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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di M in La leggenda degli uomini straordinari è un momento rivelatore, in cui il villain espone il suo piano con una freddezza e un cinismo disarmanti. Attraverso questo discorso, M svela alla squadra e agli spettatori la sua vera natura di manipolatore e stratega, pronto a sacrificare chiunque per il suo obiettivo finale. Ogni membro della squadra, riunito per una missione apparentemente nobile, scopre di essere una pedina in un gioco oscuro, orchestrato con astuzia per alimentare i piani di conquista e distruzione di M.
MINUTAGGIO: 1:07:00-1:09:02
RUOLO: Moriarty
ATTORE: Richard Roxburgh
DOVE: Disney+
INGLESE
Gentlemen, if you're hearing this... ...then every step leading up to it has gone as planned. Everything so far has been misdirection. Sanderson Reed, the assassins in Kenya... your recruitment and mission, the secret conference, a myth. Even the League itself. There is no League. There never was. It was a ruse to get me closer to my goals. He likes the sound of his own voice. You see, I want you, each of you, even tired old Ouatermain. He'll capture Hyde where all others have failed. The question is why. Why all this mask and mystery? Because in the war to come, I intend to wield the greatest weapon of all: The power of the League itself. To that end, I set my wolf among you sheep... .who'll gain your trust, quietly lead you astray. And all the while, I'll collect you, the parts of you I need. Nemo's science. Magnesium phosphorus. Skinner's skin sample. Jekyll's potion. And Mina's blood. He's stolen us, and we let him. If you fail to save venice, then I get my war. And if you succeed... well, it's a small price to pay for Gray to go about his task. War will come, sooner or later... as inevitable as summer into autumn. Now, some of you, perhaps Ouatermain if he isn't dead... will pause to ask why I'm letting you know all this. What fool reveals his stratagem before the game is over? It is over, for you… because my voice isn't the only sound being made. While I've rambled on, a secondary layer of inaudible sound... higher than humans can hear, audible to dogs and lower animals... has been heard by crystal sensors dotted about your vessel. Sensors attached to bombs. "Bomb " voyage.
ITALIANO
Miei signori, se stato ascoltando vuol dire che ogni passo è andato nella giusta direzione. Tutto finora è servito a fuorviarvi. Sanderson Reed, i sicari in Kenya, il reclutamento, la missione, la conferenza segreta… una favola. E la squadra, per finire. Non c’è nessuna squadra, non c’è mai stata. Era un’astuzia per raggiungere prima i miei scopi. Io voglio tutti voi, uno per uno, anche il vecchio Quatermain. Perché non fallirà come gli altri nel catturare Hyde. Vi chiederete perché tante maschere, tanti misteri… Perché nella guerra che verrà, intendo usare l’arma più grande di tutte: il potere della squadra stessa. A tale scopo, io manderà tra voi pecore il mio lupo, che guadagnerà la vostra fiducia e vi condurrà fuori strada. Se fallirete a Venezia, avrà inizio la guerra. Se avrete successo… Beh, poco male, perché Gray avrà fatto quello che deve fare. La guerra scoppierà prima o poi, è certo come la morte. QUalcuno di voi, di certo Quatermain, se no è morto, starà pensando perché vi svelo tutto questo. Quale sciocco scopre le sue carte prima che il gioco sia finito. E’ finito, infatti… per voi. Perché la mia voce non è l’unico suono che viene riprodotto. Mentre io sto parlando viene trasmesso un substrato di suoni impercettibili all’orecchio umano. Udibili solo dai cani e dagli esseri inferiori. Suoni che vengono captati da sensori di cristallo, sparsi su tutta la nave. Sensori collegati a bombe. Bomb-Voyaje.
"La leggenda degli uomini straordinari" (The League of Extraordinary Gentlemen) è un film del 2003 diretto da Stephen Norrington e basato sull'omonimo fumetto di Alan Moore e Kevin O'Neill. Ambientato nel 1899, alle soglie del nuovo secolo, il film costruisce una narrativa alternativa dove alcuni dei personaggi più iconici della letteratura vittoriana sono riuniti per una missione al limite dell’impossibile. La premessa è intrigante: cosa succederebbe se eroi, o meglio, anti-eroi della narrativa classica, formassero un team in stile “supereroi”, con le tensioni e le dinamiche di un'epoca molto diversa da quella dei moderni Avengers o Justice League?
Il film si apre con un misterioso criminale noto come Il Fantom che minaccia la stabilità mondiale con una serie di attacchi alle principali capitali d’Europa. L'obiettivo del Fantom è spingere le nazioni in guerra, profittando delle tensioni internazionali per trarre vantaggi economici dalla vendita di armi. Per fermare questa minaccia, il governo britannico riunisce una squadra d'élite, ciascun membro dotato di capacità straordinarie, guidata da Allan Quatermain (Sean Connery).
