Monologo - Giovanni Ribisi in \"Perfect Stranger\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Il monologo di Miles (Giovanni Ribisi) è una scena cruciale in Perfect Stranger Questo momento rappresenta il climax del film: Miles, finora percepito come un alleato ambiguo ma fedele di Rowena (Halle Berry), si trasforma in un accusatore, svelando il suo acuto intuito e la sua ossessione per lei. La scena è un intenso confronto verbale, in cui le carte vengono messe sul tavolo e lo spettatore si trova davanti a una verità scomoda che rimescola tutti i pezzi del puzzle narrativo.

Lasciare tracce

MINUTAGGIO: 1:35:00-1:39:16

RUOLO: Miles
ATTORE:
Giovanni Ribisi
DOVE:
Netflix


INGLESE

She was blackmailing you, wasn't she? That's why you did her those favors all those years... ...even after she slept with your boyfriend. You just couldn't say no, could you? What was it? What did Grace know about you? We're just gonna tell people he disappeared. Like last August. He just never came home. He just went away and he never came home. You got that? Rowena, look at me. You got that? God, you must have hated her. I hated her. I hated her for you. I still do. -Rowena. -Grace. -She just kept coming back. -You can't just forget people. Bury them and pretend like they never existed? And then she handed you Hill that night. She fucking handed him to you. Regards to your mother. At some point, you must have thought, "This has to end. This all has to end." So you did a little research. you took the virtual tour. That's how you found out about the belladonna. That's how you knew you could pin it on Hill. And then that's how I knew it was you. You remember that night at my apartment? When I was looking for Mia Hill's webpage... and your computer finished the address for me. Didn't register for me at the time. It occurred to me that you already had everything you needed to know. And l-- And I remembered your mother... and that pathetic little pharmacy they have there... and how you always used to complain how understaffed they were. And it really wasn't that difficult to get. you called her to let her think you were gonna do a story on Hill. "Bring your computer, " you said, "show me everything you've got. " you laced her drink good enough to knock her out. you got some hair. you took some blood. you placed the belladonna in her eyes... to implicate Hill or his wife. And then... all you needed to do was connect Hill with the physical evidence. you had the blood. you had the fibers. you even had the belladonna. All the tumblers clicking into place. Secrets are great, Ro. Unless you get caught.



ITALIANO


Lei ti stava ricattando, non è vero? Per questo le hai fatto tanti favori in questi anni. Perfino quando è andata a letto col tuo ragazzo. Non le potevi dire di no, vero? Ma che cos’era che Grace sapeva sul tuo conto. Dio quanto devi averla odiata. Io l’ho odiata. L’ho… l’ho odiata per te. La odio ancora. Lei non ti mollava mai. E ti mise tra le mani Hill, quella sera. Te lo offrì su un vassoio d’argento. A un certo punto devi avere pensato: “Questa storia deve finire. Devo darci un taglio." Così hai fatto un pò di ricerche, il famoso giro virtuale. Ecco come hai saputo della belladonna. Così tu capisti di poter incastrare Hill. E io capii che eri stata tu. Ti ricordi quella sera nel mio appartamento, mentre cercavo la pagina Web di Mia Hill il tuo computer mi completò il suo indirizzo. Non associai i fatti in quel momento, ma in seguito mi resi conto che avevi già tutto quanto mi serviva di sapere. E pilotasti me verso di lui. Mi pilotasti passo passo, dopodiché ti mancava solo la belladonna. Io… io mi ricordai di tua madre… della piccola… farmacia che c’è nella casa di cura. E delle tue lamentele sulla scarsità di personale, quindi non ti fù certo difficile rubarla vero? Chiamaasti Grace per farle credere che volevi fare un articolo su Hill. “Porta il computer”, le dicesti: ”fammi vedere tutto quello che hai”. Le desti qualcosa che la stordì. Poi le prelevasti dei capelli, e un pò di sangue, le mettesti la belladonna negli occhi, per incastrare Hill e sua moglie. E ora non dovevi fare altro che collegare ill con i reperti che avevi raccolto. Avevi il sangue, avevi le fibre, avevi perfino la belladonna. Tutte le cifre della combinazione andavano apposto. I segreti sono una gran cosa, Ro. Finché non ti beccano.

