Monologo - Meg Ryan in \"Harry ti presento Sally\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Il monologo di Sally in Harry ti presento Sally è un momento chiave per il suo personaggio, perché segna una presa di coscienza profonda sui suoi veri desideri e sulla direzione della sua vita. Fino a quel momento, Sally ha sempre cercato di razionalizzare le sue scelte sentimentali, convincendosi che il modello di relazione che aveva con Jo fosse quello giusto. Qui, invece, emerge una vulnerabilità nuova: si rende conto che ciò che ha sempre pensato di volere non corrisponde più a ciò che sente.

Appuntamenti sbagliati

MINUTAGGIO:

RUOLO: Sally
ATTRICE:
Meg Ryan
DOVE:
Amazon Prime Video



INGLESE


When Joe and I started seeing each other, we wanted exactly the same thing. We wanted to live together, but we didn't want to get married because every time anyone we knew got married, it ruined their relationship. They practically never had sex again. It's true, it's one of the secrets that no one ever tells you. I would sit around with my girlfriends who have kids - and, actually, my one girlfriend who has kids, Alice - and she would complain about how she and Gary never did it anymore. She didn't even complain about it, now that I think about it. She just said it matter-of-factly. She said they were up all night, they were both exhausted all the time, the kids just took every sexual impulse they had out of them. And Joe and I used to talk about it, and we'd say we were so lucky we have this wonderful relationship, we can have sex on the kitchen floor and not worry about the kids walking in. We can fly off to Rome on a moment's notice. And then one day I was taking Alice's little girl for the afternoon because I'd promised to take her to the circus, and we were in the cab playing "I Spy" - I spy a mailbox, I spy a lamp-post - and she looked out the window and she saw this man and this woman with these two little kids. And the man had one of the little kids on his shoulders, and she said, "I spy a family." And I started to cry. You know, I just started crying. And I went home, and I said, "The thing is, Joe, we never do fly off to Rome on a moment's notice."



ITALIANO


Quando io e Jo abbiamo cominciato a uscire volevamo esattamente la stessa cosa: volevamo vivere insieme ma non ci volevamo sposare, perché ogni volta che qualcuno si sposava si rovinava la relazione. In pratica niente più sesso. È vero! È uno di quei segreti che nessuno ti dice! Vedevo tutte le mie amiche che hanno figli e... cioè... ho una sola amica che ha dei figli, Alice, e lei si lamentava che lei e Gary non lo facevano più! Non si lamentava nemmeno, ora che ci ripenso! Lo diceva così, en passant. Diceva che stavano svegli tutta la notte, che erano esausti tutti e due e che i figli gli levavano ogni impulso sessuale che avessero. Io e Jo li ascoltavamo e dicevamo: "Quanto siamo fortunati ad avere questa meravigliosa relazione! Fare l'amore in cucina, per terra, senza paura che entrino i figli... Poter andare a Roma così, su due piedi..." E un bel giorno ero uscita con la figlia di Alice perché le avevo promesso di portarla al circo, e in macchina giocavamo a "Io vedo": io vedo un marciapiede, io vedo un lampione. Lei ha guardato dal finestrino e ha visto un uomo e una donna con due figli piccoli, l'uomo ne aveva uno sulle spalle. E lei ha detto: "Io vedo una famiglia", e io ho cominciato a piangere... Non lo so, mi è presa così... Sono tornata a casa e ho detto: "Senti Jo, tanto non ci andiamo mai a Roma, così su due piedi... "

Harry ti presento Sally

"Harry ti presento Sally" (1989), diretto da Rob Reiner e scritto da Nora Ephron, è una commedia romantica che esplora l'eterna domanda: può esistere una vera amicizia tra un uomo e una donna senza che l’attrazione si metta di mezzo? Harry Burns (Billy Crystal) e Sally Albright (Meg Ryan) si incontrano per la prima volta nel 1977, quando condividono un viaggio in macchina da Chicago a New York dopo la laurea. Durante il tragitto, discutono delle loro visioni opposte sulle relazioni: Harry è convinto che uomini e donne non possano mai essere solo amici, mentre Sally crede il contrario. Il viaggio si conclude con una certa antipatia reciproca e i due si separano. Negli anni successivi, si incontrano per caso in diverse occasioni, ma è solo dopo dieci anni, quando entrambi sono reduci da storie finite male, che diventano davvero amici. Trascorrono molto tempo insieme, condividendo confidenze, insicurezze e momenti di quotidianità, sviluppando un legame profondo e sincero. Ma la questione che li ha divisi all'inizio rimane sospesa: l'amicizia tra loro è reale o è solo una fase prima che l'attrazione prenda il sopravvento?


La svolta arriva quando una notte, in un momento di vulnerabilità, finiscono a letto insieme. Questo complica tutto, portando a incomprensioni e distanze. Dopo un periodo di separazione, Harry capisce che non può stare senza Sally e, in una delle dichiarazioni d’amore più celebri del cinema, la raggiunge la notte di Capodanno per confessarle i suoi sentimenti.

Analisi Monologo

Il monologo si sviluppa in due parti: una prima più razionale e analitica, e una seconda più emotiva e istintiva. Nella prima parte, Sally descrive la sua relazione con Jo attraverso una serie di convinzioni apparentemente solide: l'idea che il matrimonio rovini l'intimità, la sicurezza nel loro modo di vivere la coppia, la libertà di fare ciò che vogliono senza vincoli. Il tono è quasi didascalico, come se stesse ripetendo a se stessa una verità che ha sempre dato per scontata. Già in questa fase emergono delle crepe. Quando racconta della sua amica Alice, c’è un dettaglio importante: "Non si lamentava nemmeno, ora che ci ripenso!" Questo piccolo ripensamento è significativo, perché suggerisce che Sally sta cominciando a vedere le cose da una prospettiva diversa.


La svolta arriva quando racconta l’episodio in macchina con la figlia di Alice. Il gioco del "Io vedo" si trasforma in una rivelazione improvvisa. Il momento è costruito con grande semplicità: una bambina guarda fuori dal finestrino e dice "Io vedo una famiglia". È un'osservazione innocente, ma per Sally è devastante. Il fatto che scoppi a piangere senza sapere il perché dimostra che il suo desiderio di una famiglia era già dentro di lei, ma fino a quel momento lo aveva ignorato o represso.


Il modo in cui chiude il racconto è emblematico: "Tanto non ci andiamo mai a Roma, così su due piedi..." Questa frase sintetizza tutta la delusione e la consapevolezza di aver vissuto dentro un'illusione. La libertà che credeva di avere con Jo in realtà non si è mai concretizzata come pensava, e ora ne vede i limiti.

Conclusione

Questo monologo è fondamentale per il percorso di Sally, perché segna il momento in cui ammette a se stessa che ciò che vuole è diverso da ciò che ha sempre creduto di volere. È un passaggio di crescita e maturazione, un riconoscimento che le sue emozioni hanno più peso delle sue convinzioni razionali.

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