Monologo Maschile - \"Ralph spaccatutto\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Interpretare il monologo di Ralph in Ralph Spaccatutto significa dare vita a un personaggio che va oltre il ruolo di “cattivo” in un videogioco. Ralph è un antieroe con una profonda vulnerabilità, intrappolato in un ruolo da cui vorrebbe liberarsi per essere accettato e apprezzato. Questo monologo è la chiave per far emergere il conflitto interiore di Ralph: una lotta tra la rassegnazione e il desiderio di appartenere a qualcosa di più significativo. Attraverso le sue parole, Ralph rivela il peso di trent’anni vissuti come emarginato, il bisogno di essere visto e riconosciuto nonostante i pregiudizi degli altri.

ESSERE CATTIVO

MINUTAGGIO: 00:41-4:28
RUOLO: Ralph

ATTORE: John C. Reilly
DOVE: Disney+



INGLESE


Let's see. I'm nine feet tall. I weigh 643 pounds, got a bit of a temper on me. Hey, you moved my stump! My passion level's very near the surface, I guess, not gonna lie. Anyhoo, what else, uh... I'm a wrecker. I wreck thing. Professionally. I'm gonna wreck it! I'm very good at what I do. Probably the best I know. The thing is, fixing is the name of the game. Literally, Fix-it Felix, Jr. Fix-It, Felix! I can fix it! So, yeah, naturally, The guy with the name Fix-It Felix is the good guy. He's nice enough as good guys go. Definitely fixes stuff really well. But, if you've got a magic hammer from your father, how hard can it be? If he was a regular contractor carpenter guy, I guarantee you, you would not be able to fix the damage that I do as quickly. And when Felix does a good job, he gets a medal. But are there medals for wrecking stuff really well? To that I say, "ha!" And, no, there aren't. Thirty years I've been doing this. And I've seen a lot of other games come and go. How sad. Think about those guys at Asteroids?. Boom! Gone. Centipede? Who knows where that guy is, you know? Look, a steady arcade gig is nothing to sneeze at. I'm very lucky. It's just, I gotta say, It becomes kinda hard to love your job... when no one else seems to like you for doing it. All clear! The arcade is closed! Shoryuken! Whoo! What a day! So, you want to head to Tapper's, Ken? If you're buying, buddy. Quitting time! I don't know. Maybe I wouldn't be feeling this way. If things were different after work. But it is what it is. Felix and the Nicelanders go hang out in their homes, which he's just fixed. And everyone, you know, they go to their homes, I go to mine, which happens to be a dump. And when I say "a dump". I don't mean like a shabby place. I mean an actual dump, where the garbage goes, and a bunch of bricks and smashed building parts. That's what I call home. I guess I can't bellyache too much. I got my bricks, I got my stump. It looks uncomfortable. It's actually fine. I'm good. But if I'm really honest with myself... I see Felix up there getting patted on the back, People are giving him pie and thanking him. And so happy to see him all the time. Sometimes I think... Man, it sure must be nice being the good guy.



ITALIANO


Mi chiamo Ralph, e... sono il cattivo. Ah, vediamo... sono alto tre metri. Peso 291 kili, comprese le scarpe… ho un caratteraccio. Diciamo pure che sono fumantino. Diciamocelo. E poi che altro… Ah… Sono uno spaccatutto. Spacco le cose, di professione. E come spacco io non spacca nessuno, sono il più grande spaccatore del mondo. Il problema è che lo scopo del gioco è aggiustare, non spaccare. Infatti si chiama: “Felix, aggiusta tutto Felix”. Perciò, il protagonsita del gioco, quello buono, è Felix. Non è male per essere un buono. Di certo le cose le aggiusta bene, ma… Ah, se tuo padre ti ha lasciato in eredità un martello magico, mica serve un genio. Se fosse un carpentiere qualunque, oppure un muratore, vi garantisco che a riparare tutto non gli basterebbero tre vite. Quando Felix aggiusta tutto vince una medaglia, ma… danno la medaglia a chi spacca le cose a regola d’arte? Sapete qual’è la risposta? E’... no, non la danno. Sono 30 anni che spacco, e ho visto tanti altri giochi arrivare al successo e sparire. E’ triste. Penso a tutti i ragazzacci di Asteroids… bum, spariti. Centipede? Che fine avrà fatto. Boh… Ehi, un posto fisso in sala giochi non è roba da poco, sono molto fortunato. Solo che… ammetterlo è difficile. Come si può amare il proprio lavoro se è il motivo per il quale nessuno ti ama? Non lo so… magari se dopo il lavoro av essi degli amici, forse non ci starei così male. Ma… è la vita. Felix e i Belpostiani tornano nelle case che lui gli ha appena aggiustato… e… insomma… loro vanno casa e anch’io. Ma, si da il caso che la mia sia una discarica. E quando dico discarica non è tanto per dire. E’ proprio una discarica. Piena di immondizia, macerie, montagne di calcinacci… ecco. Questa è casa mia. Forse non dovrei lamentarmi tanto. Ho i miei mattoni, ho il mio ceppo… sembra scomoda, ma alla fine mi sistemo, ci sto benone. Ma… a dirla proprio tutta, quando vedo Felix lassù, che riceve pacche sulle spalle, gli amici che gli regalano le torte, lo ringraziano, e sono sempre felici di vederlo, a volte penso… però… deve essere bello essere un buono.

RALPH SPACCATUTTO

"Ralph Spaccatutto" (titolo originale Wreck-It Ralph) è un film d'animazione del 2012 prodotto da Walt Disney Animation Studios e diretto da Rich Moore. È una pellicola che esplora un mondo affascinante e nostalgico per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con i videogiochi arcade degli anni '80 e '90, unendo questa estetica con una narrazione avventurosa e sorprendentemente profonda.


