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~ LA REDAZIONE DI RC
Questo monologo rappresenta il punto culminante del conflitto interiore di Riggan Thomson in Birdman (2014). È un dialogo tra lui e la voce nella sua testa, Birdman, il personaggio che lo ha reso celebre e che continua a tormentarlo. Qui, la sua psiche è completamente invasa dall’alter ego che incarna il successo hollywoodiano, la spettacolarizzazione e il bisogno ossessivo di riconoscimento. Il monologo è un vero e proprio manifesto del cinema commerciale che Riggan ha cercato di abbandonare, ma che continua a sedurlo, promettendogli il ritorno alla gloria.
MINUTAGGIO:
RUOLO: Birdman
ATTORE: Michael Keaton
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
It's a beautiful day. Forget about the Times... everyone else has. Come on. Stand up! So you're not a great actor. Who cares? You're much more than that. You tower over these other theater douchebags. You're a movie star, man! You're a global force! Don't you get it? You spent your life building a bank account and a reputation... and you blew 'em both. Good for you. Fuck it. We'll make a comeback. They're waiting for something huge. Well, give it to them. Shave off that pathetic goatee. Get some surgery! Sixty's the new thirty, motherfucker. You're the original. You paved the way for these other clowns. Give the people what they want... old-fashioned apocalyptic porn. A billion worldwide, guaranteed. You are larger than life, man. You save people from their boring, miserable lives. You make them jump, laugh, shit their pants. All you have to do is… That's what I'm talking about. Bones rattling! Big, loud, fast! Look at these people, at their eyes... they're sparkling. They love this shit. They love blood. They love action. Not this talky, depressing, philosophical bullshit. Yes. And the next time you screech... it'll explode into millions of eardrums. You'll glimmer on thousands of screens around the globe. Another blockbuster. You are a god. See? There you go, you motherfucker. Gravity doesn't even apply to you. Wait till you see the faces of those who thought we were finished. Listen to me. Let's go back one more time and show them what we're capable of. We have to end it on our own terms... with a grand gesture. Flames. Sacrifice. Icarus. You can do it. You hear me? You are... Birdman!
ITALIANO
Dio... Hai un aspetto di merda, fratello. Ti viene sempre quela faccia da mongoloide dopo una sbornia, vero? Sù, andiamo, dai, alzati. È una bellissima giornata. Dimenticati del Times... Ormai non lo legge più nessuno. Forza, alzati. E così non sei un grande attore? E chissenefrega. Sei molto più di quello. Sei un gigante in paragone a questi stronzetti sfigati. Tu sei una star! Sei una forza globale. Non lo capisci? Hai passato una vita a creare il conto in banca e la reputazione, e ora gli hai bruciati entrambi. Va bene comunque. Fanculo. Torneremo sulla scena. Stanno aspettando qualcosa di spaventoso, e noi glielo daremo. Raditi quel patetico pizzetto, vai da un chirurgo estetico. I Sessanta sono i nuovi Trenta, figlio di puttana. Tu sei l'originale, amico. Hai preparato tu il terreno per questi buffoni. Dai al pubblico quello che vuole: un nuovo-vecchio supereroe con un po' di porno, "Birdman - Il Volo della Fenice". Quei malati di videogames se ne verranno nei pantaloni, un miliardo di incasso garantito. Tu sei il meglio della vita, Riggan. Salvi la gente dal suo squallore quotidiano. La fai saltare, ridere, farsela nei pantaloni. Tutto quello che devi fare è... Ecco di cosa sto parlando. Mascelle che scricchiolano. Maestoso, rumoroso, veloce. Guarda queste persone, guarda i loro occhi scintillano di piacere, amano questa merda, amano il sangue, amano l'azione, non quelle stronzate deprimenti, filosofiche e pallose. Si... E la prossima volte che emetterai il tuo grido... Esploderai in un milione di timpani. La tua immagine brillerà su migliaia di schermi per tutto il globo. Un altro blockbuster. Sei un Dio. Ecco, vedi, ecco fatto, figlio di puttana. La gravità è un problema che non ti riguarda. Aspetta di vedere che faccia faranno quelli che ci credevano finiti. Ascoltami, torniamo lì un'ultima volta per fargli vedere di cosa siamo capaci. Dobbiamo concludere lo spettacolo a modo nostro: con un gran finale. Fiamme, sacrificio, icaro... Ce la puoi fare. Mi ascolti? Tu sei..."Birdman". Musica.
Birdman or (The Unexpected Virtue of Ignorance)" (2014), diretto da Alejandro González Iñárritu, è un film che si muove tra realtà e illusione, teatro e cinema, successo e fallimento. La storia segue Riggan Thomson (Michael Keaton), un attore che cerca di rilanciare la propria carriera dopo essere diventato famoso per aver interpretato un supereroe, Birdman, in un franchise hollywoodiano.
Il film si apre con Riggan nel suo camerino, a pochi giorni dalla prima della pièce teatrale che sta dirigendo, adattando un racconto di Raymond Carver. Lo vediamo in meditazione, mentre una voce fuori campo – quella di Birdman – lo tormenta, alimentando i suoi dubbi e il suo ego. Fin dalle prime scene si intuisce che Riggan è ossessionato dal passato e vive in un costante conflitto tra la necessità di essere riconosciuto come un vero artista e il timore di essere ricordato solo per il ruolo di Birdman.
