Monologo maschile - Robert De Niro in \"Zero Day\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Il monologo di George Mullen (Robert De Niro) è un discorso ufficiale pronunciato davanti alla nazione dopo un devastante attacco informatico. Il suo tono è solenne e calibrato, con l’intento di trasmettere sicurezza e determinazione in un momento di crisi. Con questa dichiarazione, Mullen accetta il ruolo di leader della Commissione Zero Day, istituita per individuare i responsabili e garantire giustizia. Tra le righe del suo discorso emergono elementi che suggeriscono una situazione più complessa: il riferimento ai poteri senza precedenti conferitigli e l’accenno personale a un vecchio amico rivelano il peso emotivo e politico di questa decisione.

La Commissione Zero Day

STAGIONE 1 EP 1
MINUTAGGIO:
39:00-41:00

RUOLO: George Mullen
ATTORE:
Robert De Niro
DOVE:
Netflix


INGLESE


Hello, everyone. This morning, thousands of our fellow citizens are still laying their loved ones to rest, victims of a vicious and cowardly attack. An as*ault on not only our lives and property, but our very sense of security, our very sense of who we are. And late last night, the United States Congress voted overwhelmingly with bipartisan support, and President Mitchell signed a law authorizing the creation of the so-called Zero Day Commission. It is with great humility and a ferocious sense of purpose that I have accepted President Mitchell's request to lead the commission. I do not render judgment on the extent of the powers I have been granted. They are unprecedented, as is this danger. But I do offer you my solemn vow. We will only employ them insofar as they are absolutely necessary. I had an old friend. He's no longer with us. His name was John Flanagan. I'm sure some of you are tired of hearing about him again, but John was a dear friend, and he taught me a lot of things. Among them is that we don't get to decide when our time is up. I thought my life in public service was over, my legacy written, if you will. But now that I've been appointed to head this commission, I will do everything I can to find out who did this. And I promise you, I promise you, we will make them pay. Thank you.



ITALIANO


Salve a tutti. Questa mattina migliaia di nostri connazionali stanno ancora seppellendo i loro cari. Vittime di un vile e feroce attacco. Un assalto non solo a vite e proprietà, ma al nostro senso di sicurezza. Al nostro senso di identità. In tarda serata, ieri, il Congresso degli Stati uniti ha votato quasi all’unanimità con sostegno bipartisan, e la presidente Mitchell ha firmato una legge che autorizza la creazione della cosiddetta commissione Zero Day. E’ con grande umiltà e con forte determinazione che ho accettato alla richiesta della presidente di guidare la Commissione. Non mi esprimo sull’entità dei poteri che mi sono stati conferiti. Non hanno precedenti, come questa minaccia. Ma vi faccio un solenne giuramento. Li eserciteremo esclusivamente in casi estremamente necessari. Avevo un vecchio amico. Non è più con noi, si chiamava John Flanagan. Alcuni di voi saranno stufi di sentire parlare ancora di lui, ma era un amico. Mi ha insegnato tanto. Ad esempio che non spetta a noi decidere quando è davvero finita. Credevo di aver già scritto il mio testamento spirituale in politica, ma essendo stato chiamato a questa commissione io seguirò ogni strada per trovare i responsabili. E vi prometto… io vi prometto che li faremo pagare. Grazie.

Zero Day

La miniserie Zero Day, in arrivo su Netflix, si muove tra thriller politico e dramma investigativo, con una trama che tocca tematiche attualissime come la guerra informatica, la disinformazione e i giochi di potere dietro le quinte del governo americano.


Dopo un devastante attacco informatico che ha causato migliaia di vittime e gettato il Paese nel caos, l’ex presidente George Mullen (Robert De Niro) viene incaricato di guidare la Commissione Zero Day, un organismo speciale istituito per individuare i responsabili e scongiurare nuove minacce. Ma più Mullen scava a fondo, più si rende conto che dietro l’attacco si nascondono forze oscure, con interessi che vanno ben oltre il semplice sabotaggio.

