Monologo maschile - Robin Williams in \"L'attimo fuggente\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Questo monologo del professor Keating, interpretato magistralmente da Robin Williams in L'attimo fuggente, rappresenta uno dei momenti chiave del film, se non il suo manifesto ideologico. Qui, Keating presenta la sua visione della vita ai ragazzi della Welton Academy: un’esortazione a vivere in modo consapevole, a cogliere le opportunità e a non lasciare che la paura o il conformismo soffochino il loro potenziale.

Usate la testa

MINUTAGGIO: 36:40-39:12

RUOLO: John Keating
ATTORE:
Robin Williams
DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE

Now, in my class, you will learn to think for yourselves again. You will learn to savor words and language. No matter what anybody tells you, words and ideas can change the world. Now, I see that look in Mr. Pitts' eye, like 19th-century literature has nothing to do with going to business school or medical school. Right? Maybe. Mr. Hopkins, you may agree with him, thinking, "Yes, we should simply study our Mr. Pritchard and learn our rhyme and meter and go quietly about the business of achieving other ambitions." I have a little secret for you. Huddle up. Huddle up. We don't read and write poetry because it's cute. We read and write poetry because we are members of the human race. And the human race is filled with passion. And medicine, law, business, engineering, these are noble pursuits, and necessary to sustain life. But poetry, beauty, romance, love, these are what we stay alive for. To quote from Whitman: O me! O life! Of the questions of these recurring; Of the endless trains of the faithless... Of cities filled with the foolish; What good amid these, O me, O life? Answer. That you are here... That life exists, and identity; That the powerful play goes on And you may contribute a verse. That the powerful play goes on And you may contribute a verse. What will your verse be?



ITALIANO


E ora, miei adorati, imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa. Imparerete ad assaporare parole e linguaggio. Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo. Quello sguardo negli occhi dei Pizz dice che la letteratura dell’800 non c’entra con le facoltà di economia e di medicina, vero? Può darsi. E lei, Obkins, è d’accordo con lui e pensa: Eh sì, dovremmo semplicemente studiare il professor Preachard, Imparare rime e metrica e preoccuparci di coltivare altre ambizioni. Ho un segreto da confessarvi... Avvicinatevi, avvicinatevi. Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria... sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore... sono queste le cose che ci tengono in vita. Citando Walt Whitman: Oh me! Oh vita! Domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. Che v’è di nuovo in tutto questo, oh me! Oh vita! Risposta: Che tu sei qui. Che la vita esiste, e l’identità. Che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso. Quale sarà il tuo verso?

L'attimo fuggente

"L'attimo fuggente" (Dead Poets Society), diretto da Peter Weir e uscito nel 1989, è un film che ruota attorno al potere trasformativo dell’arte e della libertà di pensiero. Ambientato nel 1959, racconta la storia di un gruppo di studenti del prestigioso collegio maschile Welton Academy e del loro incontro con un insegnante fuori dagli schemi, il professor John Keating, interpretato da Robin Williams. La Welton Academy è un luogo austero e rigido, dove quattro principi – tradizione, onore, disciplina e eccellenza – sono la base dell'educazione impartita. Questo approccio severo e conformista viene messo in discussione dall’arrivo di Keating, un nuovo insegnante di letteratura che, invece di attenersi ai metodi didattici convenzionali, ispira i suoi studenti a pensare in modo critico e a vivere una vita autentica. La sua filosofia si riassume in una frase: "Carpe diem", ovvero cogli l’attimo, esortandoli a trarre il massimo da ogni momento della loro vita.


Tra i ragazzi che vengono più colpiti da Keating troviamo Neil Perry (Robert Sean Leonard), uno studente brillante ma schiacciato dalle aspettative opprimenti del padre, e Todd Anderson (Ethan Hawke), un giovane timido e insicuro che lentamente trova la propria voce. Accanto a loro ci sono Knox Overstreet, innamorato di una ragazza irraggiungibile; Charlie Dalton, ribelle e impulsivo; e altri ragazzi che iniziano a vedere il mondo sotto una nuova luce. Keating risveglia in loro il desiderio di libertà e li spinge a riscoprire una tradizione segreta: la Setta dei Poeti Estinti. I ragazzi iniziano a riunirsi in una grotta nei boschi, leggendo poesia e discutendo dei grandi temi della vita, lontano dagli occhi vigili degli insegnanti e dei genitori.