Il film racconta la storia di Ralph, l'antieroe di un gioco arcade chiamato Fix-It Felix Jr., in cui il suo ruolo consiste nel distruggere un edificio che il protagonista, Felix, deve poi riparare. Ralph è il "cattivo" del gioco e, per trent'anni, ha accettato questo ruolo senza troppe domande. Ogni sera, però, dopo la chiusura della sala giochi, torna a una vita di solitudine e frustrazione, guardando gli altri personaggi del gioco festeggiare senza di lui.


Ralph è stanco di essere escluso e giudicato per il suo ruolo, quindi decide di cambiare la sua situazione. Determinato a ottenere una medaglia – simbolo di riconoscimento e accettazione tra gli altri "eroi" – Ralph abbandona il suo gioco e si sposta in altri videogiochi alla ricerca di questa gloria tanto ambita. Attraverso un viaggio pericoloso e movimentato, arriva nel mondo di Hero's Duty, uno sparatutto moderno e adrenalinico, dove riesce a ottenere la sua medaglia. Tuttavia, l’esperienza si rivela più complicata del previsto, e Ralph si ritrova catapultato in un altro gioco, Sugar Rush, un colorato e zuccheroso mondo di corse automobilistiche.


In Sugar Rush, Ralph incontra Vanellope von Schweetz, una ragazza vivace e "glitch" (ovvero un'anomalia digitale), con cui instaura un legame profondo. Anche Vanellope è un’emarginata, esclusa dal suo mondo per via del difetto tecnico che la caratterizza. Tra i due si sviluppa un’alleanza e un’amicizia che li porterà a confrontarsi con i propri limiti e paure, ma anche a scoprire nuove prospettive su sé stessi.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo di Ralph è centrale per comprendere il personaggio e il suo conflitto interiore. In queste parole, Ralph si racconta senza filtri, rivelando un desiderio profondo di appartenenza e accettazione, ma anche un’amarezza palpabile verso il ruolo che gli è stato imposto nel mondo del suo gioco. Ralph è stanco di essere etichettato come "il cattivo" e, attraverso questo sfogo, scopriamo un personaggio complesso, umano e vulnerabile, che non si riconosce più in ciò che gli altri pensano di lui.


Ralph inizia con una descrizione autoironica di sé: è massiccio, ha un “caratteraccio,” e si definisce “spaccatutto.” Questa parte iniziale sembra quasi un'esagerazione di stereotipi: il “cattivo” che fa il cattivo mestiere. E’ proprio questa caricatura che fa emergere la sua frustrazione: Ralph è intrappolato nel ruolo, consapevole che il suo compito di "spaccare" è visto solo in negativo. L’insoddisfazione per il proprio lavoro, per il modo in cui gli altri lo percepiscono, riflette un malessere esistenziale più profondo. Ralph non vuole necessariamente essere "buono," ma vuole essere visto come qualcosa di più della semplice distruzione.


La figura di Felix è essenziale nella riflessione di Ralph. Felix è il "buono," colui che aggiusta tutto e riceve apprezzamenti e premi. Ralph sottolinea con sarcasmo che Felix è facilitato dal suo “martello magico,” e si domanda come farebbe senza quel potere. Non è semplice invidia: Ralph sa di essere bravo in ciò che fa, ma è come se non bastasse mai perché il sistema del gioco premia l’aggiustare, non il rompere. L’implicazione qui è che Ralph si sente svalutato a prescindere dal proprio talento. Nonostante il suo ruolo sia cruciale nel gioco, è invisibile o giudicato negativamente dagli altri.


Quando Ralph riflette sulla sua vita fuori dal lavoro, emergono in modo intenso i temi della solitudine e della marginalizzazione. Gli altri personaggi tornano alle loro case, mentre Ralph ritorna alla discarica. Questa immagine della "discarica" è potente: la sporcizia e i detriti sono un simbolo della sua esclusione. Ralph non ha una vera casa, un luogo di appartenenza. Ralph si accontenta della sua discarica, dice di “sistemarsi” e di stare “benone,” ma le sue parole rivelano la rassegnazione di chi cerca di convincersi che tutto vada bene, quando in realtà desidera qualcosa di più.


Alla fine del monologo, Ralph guarda Felix con invidia, osservando come il protagonista del gioco venga elogiato, celebrato, circondato da amici. È un’immagine che rappresenta ciò che Ralph desidera più di tutto: il riconoscimento, l'affetto, la possibilità di essere considerato parte di qualcosa. La frase “deve essere bello essere un buono” non è tanto il desiderio di cambiare natura, quanto il desiderio di una vita che non sia fatta solo di rifiuti e solitudine.


In poche frasi, Ralph rivela un viaggio di consapevolezza che è sia triste che liberatorio. Nonostante la frustrazione e la solitudine, c’è una speranza implicita: Ralph non sta solo lamentandosi, sta facendo un primo passo per capire cosa davvero vuole dalla vita. Questo monologo rappresenta un momento di svolta per il personaggio, che lo spinge a cercare risposte e a trovare un senso di appartenenza.

CONCLUSIONE

Alla fine, l'interpretazione di questo monologo dovrebbe mostrare un personaggio che si lascia scoprire a strati, alternando momenti di ironia e malinconia. Ralph non cerca semplicemente di cambiare il suo destino, ma di ottenere una connessione autentica con il mondo che lo circonda. Questo momento intimo e toccante permette al pubblico di vedere Ralph per quello che è: una figura imperfetta e struggente che non è solo “un cattivo,” ma un individuo in cerca di affetto e riconoscimento.

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