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~ LA REDAZIONE DI RC
Questo monologo di Tony Stark è uno dei momenti introduttivi più significativi di Iron Man (2008), ed è emblematico del personaggio prima della sua trasformazione. Ambientato durante una dimostrazione delle armi Stark Industries in Afghanistan, il discorso incarna l'arroganza, il pragmatismo e la visione cinica di Tony riguardo al potere e alla guerra. Attraverso un linguaggio sicuro e ironico, Stark promuove il prodotto della sua azienda, ma svela il cuore della sua filosofia: un'adesione spietata alla forza come mezzo di controllo e risoluzione dei conflitti. Il monologo serve come un efficace dispositivo narrativo per presentare Tony al pubblico, evidenziandone le qualità superficiali e i difetti profondi che verranno messi in discussione nel corso della storia.
MINUTAGGIO: 14:40-15:32
RUOLO: Iron Man
ATTORE: Robert Downey Jr.
DOVE: Disney+
INGLESE
Is it better to be feared or respected? I say, is it too much to ask for both? With that in mind, I humbly present the crown jewel of Stark Industries' Freedom Line. It's the first m*ssile system to incorporate our proprietary repulsor technology. They say the best w*apon is one you never have to fire. I respectfully disagree. I prefer the w*apon you only have to fire once. That's how Dad did it. That's how America does it. And it's worked out pretty well so far. Find an excuse to let one of these off the chain, and I personally guarantee you the bad guys won't even want to come out of their caves. For your consideration, the Jericho.
ITALIANO
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere tutte e due? Tenendo a mente questo vi presento umilmente la punta di diamante della Freedom line delle Stark Industries, il primo sistema missilistico che incorpora una brevettata tecnologia di repulsori. Dicono che la migliore arma sia quella che non si deve usare mai. Con rispetto io non concordo. Io preferisco l'arma che si deve usare solo una volta: così la pensava mio padre, così che fa l'America e finora ha funzionato piuttosto bene. Trovate una scusa per sguinziagliare uno di questi missili e vi posso garantire di persona che i cattivi non vorranno più uscire dai loro Covi. Da prendere In considerazione il Gericho.
"Iron Man" (2008), diretto da Jon Favreau, è il film che ha dato inizio al Marvel Cinematic Universe, mettendo al centro il personaggio di Tony Stark, interpretato da Robert Downey Jr. La trama è una perfetta combinazione di origin story e viaggio di redenzione, che esplora il passaggio da un arrogante uomo d'affari a un eroe con un senso di responsabilità.
Tony Stark è un brillante miliardario e genio dell’ingegneria, a capo delle Stark Industries, un’azienda che produce armamenti di alta tecnologia.
Nonostante il suo successo, Tony è cinico e narcisista, abituato a vivere nel lusso sfrenato e ad evitare ogni tipo di responsabilità morale. Durante una dimostrazione in Afghanistan di uno dei suoi missili più avanzati, viene attaccato da un gruppo terroristico, i Dieci Anelli, che utilizzano proprio le armi prodotte dalla Stark Industries. Gravemente ferito da una scheggia di bomba che minaccia di raggiungere il cuore, Tony viene catturato e costretto dai terroristi a costruire per loro una versione avanzata del missile. Invece di obbedire, Tony costruisce in segreto una rudimentale ma potentissima armatura meccanica, alimentata da un dispositivo chiamato Reattore Arc, che tiene anche in vita il suo cuore. Usando questa armatura, riesce a fuggire, ma la sua esperienza lo cambia radicalmente: tornato negli Stati Uniti, annuncia di voler chiudere il reparto armi della sua azienda.
Questo nuovo Tony Stark si mette al lavoro per perfezionare l’armatura, trasformandola in una macchina straordinariamente avanzata e dotata di armi hi-tech. Mentre cerca di dare un nuovo scopo alla sua vita, scopre che il suo socio di lunga data, Obadiah Stane (Jeff Bridges), ha cospirato contro di lui, vendendo segretamente armi ai terroristi e progettando di eliminare Tony per prendere il controllo dell'azienda.
Lo scontro tra Tony e Stane culmina in una battaglia tra due armature: la sofisticata Mark III di Stark contro la massiccia Iron Monger di Stane. Stark riesce a sconfiggerlo, ma solo dopo una lotta disperata che dimostra quanto la tecnologia, per quanto straordinaria, sia nulla senza un cuore e una mente responsabili.
