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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Persephone, interpretato da Monica Bellucci in Matrix Reloaded, è uno dei momenti più memorabili e ricchi di significato del film. In pochi minuti, questo discorso ci offre uno sguardo intimo su un personaggio enigmatico e complesso, svelandone la vulnerabilità nascosta dietro la sua facciata elegante e distaccata. Persephone, un programma all’interno della Matrice, rappresenta una fusione unica di emozioni umane e razionalità artificiale, incarnando temi centrali del film come la nostalgia, il desiderio e la ricerca di autenticità.
MINUTAGGIO: 1:07:20-1:09:10
RUOLO: Persephone
ATTRICE: Monica Bellucci
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
If you want the Keymaker, follow me. Get out! I’m so sick of his bullshit. On and on, pompous prick. A long time ago, when we first came here, it was so different. He was so different. He was like you. I’ll give you what you want. But you have to give me something. A kiss. I want you to kiss me as if you were kissing her. You love her. She loves you. It’s all over you both. A long time ago, I knew what that felt like. I want to remember it. I want to sample it. That’s all, just a sample. Trinity: Why don’t you sample this instead? Such emotion over something so small. It’s just a kiss. If I don’t deliver you to the Keymaker, she can kill me. But you have to make me believe I am her.
ITALIANO
Sono così stufa delle sue continue stronzate. Una tortura incessante, quel pomposo buffone. Tanto tempo fa, quando ci trasferimmo qui, era tutto diverso. Anche lui era diverso, lui era uguale a te (Neo). Io vi darò quello che volete, ma tu dovrai darmi in cambio una cosa: un bacio. Ora voglio che tu mi baci, come stessi baciando lei. Tu la ami, e lei ama te. E’ così lampante per chi vi osserva. Tanto tempo fa quelle emozioni le conoscevo anche io. Una la voglio riprovare… voglio ricordarmela. Tutto qua. Un assaggio e basta… tanto chiasso per un sacrificio così piccolo. E’ solo un bacio. Se non vi condurrò dal fabbricante di chiavi, lei potrà uccidermi. Ma dovrai anche darmi l’illusione che io sia lei.
"Matrix: Reloaded" (2003), diretto dai fratelli Wachowski (oggi sorelle Wachowski), è il secondo capitolo della trilogia di Matrix e si colloca a metà strada tra l'introduzione filosofica e cyberpunk del primo film e la conclusione epica di Matrix Revolutions. La trama amplia il mondo introdotto nel primo capitolo, esplorando nuovi livelli di complessità narrativa e aggiungendo uno strato di riflessione sul libero arbitrio e il destino. Il film si apre con una situazione di crescente tensione: Zion, l'ultima città umana nascosta nel sottosuolo, è minacciata da un esercito di Sentinelle, macchine distruttrici che stanno scavando per attaccarla.
La resistenza umana è disperata e dipende dalla capacità di Neo, "l'Eletto", di adempiere alla sua missione: porre fine alla guerra tra uomini e macchine.
Neo (Keanu Reeves), Trinity (Carrie-Anne Moss) e Morpheus (Laurence Fishburne) devono trovare il "Fabbricante di Chiavi", un programma informatico che detiene l'accesso a una stanza segreta dove si trova l’Architetto, il creatore della Matrice. La loro missione non è solo fisica ma anche profondamente filosofica: comprendere il ruolo di Neo all’interno del ciclo ricorrente di distruzione e rinascita della Matrice. Neo continua a essere perseguitato da visioni premonitrici di Trinity in pericolo, che sembrano indicare un futuro ineluttabile. Questi sogni aggiungono un elemento personale alla sua missione, spingendolo a interrogarsi su quanto controllo abbia sul proprio destino.
Il trio si imbatte nel Merovingio, un programma antico e potente, che rappresenta il caos e la volontà egoistica. È lui a detenere il Fabbricante di Chiavi, che Neo deve liberare. Qui emerge uno dei temi centrali del film: il contrasto tra potere e scopo. Quando Neo finalmente incontra l'Architetto, il film raggiunge il suo punto di svolta. L'Architetto rivela che Neo non è il primo Eletto, ma solo l'ultima iterazione di un ciclo programmato per mantenere un fragile equilibrio tra ordine (la Matrice) e caos (la ribellione umana). Zion, come gli altri prima, è destinata a cadere, e Neo deve scegliere: salvare Trinity o ripristinare l'equilibrio accettando la distruzione di Zion. In un momento di ribellione contro il sistema, Neo sceglie di salvare Trinity, andando contro le aspettative dell'Architetto. Questo gesto segna una rottura nel ciclo prestabilito e pone le basi per il terzo capitolo della trilogia.
Neo rappresenta il dilemma umano tra seguire un destino prestabilito o scegliere il proprio percorso. La relazione tra Neo e Trinity aggiunge un elemento emotivo che mette in discussione la fredda logica dell'Architetto. Il film esplora il concetto di ribellione come parte integrante di un sistema più grande, progettata per perpetuarlo.