Il suo ruolo di leader della Commissione non è privo di ostacoli: la verità sembra sfuggente in un mondo dove la manipolazione delle informazioni è all’ordine del giorno, e alcuni dei personaggi più influenti della politica, della finanza e della tecnologia sembrano avere tutto l’interesse a mantenere la situazione nell’ombra. Mullen si ritrova così a dover affrontare non solo un pericolo esterno, ma anche i fantasmi del suo passato e le conseguenze delle scelte fatte durante la sua presidenza.


La miniserie, con un cast d’eccezione, promette di esplorare il sottile confine tra realtà e cospirazione, ponendo domande inquietanti su quanto sia possibile conoscere davvero la verità in un mondo dominato dalla propaganda e dai giochi di potere.

Analisi Monologo

Il monologo si apre con una frase diretta e incisiva: "Salve a tutti. Questa mattina migliaia di nostri connazionali stanno ancora seppellendo i loro cari."
Mullen parte con un richiamo immediato al lutto nazionale, sottolineando la gravità dell’evento. La scelta delle parole ("vile e feroce attacco") evidenzia l’intento di inquadrare l’evento non solo come una tragedia, ma come un atto deliberato contro l’intero paese. Questo passaggio serve a creare un senso di unità nella popolazione, rafforzando l’idea che la nazione sia sotto attacco e abbia bisogno di una risposta forte.


Segue poi un passaggio chiave: "Un assalto non solo a vite e proprietà, ma al nostro senso di sicurezza. Al nostro senso di identità." Qui Mullen tocca un tema centrale della serie: la paura non riguarda solo la perdita di vite umane, ma anche la destabilizzazione dell’ordine sociale. È una frase studiata per evocare un senso di vulnerabilità collettiva, giustificando implicitamente la creazione di misure straordinarie.


Il discorso prosegue con l’annuncio della Commissione Zero Day: "Non mi esprimo sull’entità dei poteri che mi sono stati conferiti. Non hanno precedenti, come questa minaccia." Questa frase è particolarmente interessante perché, pur non entrando nei dettagli, suggerisce che i poteri della commissione siano eccezionali. Il parallelo tra "poteri senza precedenti" e "minaccia senza precedenti" è una strategia retorica che giustifica implicitamente misure straordinarie. Proprio questa affermazione apre interrogativi: Mullen è davvero in controllo della situazione, o è solo una pedina in un gioco più grande?


Il riferimento a John Flanagan introduce un elemento personale nel discorso: "Avevo un vecchio amico. Non è più con noi, si chiamava John Flanagan. Alcuni di voi saranno stufi di sentire parlare ancora di lui, ma era un amico. Mi ha insegnato tanto. Ad esempio che non spetta a noi decidere quando è davvero finita."


Questo passaggio, apparentemente intimo e sentimentale, ha un duplice effetto: da un lato umanizza Mullen, mostrandolo come un uomo segnato da esperienze passate; dall’altro, lascia intendere che questa nuova sfida sia una sorta di destino inevitabile per lui, quasi una missione personale.

Infine, il monologo si chiude con una promessa che suona più come una minaccia: "Io vi prometto… io vi prometto che li faremo pagare."
La ripetizione enfatizza il suo impegno, ma anche il carico emotivo che porta con sé. Non è solo una dichiarazione di giustizia, ma di vendetta. Questo lascia intendere che la reazione della Commissione potrebbe non limitarsi a una semplice indagine, ma trasformarsi in una caccia ai responsabili, con conseguenze imprevedibili.

Conclusione

Il monologo di Mullen è costruito per trasmettere sicurezza e determinazione, ma lascia spazio a interrogativi più profondi. Se da un lato il suo discorso è quello di un leader che vuole rassicurare la nazione, dall’altro emergono elementi che suggeriscono una realtà più complessa: il potere eccezionale affidatogli, il peso del passato e la promessa di una punizione esemplare creano un’atmosfera carica di tensione. In un contesto dove la verità è difficile da distinguere dalla propaganda, questo discorso potrebbe essere l’inizio di una deriva politica pericolosa.

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