Perfect Stranger

"Perfect Stranger" è un thriller psicologico del 2007 diretto da James Foley, con Halle Berry e Bruce Willis nei ruoli principali. È un film che gioca con il tema dell'identità, del tradimento e delle doppie facce che le persone possono avere nella vita reale e online.

La trama segue Rowena Price (interpretata da Halle Berry), una giornalista d'inchiesta che decide di indagare sulla morte della sua amica d'infanzia, Grace Clayton. Grace è stata trovata morta in circostanze misteriose, e Rowena sospetta che dietro l'omicidio possa esserci Harrison Hill (Bruce Willis), un potente dirigente pubblicitario con cui Grace aveva avuto una relazione segreta. Per avvicinarsi a Hill e raccogliere prove, Rowena assume un'identità falsa: si presenta come Katherine, una nuova impiegata nella sua azienda, e contemporaneamente si crea un'identità online come "Veronica" per flirtare con lui in una chat. L'obiettivo è quello di farlo cadere in contraddizione o scoprire qualcosa che lo colleghi all'omicidio. Nel corso del film, la trama si complica. Rowena è assistita da Miles Haley (Giovanni Ribisi), un suo collega esperto di tecnologia che la aiuta a penetrare nel mondo digitale di Hill. Tuttavia, Miles stesso ha un'ossessione per Rowena che rende il suo personaggio ambiguo e inquietante. La storia si snoda tra inganni, segreti e bugie, con rivelazioni che portano a dubitare di ogni personaggio.

Analisi Monologo

Miles inizia con un’accusa diretta: Rowena è colpevole dell'omicidio di Grace. La forza del monologo sta nella sua struttura meticolosa, che segue un crescendo emotivo e logico. Miles ricostruisce ogni dettaglio del crimine con una precisione che incolla lo spettatore allo schermo. Qui non ci sono pause né esitazioni: ogni parola è calibrata per smascherare Rowena e rivelare la portata della sua manipolazione. Il monologo è anche un riflesso della sua ossessione per lei. Quando dice: "Io l’ho odiata. L’ho odiata per te", è chiaro che il suo odio per Grace nasce dal suo amore tossico per Rowena. Questo sentimento lo ha reso cieco davanti ai segnali evidenti della colpevolezza di Rowena, fino al momento in cui ha messo insieme tutti i pezzi del puzzle. La sua rabbia, quindi, non è solo rivolta a Rowena per aver commesso il crimine, ma anche a se stesso per essersi lasciato manipolare da lei.


La scena è intrisa di tensione psicologica. Miles non accusa Rowena solo per il gusto di farlo, ma per riaffermare un potere che sente di aver perso. Quando dice: "I segreti sono una gran cosa, Ro. Finché non ti beccano", c’è un tono quasi sadico, come se volesse punirla non tanto per il crimine, ma per il tradimento emotivo che lui ha vissuto. È evidente che Miles prova una sorta di piacere nel decostruire il piano di Rowena, dimostrando di essere più intelligente e perspicace di quanto lei abbia mai immaginato.
Il monologo costringe lo spettatore a rivedere la percezione di Rowena come protagonista. Se fino a quel momento era possibile simpatizzare con lei, la ricostruzione di Miles rivela una donna capace di pianificare freddamente un omicidio e incastrare un innocente. Ma la scena non assolve nemmeno Miles: la sua ossessione per Rowena lo rende disturbante, un complice involontario che non riesce a staccarsi emotivamente dalla donna che lo manipola.

Conclusione

Il monologo di Miles è una delle sequenze più potenti di Perfect Stranger, perché unisce il momento della rivelazione al crollo delle maschere tra i personaggi. Da un lato, il discorso svela il piano di Rowena in modo dettagliato, risolvendo l'enigma narrativo; dall’altro, mette a nudo la relazione malata e manipolativa tra Miles e Rowena, trasformando un semplice thriller in una riflessione più profonda sulla natura dell'ossessione e della fiducia.

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