Il film si chiude con una delle scene più memorabili e originali del cinema di supereroi: invece di nascondere la sua identità come fanno quasi tutti i supereroi, Tony Stark annuncia con sicurezza alla stampa: "Io sono Iron Man". Questa semplice frase ha ridefinito le regole del genere e ha gettato le basi per l’universo condiviso della Marvel.
"È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere tutte e due?"
Il monologo si apre con una domanda retorica che definisce perfettamente il Tony Stark dell'inizio del film. La frase evoca Machiavelli, ma in uno stile provocatorio e scherzoso che è tipico del personaggio. Tony non si limita a scegliere tra le due opzioni, ma le pretende entrambe, dimostrando la sua visione arrogante della vita e del potere. Questa frase iniziale è fondamentale perché posiziona Stark come una figura che vive senza complessi morali: l’importante è dominare, sia attraverso il rispetto che attraverso la paura. È una dichiarazione di ego smisurato, ma anche di un’efficacia pragmatica che caratterizza il mondo in cui opera.
"Vi presento umilmente la punta di diamante della Freedom line delle Stark Industries…"
L'uso dell'avverbio “umilmente” è chiaramente ironico, e sottolinea il senso di superiorità di Tony. La scelta di chiamare la linea di armi "Freedom line" (Linea della Libertà) è un esempio sottile della propaganda bellica. È un termine che maschera la realtà brutale di armi create per distruggere, presentandole invece come strumenti di giustizia e pace. Qui emerge l'abilità di Stark come venditore e il suo totale distacco dalle conseguenze etiche del suo lavoro.
"Dicono che la migliore arma sia quella che non si deve usare mai. Con rispetto io non concordo." Questa frase segna il punto centrale del monologo, in cui Tony rifiuta l'idea convenzionale della deterrenza come virtù. La sua filosofia è più aggressiva: le armi non devono esistere per dissuadere, ma per essere usate in modo decisivo e definitivo. In questa affermazione, si riflette la mentalità "da guerra fredda" che probabilmente ha ereditato dal padre Howard Stark, un industriale della Seconda Guerra Mondiale. La frase è tanto rivelatrice quanto inquietante, poiché mostra quanto Stark, in questo punto della storia, sia cieco di fronte alla complessità morale della guerra e al costo umano delle sue creazioni.
"Io preferisco l'arma che si deve usare solo una volta: così la pensava mio padre, così fa l'America e finora ha funzionato piuttosto bene."
Qui Stark si pone come portavoce di una visione geopolitica ben precisa. L’idea di un'arma da usare “solo una volta” allude al potere assoluto, qualcosa di definitivo, come la bomba atomica. Il riferimento al padre serve a legittimare la sua visione, collegandola a una tradizione storica di supremazia tecnologica americana. C’è però un’ironia implicita: mentre Stark esalta questa filosofia, il film mostra come queste idee siano destinate a essere messe in crisi proprio dall’esperienza personale che lui vivrà a breve.
"Trovate una scusa per sguinzagliare uno di questi missili e vi posso garantire di persona che i cattivi non vorranno più uscire dai loro covi."
Questa battuta finale enfatizza il cinismo di Tony. L'idea è semplice: il missile è la soluzione definitiva a ogni problema, senza spazio per discussioni o compromessi. La frase "trovate una scusa" sottolinea quanto Tony, in quel momento, sia disinteressato ai motivi reali che giustificano la guerra: ciò che conta è il profitto e il successo tecnologico. La presentazione del missile "Jericho" culmina in una dimostrazione spettacolare, enfatizzando ulteriormente l’idea che per Tony la guerra è un teatro in cui esibire la propria grandezza.
Questo monologo non è solo un’introduzione al personaggio di Tony Stark, ma anche una rappresentazione del mondo in cui vive e del sistema di valori che lo guida. Tony è il simbolo di un'epoca in cui la tecnologia e il potere militare sembrano inscalfibili, e dove l’arroganza personale si intreccia con quella politica. Ciò che rende questo monologo così efficace è il suo valore profetico: l’intero film sarà una decostruzione di queste convinzioni. Tony Stark, dopo aver subito in prima persona le conseguenze delle sue creazioni, si renderà conto dell’errore insito nella sua filosofia iniziale.
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