Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Questo monologo di Rudy Reyes, lo zio un po’ matto, un po’ geniale, e profondamente lucido di Blue Beetle, è uno dei momenti emotivamente più centrati del film. Non è uno sfogo drammatico, né un discorso motivazionale in stile “discorsi alla squadra prima della partita”: è qualcosa di molto più terreno. Un tentativo quasi goffo – e per questo vero – di fare da ponte tra il trauma, la confusione di Jaime e il senso di eredità che il ragazzo non ha ancora messo a fuoco.
MINUTAGGIO: 1:10:00-1:03:10
RUOLO: Rudy
ATTORE: George Lopez
DOVE: Netflix
INGLESE
There he is. I knew I’d find you out here. Like a cat, Jaime. I’m sorry for yelling at you, Rudy. I shouldn’t have yelled at you, but… It’s not lost on me that your situation is a little bit out of the ordinary. Yeah, we’re… we’re resilient people. Life will continue to hit us with curve balls, and… difference is, when we get hit, we get stronger. Look at your old man. He brought me here from Sonora. I was ten. I think he was 19. And people think crossing the border is hard. Yeah, it’s hard, but you know what’s harder? The next 20 years after, I mean, la chinga. But your viejo would work 16 hours a day, bust his ass. Any ja he could get his hands on. Jornalero, bus boy, waiter. He was a mechanic, era de todo, dishwasher. And to get us all here and to keep us all together. And not that he wanted to, he had to. That’s what we come from. The universe has sent you a gift, Jaime. And you have to figure out what you’re going to do with it. Maybe this did all happen for a reason. Maybe it’s time that we get our own hero. And not just some foot up our ass. Hey, but what do I know, huh? I’m just some failed promise that sleeps in his brother’s living room.
ITALIANO
Eccoti, sapevo di trovarti qui. Come un gatto, è…? Ehi, tutto bene? Non mi sfugge che la tua situazione sia un tantino fuori dall’ordinario. Noi… siamo persone resilienti. La vita continuerà a colpirci con dei tiri mancini, ma… ogni colpo ci renderà più forti. Guarda tuo padre… Mi ha portato qui da Sonora. Avevo 10 anni, lui 19. Pensi che attraversare la frontiera sia dura, lo è. Ma sai cosa lo è di più? I 20 anni successivi, voglio dire che fatica. Ma tuo padre lavorava 16 ore al giorno. Si faceva il culo accettando ogni lavoro che gli veniva offerto: jornalero, garzone, cameriere, ha fatto il meccanico, lavapiatti, un pò di tutto… Per tirare avanti, per portarci tutti qui e tenerci sempre uniti. Non che volesse farlo. Doveva farlo. E’ la nostra cultura. L’Universo ti ha mandato un regalo Jamie, e devi capire in che modo sfruttarlo. Forse è successo per una ragione. Forse è ora che anche noi abbiamo un eroe. E non soltanto calci in culo. Ma io che ne so, sono una promessa mancata che dorme sul divano del fratello.
“Blue Beetle” è un film del 2023 diretto da Ángel Manuel Soto e prodotto dalla DC Studios. È il primo film live-action dedicato a Jaime Reyes, terzo personaggio nei fumetti DC a vestire i panni di Blue Beetle. Ed è anche, cosa non da poco per il panorama cinecomic, il primo cinecomic mainstream con un protagonista latino, interpretato da Xolo Maridueña (che magari conosci da Cobra Kai). Jaime Reyes torna a casa a Palmera City (una sorta di metropoli ispirata a Miami) dopo la laurea, con il sogno di aiutare economicamente la sua famiglia. La situazione è tesa: il padre ha avuto un infarto, stanno per perdere casa, e il sogno americano sembra piuttosto sgualcito. In cerca di un lavoro, Jaime si imbatte in Jenny Kord, figlia del defunto Ted Kord, l’ex Blue Beetle.
Jenny gli affida, un po’ per caso e un po’ per disperazione, uno scarabeo alieno (lo Scarab), una reliquia tecnologica super avanzata ricercata dalla Kord Industries per scopi militari. Lo scarabeo però è vivo, e si lega a Jaime in modo permanente, trasformandolo nel nuovo Blue Beetle. Da qui parte il classico arco di “origin story”: scoperta dei poteri, accettazione del proprio ruolo, scontro con il villain – in questo caso Victoria Kord (interpretata da Susan Sarandon), zia di Jenny e CEO della Kord Industries. Victoria vuole usare lo scarabeo per creare un esercito di soldati potenziati chiamato OMAC (One Man Army Corps), usando come prototipo umano Carapax, un ex bambino soldato trasformato in cyborg.
Jaime non è un orfano, non è un miliardario, non è solo. È parte di una famiglia messicana unita e presente, che partecipa attivamente alla storia. Non fa da sfondo, ma è protagonista. La casa dei Reyes non è il solito spazio domestico visto nei film di supereroi, è un microcosmo pieno di energia, conflitto, saggezza e umorismo. La nonna con un passato rivoluzionario, lo zio Rudy esperto di tecnologia, la sorella sarcastica. Ognuno ha un ruolo nella nascita dell’eroe.
La forza del monologo sta in questo: non è un discorso su Jaime, è un discorso su Rudy, su suo fratello, su un'intera generazione. Rudy racconta cosa ha fatto il padre di Jaime: lavorare 16 ore al giorno, fare tutto quello che gli capitava, non perché avesse un sogno, ma perché non aveva scelta. Non c'è retorica nel modo in cui Rudy parla di questo. Dice: "Non che volesse farlo. Doveva farlo." Una frase semplice, ma piena di significato. Qui non c'è spazio per mitizzare la fatica. La fatica è semplicemente parte dell’equazione.
Lo zio racconta anche di sé, ma lo fa in tono autoironico, quasi sprezzante: "Io che ne so, sono una promessa mancata che dorme sul divano del fratello." È un autogiudizio, ma serve anche a dare a Jaime un metro di paragone: guarda chi sei, guarda da dove vieni. Lo scarabeo, la tecnologia, il destino da eroe… tutto questo non è una fuga da chi sei, è una trasformazione a partire da chi sei.
E c'è un'altra frase chiave, che ribalta la prospettiva dell'intero film: "Forse è ora che anche noi abbiamo un eroe. E non soltanto calci in culo." Questa non è una battuta. È un'affermazione politica e identitaria. Dice che le comunità marginalizzate, stanche di subire, meritano una figura che le rappresenti. Non un salvatore calato dall’alto, ma uno dei loro.
Il monologo di Rudy è un punto di svolta perché prende la mitologia del supereroe e la riconnette a qualcosa di profondamente umano, concreto e condiviso: il sacrificio familiare, il trauma migratorio, la lotta quotidiana per affermare la propria esistenza.
È un discorso che parla di coraggio, ma non quello dei superpoteri: quello di chi si alza ogni mattina per resistere. E proprio per questo, ha più valore di qualunque proclama epico. Rudy Reyes non è un eroe, e lo sa. Ma proprio per questo riesce a spingere Jaime ad accettare il suo ruolo: non per gloria, non per vendetta, ma per onorare tutto ciò che lo ha preceduto.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.