Il film si chiude con un cliffhanger: Zion è sull'orlo della distruzione, e Neo, apparentemente dotato di poteri anche fuori dalla Matrice, cade in uno stato comatoso. Nel frattempo, scopriamo che l'agente Smith, ormai libero dai vincoli del sistema, è diventato un’entità virale, minacciando sia la Matrice che il mondo reale.
Il monologo di Monica Bellucci nel ruolo di Persephone in Matrix Reloaded è una delle scene più sottili e cariche di tensione emotiva del film, che svela non solo la complessità del suo personaggio, ma anche un tema ricorrente della trilogia: la nostalgia, il desiderio e l'illusione come elementi centrali dell'umanità.
Persephone, moglie del Merovingio, è un programma all'interno della Matrice. Apparentemente cinica e disillusa, Persephone rivela in questa scena una profonda insoddisfazione per il suo matrimonio con il Merovingio, che descrive come un “pomposo buffone”. L’intero scambio è ambientato in un contesto claustrofobico, carico di un erotismo controllato e di una sfida al potere. Persephone pone una condizione inaspettata per aiutare Neo e il gruppo: vuole un bacio che la faccia sentire di nuovo viva, che la faccia ricordare cosa significhi amare.
"Sono così stufa delle sue continue stronzate. Una tortura incessante, quel pomposo buffone.": Questa frase introduce il rapporto disfunzionale tra Persephone e il Merovingio. Lei lo disprezza apertamente, mostrandosi esausta della sua arroganza e manipolazione. È un momento di vulnerabilità per un personaggio altrimenti enigmatico e impenetrabile. Persephone, pur essendo un programma, espone emozioni che sembrano profondamente umane: noia, risentimento e nostalgia per un passato migliore. "Tanto tempo fa, quando ci trasferimmo qui, era tutto diverso. Anche lui era diverso, lui era uguale a te (Neo).": Persephone collega Neo al Merovingio, suggerendo che anche suo marito, un tempo, incarnava purezza o idealismo, ma è stato corrotto dal potere e dal tempo. Qui emerge un tema chiave di Matrix: la trasformazione e la decadenza, non solo degli uomini ma anche dei programmi.
"Io vi darò quello che volete, ma tu dovrai darmi in cambio una cosa: un bacio.": Questa frase segna un punto di svolta nella scena. Il bacio, un gesto semplice e apparentemente innocuo, viene caricato di significati più profondi: per Persephone è una transazione, ma anche un tentativo di rivivere un’emozione perduta. Rappresenta un baratto emotivo in un mondo dominato da scambi utilitaristici. "Ora voglio che tu mi baci, come stessi baciando lei.": Persephone non desidera solo un bacio qualsiasi, ma vuole rivivere la passione autentica che osserva tra Neo e Trinity. Questo sottolinea la sua consapevolezza e invidia verso ciò che loro condividono. In un universo controllato da macchine e algoritmi, Persephone cerca qualcosa di reale, che rompa la monotonia artificiale della sua esistenza.
"Tanto tempo fa quelle emozioni le conoscevo anche io. Una la voglio riprovare… voglio ricordarmela.": Qui Persephone si svela completamente. Non è una semplice manipolatrice, ma una figura tragica che anela al passato. La nostalgia è un motore potente del suo desiderio: non cerca amore, ma l’illusione di esso, un frammento di una vita che non ha più. "Tutto qua. Un assaggio e basta… tanto chiasso per un sacrificio così piccolo. È solo un bacio.": Persephone minimizza il suo gesto, enfatizzando l’ironia del sacrificio richiesto rispetto all’obiettivo dei protagonisti. Ma la sua richiesta è tutto fuorché piccola: per Neo, significa tradire simbolicamente Trinity, anche se per una frazione di secondo.
"Se non vi condurrò dal fabbricante di chiavi, lei potrà uccidermi.": Persephone si mette in una posizione di potere: offre un aiuto indispensabile, ma a condizioni che la rendono temporaneamente indispensabile.
"Ma dovrai anche darmi l’illusione che io sia lei.": Questa è forse la frase più significativa del monologo. Persephone non vuole solo un bacio, ma l’illusione dell’amore. Qui si svela il cuore del personaggio: un programma in cerca di un frammento di ciò che rende unica, in una realtà dove tutto è artificiale.
Il monologo di Persephone non è solo un momento di tensione narrativa, ma un’esplorazione profonda dei temi principali di Matrix Reloaded. La sua richiesta di un bacio non è un semplice capriccio, ma un grido d’aiuto: il desiderio di rivivere una scintilla di autenticità in un mondo dominato dal controllo e dalla simulazione. Questo momento ci invita a riflettere su quanto siano preziose e universali le emozioni umane, al punto da renderle un bene desiderabile persino per entità artificiali.
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