Quatermain è un cacciatore di fama mondiale, ma anche un uomo dal passato burrascoso e da una profonda disillusione nei confronti del mondo moderno. Al suo fianco si uniscono personaggi dal fascino dark, ciascuno tratto dalla letteratura classica: Mina Harker, la vedova di Dracula, che porta con sé la maledizione del vampirismo; Capitan Nemo, dall'iconico romanzo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari, con il suo sottomarino Nautilus e una profonda conoscenza della tecnologia; Dorian Gray, l'anti-eroe dal romanzo di Oscar Wilde, con il suo ritratto che gli permette di non invecchiare mai; Rodney Skinner, ovvero l'uomo invisibile, una versione re-immaginata del personaggio di H.G. Wells; e infine Tom Sawyer, un giovane e intraprendente agente dei servizi segreti americani.
La squadra viene inviata a Venezia, città scelta dal Fantom come obiettivo per uno dei suoi piani di distruzione, progettato per far crollare la città attraverso un’esplosione devastante. Qui, però, i personaggi scoprono che qualcuno li sta tradendo dall'interno. L’intreccio si complica ulteriormente, portando la squadra a dividersi e a mettere alla prova le proprie alleanze. Durante lo scontro finale, le ambizioni del Fantom vengono svelate: lui non è altro che M, la stessa figura misteriosa che li ha riuniti, e il suo vero intento è quello di replicare i poteri degli uomini straordinari per costruire un esercito di supersoldati e dominare il mondo.
Il film gioca su un’estetica steampunk, con armi e macchine futuristiche (per l’epoca) mescolate a un contesto vittoriano. La tensione tra le ambizioni di progresso e la moralità dei singoli personaggi permea tutto il racconto, dando vita a un sottotesto filosofico su cosa significhi essere straordinari in un mondo ordinario.
Questo monologo di M è una rivelazione drammatica, una svolta cruciale nella trama de La leggenda degli uomini straordinari. Con queste parole, M (alias Il Fantom) smonta ogni illusione della squadra e dei suoi spettatori, trasformando ciò che sembrava una missione per il bene in un gioco orchestrato per i suoi scopi personali. È un discorso denso di sarcasmo e disprezzo, con una freddezza calcolata che rivela la natura manipolativa del personaggio.
“Miei signori, se state ascoltando vuol dire che ogni passo è andato nella giusta direzione. Tutto finora è servito a fuorviarvi.” Qui M sottolinea come ogni evento, ogni scelta e ogni missione siano stati dei tasselli pianificati per sviare la squadra. L’abilità manipolativa di M è evidente: ogni passo apparentemente guidato da un intento eroico era in realtà mirato a soddisfare i suoi obiettivi. Questo rende M non solo un villain, ma anche un maestro della strategia, capace di usare gli altri come pedine inconsapevoli su una scacchiera che lui stesso ha creato.
“Non c’è nessuna squadra, non c’è mai stata. Era un’astuzia per raggiungere prima i miei scopi.” Con questa frase, M svela la sua visione della squadra come mero strumento. Non esiste per lui alcun senso di unità, né di valore nei singoli membri, ognuno ridotto a un mezzo per un fine. Qui emerge la visione cinica e utilitaristica del personaggio, che tratta persino un veterano come Quatermain con disprezzo. Non è il valore individuale che conta per M, ma la loro utilità come arma combinata.
“Perché nella guerra che verrà, intendo usare l’arma più grande di tutte: il potere della squadra stessa.” Questa è una dichiarazione di strategia. M vuole usare la forza e le abilità uniche di ogni membro della squadra per alimentare un’arma collettiva: non una bomba fisica, ma il potenziale distruttivo di una squadra riunita, manipolata e poi usata come modello per creare un esercito di supersoldati. Questa concezione della squadra come arma mette in luce il pensiero di M, che considera ogni persona sacrificabile nel quadro più grande della sua visione.
“Gray avrà fatto quello che deve fare.” M ha anche infiltrato un traditore, Dorian Gray, tra le loro fila. Questo aggiunge un livello di beffa alla rivelazione: Gray era uno di loro, uno di quelli che avrebbero dovuto lottare per il bene, e invece stava aiutando M. Questo espediente drammatico serve a intensificare il senso di tradimento e smarrimento che i membri della squadra provano.
“Perché la mia voce non è l’unico suono che viene riprodotto… Udibili solo dai cani e dagli esseri inferiori.” Con questa conclusione, M svela l’ultima parte del suo piano: un attacco mortale sotto forma di un suono impercettibile per gli esseri umani, ma captato da sensori collegati a esplosivi. Qui dimostra un livello di raffinatezza e di calcolo che lascia la squadra, e anche gli spettatori, senza parole. È un villain che manipola gli eventi e lo fa con un’arroganza che arriva al punto di rivelare tutto alla squadra in uno sfoggio di superiorità.
Con il suo monologo, M smonta l’eroismo e la fiducia della squadra, trasformandoli in armi contro se stessi. La sua capacità di usare gli altri come strumenti del proprio piano lascia un segno profondo, ricordando che, in un mondo di poteri straordinari, la vera forza risiede nella mente di chi sa manipolare gli altri. "Bomb-Voyage", il sarcastico saluto finale di M, racchiude tutta la sua superiorità e la sua spietata intelligenza, lasciando la squadra e gli spettatori con un amaro senso di impotenza di fronte a un nemico che non si accontenta di vincere, ma gode nel distruggere ogni parvenza di unità e di fiducia.
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