Il teatro St. James, a Broadway, diventa il campo di battaglia di questa lotta interiore. Riggan investe tutto nella sua pièce, sia economicamente che emotivamente, ma deve affrontare una serie di ostacoli: il sostituto di uno degli attori si infortuna, costringendolo a chiamare in emergenza Mike Shiner (Edward Norton), un attore talentuoso ma egocentrico e imprevedibile. Mike, fin dall’inizio, mette in discussione la visione di Riggan, spingendo lo spettacolo in direzioni inaspettate e accrescendo la tensione dietro le quinte.
Parallelamente, Riggan deve fare i conti con i rapporti personali irrisolti: la figlia Sam (Emma Stone), ex tossicodipendente, lavora come sua assistente e non nasconde il suo disprezzo per le ambizioni paterne; la sua ex moglie (Amy Ryan) appare di tanto in tanto, rivelando le crepe della loro passata relazione; la sua compagna di scena e amante (Andrea Riseborough) è in bilico tra il desiderio di costruire qualcosa con lui e il sospetto che Riggan non sia realmente in grado di impegnarsi.
Le prove dello spettacolo sono un disastro: Riggan fatica a mantenere il controllo, Mike cerca di sabotarlo e la critica teatrale più influente di New York, Tabitha Dickinson (Lindsay Duncan), lo ha già condannato a prescindere, considerandolo un attore hollywoodiano senza talento. Nel frattempo, la voce di Birdman diventa sempre più insistente, alimentando la sua paranoia e suggerendogli di tornare al cinema commerciale, dove era una star.
Riggan comincia a credere di avere poteri sovrannaturali: lo vediamo levitare, spostare oggetti con la mente e, in una scena emblematica, volare sopra le strade di New York. Il film però lascia sempre il dubbio: sono reali o sono allucinazioni?
La sera della prima, in preda a una crisi, Riggan prende una decisione drastica: invece di usare una pistola di scena, spara un colpo vero, ferendosi al naso. Il pubblico è scioccato, ma la critica lo acclama, considerandolo un atto di genio artistico. Riggan si risveglia in ospedale, finalmente celebrato come un attore "vero". Ma… Sam entra nella stanza e scopre che Riggan è scomparso dalla finestra, guardando poi in alto con un sorriso enigmatico. È volato via? È solo una metafora della sua libertà artistica? Il film non offre risposte definitive.
"Birdman" è un film che gioca con il confine tra realtà e finzione, interrogandosi sul valore dell’arte e sulla necessità di riconoscimento. La scelta del piano sequenza simulato, che fa sembrare il film un’unica ripresa ininterrotta, rafforza il senso di claustrofobia e di pressione costante sul protagonista. Riggan cerca disperatamente di essere preso sul serio, ma forse è proprio nel momento in cui smette di provarci – accettando il suo destino – che trova la sua vera realizzazione.
La voce di Birdman è aggressiva, arrogante, sicura di sé. È il lato di Riggan che non ha dubbi, che non si interroga sull’arte o sulla sua validità come attore, ma che si nutre dell’adorazione del pubblico e del successo economico.
Il monologo è costruito come una progressione crescente di esaltazione, con Birdman che dapprima sminuisce i critici ("Dimenticati del Times... ormai non lo legge più nessuno") e poi esalta Riggan come una leggenda vivente. L’idea di essere “più di un attore” e “una forza globale” è il cuore del discorso: il cinema mainstream non ha bisogno di profondità o introspezione, ma solo di spettacolo puro.
La retorica di Birdman è costruita su un’idea molto chiara: il pubblico non vuole pensare, vuole essere intrattenuto. Da qui la critica implicita ai blockbuster moderni: "Quei malati di videogames se ne verranno nei pantaloni, un miliardo di incasso garantito". Il tono è volutamente esagerato, quasi grottesco, come se il film stesso stesse parodiando il modo in cui Hollywood costruisce il proprio mito.
C’è anche un chiaro riferimento all’ossessione per la giovinezza e l’apparenza ("I Sessanta sono i nuovi Trenta, figlio di puttana") e un richiamo al ruolo che Riggan ha avuto nell’industria: "Hai preparato tu il terreno per questi buffoni". Birdman vuole farlo sentire insostituibile, convincendolo che il suo posto non è tra gli attori teatrali che cercano il riconoscimento della critica, ma tra le grandi star che dominano il box office.
Il monologo culmina con un’esaltazione totale: "Sei un Dio." Qui il film spinge al massimo l’illusione di onnipotenza di Riggan, con il tema della levitazione e del superamento della gravità. La metafora è evidente: Birdman sta cercando di portarlo verso l’apice della fama, ma allo stesso tempo lo sta spingendo verso il baratro.
L’ultima parte del discorso è forse la più inquietante: "Torniamo lì un'ultima volta per fargli vedere di cosa siamo capaci. Dobbiamo concludere lo spettacolo a modo nostro: con un gran finale. Fiamme, sacrificio, Icaro...". Il riferimento a Icaro è cruciale: come il personaggio mitologico che volò troppo vicino al sole e cadde, Riggan è sul punto di sacrificarsi per il proprio mito. Il "gran finale" a cui Birdman allude è ambiguo: si riferisce alla pièce teatrale, a un ritorno al cinema o a un suicidio spettacolare?
Questo monologo è il punto di massimo contrasto tra le due anime di Riggan: da un lato il desiderio di essere un vero artista, dall’altro il richiamo irresistibile della fama e del potere mediatico. Birdman rappresenta l'industria cinematografica che trasforma le persone in icone, ma le divora quando smettono di essere redditizie.
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