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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di zio Jimmy in The Bear è un momento che cristallizza il dolore, il senso di colpa e la consapevolezza della fragilità della vita. Inserito nel contesto della serie, non è solo un racconto su Mikey, il fratello di Carmy, ma un pezzo di memoria che diventa simbolico, quasi onirico. Il discorso di Jimmy è crudo, diretto, senza fronzoli. È il modo in cui un uomo come lui, apparentemente cinico e pragmatico, cerca di esprimere un dolore che non sa gestire in altro modo.
L'intero monologo è costruito su due livelli: il ricordo concreto della turbolenta vita di Mikey e un sogno che assume i contorni di un presagio o di una metafora. Da un lato, Jimmy racconta in modo asciutto i fallimenti e le scelte discutibili del fratello di Carmy, dall'altro introduce una scena surreale, quasi da incubo, che amplifica il senso di perdita.
STAGIONE 1 EP 4
MINUTAGGIO: 22:49-24:48
RUOLO: Zio Jimmy
ATTORE: Oliver Platt
DOVE: Disney+
INGLESE
Around 20 years ago. We had a gnarly fight, man. What was it about? Million things. You know, drսg, alcohol, gambling, mostly because he just insisted on doing stupid fսck¡n' sh¡t all the time. You know he had a new career, like, every 10 minutes? Wanted to be a broker, and then he wanted to be a defensive coordinator. I'm dead serious. And then, some asshоlе invested in Ed Debevic's, and, you know, suddenly, he's a restaurateur. Sounds about right. Yeah. Really stuck your poor ma with that place. Man. I mean, don't you find it impossible being in there 24 hours a day? I-I'm in there for five minutes, I start thinking about bad sh¡t. Ah, that's probably why I like it so much. Yep. Probably why you wanna fix it, too. Just don't be too disappointed if it... doesn't necessarily happen. Alright? You know I'm not gonna sell it to you, right? I know that. Had a dream about him once, your dad. We were up in, um... like Lake Geneva... or someplace, and we-we're going along. We're driving along in this car, big SUV. He's in the passenger seat, and we're driving fast, like, really fast. And I can't get control. You know, it's like bumpy cars flying all over the place. He wouldn't put on his seatbelt. Suddenly, this little kid... a little boy, he walks right out in the middle of the road. I jam on the brakes really hard. Car stops like a millimeter away from him. But, your dad, he goes flying through the windshield, but he never lands. He keeps on flying.
ITALIANO
Circa 20 anni fa. Abbiamo litigato di brutto. Per milioni di cose: sai, droga, alcool, scommesse, perché insisteva sempre nel fare cose davvero stupide. Sai che cambiava lavoro ogni dieci minuti? Voleva fare il broker, e poi voleva fare l’allenatore di Football. Dico sul serio. E poi un coglione ha insistito in Ed Devics e si è ritrovato a fare il ristoratore. Ha incastrato tua madre in quel postaccio, accidenti. Insomma, non è impossibile stare chiusi lì dentro 24 ore al giorno. Io ci sono stato cinque minuti e ho iniziato ad avere brutti pensieri. Vuoi sistemare le cose. Comunque non restare troppo deluso se non riesci a sistemarle, d’accordo? Ho sognato tuo padre, un sogno strano. Eravamo a… a Lake Ginevra, o un posto simile, ed eravamo per strada. Eravamo a bordo di una macchina, un grande SUV. Era sul sedile del passeggero, e andavamo veloce, troppo veloce. Io non avevo il controllo. La macchina si muoveva tanto. Correvamo troppo, e non si era allacciato la cintura. A un tratto un bambino, un bimbo piccolo ha attraversato la strada. Ho frenato con tutte le sue forze. Il SUV si è fermato a un millimetro dal bimbo. Tuo padre ha sfondato il parabrezza, ma non è mai atterrato. Continuava a volare.
The Bear" è una di quelle serie che sembrano nascere dal nulla e, all’improvviso, conquistano pubblico e critica con la loro intensità. Creata da Christopher Storer, è andata in onda per la prima volta su FX on Hulu nel 2022 e in Italia è disponibile su Disney+. La serie segue Carmen "Carmy" Berzatto (Jeremy Allen White), un giovane chef di talento che ha lavorato nei ristoranti stellati più prestigiosi del mondo. Dopo il suicidio del fratello maggiore, Mikey, è costretto a tornare a Chicago per prendere in mano The Original Beef of Chicagoland, la vecchia paninoteca di famiglia, un locale caotico e sull’orlo del fallimento. Da qui parte un viaggio fatto di tensioni, frustrazioni e scontri con uno staff che fatica ad accettarlo, tra cui Richie (Ebon Moss-Bachrach), il migliore amico del fratello, e Sydney (Ayo Edebiri), un’aspirante chef con grandi ambizioni.
Il monologo inizia con un elenco di conflitti e difetti di Mikey: droga, alcol, scommesse, incostanza lavorativa. Jimmy non addolcisce nulla, anzi, mette in evidenza la natura autodistruttiva del cognato. La ripetizione quasi ossessiva delle scelte sbagliate, l'insistenza sulla loro litigiosità e il disprezzo per il ristorante ("quel postaccio") costruiscono il ritratto di un uomo che si è infilato in una trappola da cui non è più riuscito a uscire. Poi, però, Jimmy cambia registro. Se all’inizio sembra voler solo criticare Mikey, a un certo punto introduce un elemento più intimo: "Vuoi sistemare le cose. Comunque non restare troppo deluso se non riesci a sistemarle, d’accordo?". Qui il monologo smette di essere solo uno sfogo e diventa un avvertimento per Carmy: il passato non si può aggiustare del tutto, e il senso di colpa è un peso che può distruggere.
La seconda parte del monologo si sposta su un piano quasi metafisico. Il sogno di Jimmy non è solo un aneddoto, ma una potente rappresentazione della natura di Mikey: un uomo fuori controllo, senza cinture di sicurezza, che alla prima frenata viene sbalzato fuori e "continua a volare". L’immagine del parabrezza sfondato e del corpo che non tocca mai terra trasmette l'idea di un’anima che non ha mai trovato pace, un uomo che non aveva radici, che non si è mai fermato.
L'elemento del bambino che attraversa la strada aggiunge un ulteriore strato di significato. Potrebbe rappresentare Carmy, o la parte più innocente di Mikey stesso. Il fatto che il SUV si fermi in tempo, ma Mikey venga comunque catapultato fuori, suggerisce che, nonostante i tentativi di fermare la catastrofe, certe cose sono inevitabili.
Questo monologo è un microcosmo perfetto di quello che The Bear racconta: il peso del passato, la difficoltà di redimersi, l’accettazione del caos e del dolore. Jimmy, nel suo modo burbero, sta dicendo a Carmy che non sempre si può salvare chi si ama e che certe ferite restano aperte. La metafora del sogno rimane impressa perché descrive Mikey esattamente per quello che era: un uomo che viveva sempre "troppo veloce", senza protezioni, destinato a volare via senza mai atterrare.
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