Questo risveglio personale ha conseguenze drammatiche. Neil, che scopre una passione per il teatro grazie agli insegnamenti di Keating, si scontra con il padre, determinato a farlo diventare medico. Questo conflitto raggiunge il culmine quando Neil, dopo essere stato costretto a rinunciare ai suoi sogni, decide di togliersi la vita. La tragedia scuote profondamente l’intera scuola e porta alla cacciata di Keating, accusato di aver influenzato negativamente i ragazzi. Nel toccante epilogo, però, gli studenti trovano il coraggio di rendere omaggio al loro professore. Mentre Keating lascia l’aula per sempre, Todd si alza sul banco e lo saluta con un commovente "O capitano! Mio capitano!", seguito dagli altri ragazzi. È un gesto simbolico di ribellione contro l'autorità e di gratitudine verso colui che ha cambiato il loro modo di vedere il mondo.

Analisi Monologo

Keating apre il discorso con una dichiarazione forte e chiara: “Imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa.” Questa frase segna una rottura netta con l’approccio educativo tradizionale della Welton Academy, che punta al conformismo e al rispetto delle regole. Keating, invece, invita i suoi studenti a riscoprire un pensiero autonomo, libero dalle convenzioni e dalle aspettative altrui. Subito dopo, si concentra sull'importanza delle parole e delle idee, affermando con forza: Parole e idee possono cambiare il mondo. Questa frase è un manifesto del suo insegnamento: la letteratura, la poesia, il linguaggio non sono solo esercizi accademici, ma strumenti potenti che possono plasmare la realtà e ispirare cambiamento. In un contesto in cui i ragazzi sono educati a pensare in termini pratici – medicina, economia, ingegneria – Keating rivendica il valore rivoluzionario dell’arte e della cultura.


Una parte centrale del monologo è la distinzione che Keating fa tra ciò che è necessario per il sostentamento – medicina, legge, economia, ingegneria – e ciò che dà significato alla vita: La poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore… sono queste le cose che ci tengono in vita. Questa contrapposizione non è un attacco diretto a chi segue percorsi più utilitaristici, ma una provocazione a considerare la vita come qualcosa di più di una semplice somma di doveri e risultati. Keating sta sostanzialmente dicendo che senza la passione, la bellezza e il senso di meraviglia che l'arte e la poesia ci offrono, l'esistenza rischia di diventare sterile e monotona. Questa riflessione è particolarmente significativa nel contesto di un'istituzione come la Welton Academy, dove il successo è misurato in termini di risultati concreti e aderenti agli standard della società.


La parte più ispiratrice del monologo arriva con la citazione di Walt Whitman: Che tu sei qui. Che la vita esiste, e l’identità. Che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso.” Attraverso questi versi, Keating espande il discorso sull'importanza della poesia verso un significato esistenziale più ampio: la vita è un “potente spettacolo” in cui ogni individuo ha la possibilità di lasciare il proprio segno.

La metafora del “verso” è particolarmente efficace perché richiama l’idea di unicità e creatività: ogni persona ha un contributo unico da dare alla vita, qualcosa che nessun altro può offrire. Questo concetto si lega profondamente alla filosofia di Keating: vivere pienamente significa trovare il proprio “verso” e avere il coraggio di esprimerlo, senza farsi condizionare dalle aspettative sociali o dalla paura del giudizio.

La ripetizione della domanda finale – Quale sarà il tuo verso? – è una riflessione universale che coinvolge anche lo spettatore. È una domanda che colpisce nel profondo, spingendo ciascuno a interrogarsi sul proprio scopo e sulle proprie passioni.

Conclusione

Questo monologo è un perfetto esempio della filosofia di vita che Keating cerca di trasmettere ai suoi studenti: vivere con passione, trovare il proprio scopo e avere il coraggio di esprimere la propria individualità. Attraverso l'uso del linguaggio poetico e immagini potenti, Keating sfida il pragmatismo sterile che domina il sistema educativo della Welton Academy, dimostrando che la poesia e l'arte non sono semplici ornamenti della vita, ma il suo cuore pulsante.

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