreali. I membri della famiglia, infatti, non sono infallibili cacciatori: alcuni sono ridicolmente incompetenti, altri dubitano della tradizione, e altri ancora finiscono per farsi del male da soli, regalando un respiro comico in un’atmosfera altrimenti opprimente.
Questo monologo di Tony Le Domas, il patriarca della famiglia, è una parte cruciale del film "Finché morte non ci separi". Il monologo introduce la tradizione centrale della famiglia Le Domas, fornendo il retroscena della loro ricchezza e il significato del rituale che Grace sta per affrontare. Qui, Tony fa da narratore, svelando l’origine quasi mistica del potere della famiglia. È un momento in cui il tono si sposta dal concreto (la fortuna economica della famiglia) al soprannaturale (l'influenza di Mr. Le Bail), preparando lo spettatore a una dimensione di mistero e minaccia.
Tony pone grande enfasi sul valore della tradizione, che qui è dipinta come il collante della famiglia e, al tempo stesso, la sua prigione. Il rito della scatola e la scommessa con Mr. Le Bail rappresentano un patto implicito con un potere superiore, un compromesso che lega ogni membro della famiglia a un destino ineluttabile. La narrazione di Tony rivela come la tradizione diventi uno strumento di controllo, giustificando atti estremi e violenti con la promessa di mantenere il potere e la ricchezza.
La figura di Mr. Le Bail, il "generoso benefattore", è una chiara allegoria del diavolo. Non è un caso che "Le Bail" sia un anagramma di "Belial", uno dei nomi del demonio nella tradizione cristiana. Questo rende la storia della famiglia un moderno patto faustiano: Viktor Le Domas ha scambiato la sua anima (e quella dei suoi discendenti) per un impero economico. Tony racconta questa storia con una certa reverenza, ma l'inquietudine traspare tra le righe. Il monologo critica velatamente l’élite e le sue origini oscure. La fortuna economica della famiglia Le Domas non è frutto di merito, ma di un favore soprannaturale ottenuto attraverso un rituale macabro. Questo riflette una dinamica più ampia nella società: il potere spesso si basa su compromessi morali e sul sacrificio di altri, qui rappresentato dal gioco mortale imposto ai nuovi membri.
La narrazione di Tony, inizialmente quasi nostalgica, si tinge gradualmente di inquietudine. La descrizione di Mr. Le Bail e della scatola crea un’atmosfera carica di mistero, lasciando intuire che qualcosa di oscuro si nasconde dietro la facciata rispettabile della famiglia. Il monologo è un esempio di esposizione mascherata: anziché presentare informazioni in modo didascalico, Tony la racconta come un aneddoto personale, mantenendo il pubblico coinvolto. È anche un momento di pausa narrativa, che prepara lo spettatore al crescendo di violenza che seguirà. Attraverso questo racconto, Tony definisce la natura ambigua del potere della famiglia: apparentemente costruito su abilità imprenditoriali, ma in realtà sostenuto da forze sovrannaturali. Questo dualismo è il cuore del conflitto del film, dove la tradizione è sia fonte di prosperità che maledizione.
Tony inizia con un tono quasi amichevole, presentando la storia come un racconto di famiglia. Ma sotto questa patina di normalità, emerge un sottotesto di coercizione: Grace non ha scelta. Deve unirsi alla tradizione, e Tony lo sa bene. Questo tono ambiguo riflette la natura stessa della famiglia: all’apparenza cordiale, ma disposta a tutto pur di proteggere il proprio status. Man mano che il monologo procede, il tono diventa più inquietante. Le pause, le esitazioni, e l’inquietudine sottile nella voce di Tony suggeriscono che anche lui è consapevole del peso di queste tradizioni, ma non può far altro che perpetuarle.
Interpretare il monologo di Tony Le Domas richiede di bilanciare diversi registri emotivi e toni. L'attore deve comunicare il fascino della tradizione, il senso di autorità del personaggio, e una sotterranea inquietudine legata alla natura oscura della storia che racconta.
Comprendere il Personaggio
Background: Tony è il patriarca di una famiglia potente e ricca, ma vive nel rispetto (e nel timore) delle tradizioni che ne hanno garantito il successo. Ha un’autorità naturale, ma il legame con il rituale soprannaturale rivela una fragilità emotiva: la sua sicurezza è costruita su un compromesso morale.
Obiettivo del monologo: Convincere Grace che ciò che sta per accadere è normale, necessario e inevitabile. Deve apparire razionale e persuasivo, pur sapendo che ciò che racconta è inquietante.
Indicazioni Tecniche
Tono di Voce
Inizio: Usa un tono affabile, quasi nostalgico. Tony deve apparire come un narratore che condivide una tradizione familiare preziosa, qualcosa di radicato e affascinante.
Evoluzione: Man mano che la storia entra nel regno del soprannaturale, il tono diventa più cupo. La voce dovrebbe rallentare leggermente, aggiungendo peso alle parole chiave come “mistero”, “maledizione” o “scatola”.
Finale: Concludi con una nota di autorità. Non c'è spazio per obiezioni: Tony non sta proponendo una scelta, ma imponendo una verità.
Cadenza e Ritmo
Alterna momenti più distesi (quando parla della storia della famiglia) a una cadenza più misurata e deliberata (quando introduce Mr. Le Bail e il patto). Questo contrasto evidenzia la tensione tra la normalità apparente e l’orrore sottostante.
Usa pause strategiche: fermati prima di parole come "tradizione", "Mr. Le Bail" e "scatola" per farle risuonare e creare suspense.
Linguaggio del Corpo
Postura: Tony dovrebbe avere una postura fiera ma rilassata all’inizio. La schiena dritta e un sorriso controllato indicano il suo desiderio di mantenere il controllo.
Gesti:Quando parla della storia della famiglia, usa gesti aperti e ampi per sembrare inclusivo e affabile. Quando introduce la scatola e Mr. Le Bail, le mani si fanno più contenute, quasi a indicare la sacralità o il mistero di ciò che racconta.
Sguardo: All'inizio, guarda Grace direttamente per instaurare un legame e convincerla. Ma quando introduce il soprannaturale, il suo sguardo può vagare o abbassarsi leggermente, come se stesse accennando a qualcosa di più grande di lui.
Emozioni da Trasmettere
Orgoglio: Tony è fiero della tradizione della famiglia e della loro ricchezza. Questo orgoglio dovrebbe essere palpabile, ma non ostentato.
Timore Reverenziale: Quando parla di Mr. Le Bail e della scatola, dovrebbe emergere una leggera tensione. Anche se non lo ammetterebbe mai, Tony teme le conseguenze di non rispettare il patto.
Manipolazione: C’è un sottotesto di coercizione. Tony cerca di rassicurare Grace, ma sotto questa rassicurazione c’è una minaccia implicita.
Costruire il Momento Clou
Prima di interpretare il monologo, pensa a Tony come a un uomo che vive costantemente tra il peso della responsabilità e il terrore di perdere tutto. Questo contrasto deve emergere durante la performance. Concentrati su come Tony razionalizza le sue azioni: per lui, la tradizione non è discutibile, ma necessaria.
Questo monologo rappresenta un microcosmo del film stesso: una narrazione che oscilla tra il fascino e l’orrore, in cui la facciata di normalità nasconde una realtà profondamente disturbante. Tony Le Domas non è solo il portavoce della tradizione familiare, ma il simbolo di un sistema che perpetua il potere attraverso il compromesso morale e la violenza ritualizzata.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.