Monologo - Laura Linney in \"Mystic River\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Interpretare un monologo come quello di Annabeth in Mystic River richiede una comprensione profonda della complessità del personaggio e del momento emotivo che sta vivendo. Questo discorso, carico di amore materno, dolore e una moralità distorta, rappresenta il culmine della sua trasformazione in un uomo consumato dalla vendetta. Attraverso il monologo, Annabeth cerca di giustificare le azioni del marito, mascherando la rabbia con la razionalità e l’amore con il potere. Per un’attrice, questa è un’opportunità di incarnare un personaggio complesso e multidimensionale, bilanciando forza, vulnerabilità e una crescente tensione emotiva.

IL RE

MINUTAGGIO: 2:07:05-2:09:55
RUOLO: Annabeth

ATTRICE: Laura Linney
DOVE: Netflix


INGLESE



Jimmy. Shh. I wanna feel your heart. Last night… when I put the girls to bed, I told them how big your heart was. I told them how much you loved Katie… because you created her. And sometimes, your love for her was so big… it felt like your heart would explode– Please stop. I told them their daddy loved them that much too. That he had four hearts, and they were all filled up… and aching with a love that meant we would never have to worry. And that their daddy would do whatever he had to for those he loved. And that is never wrong. That can never be wrong, no matter what their daddy had to do. And those girls fell asleep at peace. Celeste called, looking for you. She was worried something might happen. She told me about Dave. Told me what she told you. What kind of wife… says that about her husband? And why’d she run to you? It’s like I told the girls. Their daddy’s a king. And a king knows what to do and does it. Even when it’s hard. And their daddy will do whatever he has to for those he loves. And that’s all that matters. Because everyone is weak, Jimmy. Everyone but us. We will never be weak. And you…. You could rule this town. And after, Jimmy… let’s take the girls down to the parade. Katie would have liked that.



ITALIANO


Jimmy. Shhh... Voglio sentire il tuo cuore. Ieri notte, quando ho messo a letto le bambine gli ho detto quanto è grande il tuo cuore. Gli ho detto quanto bene volevi a Katie, perché tu l'hai creata, e qualche volta il tuo amore per lei era così immenso che il tuo cuore sembrava esplodere per il troppo amore. Gli ho detto che il loro papà ama così anche loro. Che lui ha quattro cuori, tutti e quattro così pieni e carichi di un tale amore da farci sentire al sicuro. E che il loro papà farà tutto quello che deve fare, per quelli che ama. E questo, non è mai sbagliato. Questo non può essere sbagliato, qualsiasi cosa sia costretto a fare. E loro si sono addormentate in pace. Celeste ha chiamato, cercava te. Temeva che potesse succedere qualcosa, mi ha detto di Dave. Mi ha detto quelo che ho detto a te. Che moglie è una che va a dire certe cose del marito, e perché è venuta da te? E' come ho detto alle bambine. Il loro papà è un re. E un re sa cosa deve fare e lo fa. Anche se è difficile. E il loro papà farà tutto quello che deve fare, per quelli che ama. E' solo questo che importa. Perché sono tutti deboli, Jimmy. Tutti meno noi. Non lo saremo mai, noi. E tu... puoi regnare su questa città. E dopo, Jimmy, portiamo le bambine alla parata. Katie ne sarebbe contenta.

MYSTIC RIVER

"Mystic River" è un dramma intenso diretto da Clint Eastwood nel 2003, basato sull’omonimo romanzo di Dennis Lehane. Il film esplora temi di trauma, amicizia e vendetta attraverso una storia che intreccia passato e presente in modo tragico e devastante. Ambientato in un quartiere operaio di Boston, il film segue tre amici d’infanzia—Jimmy Markum (Sean Penn), Sean Devine (Kevin Bacon) e Dave Boyle (Tim Robbins)—che si ritrovano anni dopo essere stati separati da un evento traumatico. La narrazione si apre con un evento che segna per sempre le loro vite: Dave viene rapito da due uomini che si spacciano per poliziotti e subisce abusi prima di riuscire a fuggire giorni dopo. Questo trauma lascia un segno indelebile su di lui e cambia la dinamica tra i tre amici, che si allontanano con il tempo.


Da adulti, i tre vivono vite separate:

Jimmy, ex criminale, ora gestisce un negozio di alimentari ed è un padre devoto.

Sean è un detective della polizia.

Dave, ancora segnato dal trauma infantile, conduce una vita isolata.

La tragedia li riunisce quando la figlia adolescente di Jimmy, Katie (Emmy Rossum), viene trovata brutalmente assassinata. Sean viene assegnato al caso, mentre Jimmy, accecato dal dolore, giura di trovare l’assassino a modo suo. Dave diventa un sospetto centrale nella storia.


La notte dell’omicidio, torna a casa con una mano ferita e un comportamento instabile, raccontando alla moglie Celeste (Marcia Gay Harden) una versione confusa di ciò che è successo. Il sospetto su di lui si intreccia con il peso del suo trauma passato, rendendo difficile capire cosa sia vero e cosa frutto della sua sofferenza psicologica. Jimmy, divorato dal dolore e dal desiderio di giustizia, si trasforma in un giudice spietato. Nonostante le indagini ufficiali di Sean portino a una verità più complessa, Jimmy prende in mano la situazione e compie una scelta irreversibile che segnerà per sempre le vite di tutti.


La verità sull’omicidio di Katie emerge, rivelando l’innocenza di Dave ma a un costo altissimo. Il finale lascia un senso di profonda ambiguità morale: mentre la giustizia ufficiale fa il suo corso, le azioni dettate dall’istinto e dal dolore dei personaggi creano una frattura insanabile nelle loro vite.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo, pronunciato da Annabeth (Laura Linney) in Mystic River, è uno dei momenti più emblematici del film, sia per il personaggio che per l’arco narrativo di Jimmy.


Jimmy si trova in un momento di profondo conflitto interiore. Sua figlia Katie è stata brutalmente uccisa, e il dolore lo ha spinto in una spirale di vendetta. Questo monologo rappresenta il punto in cui Annabeth razionalizza le sue azioni, cercando di giustificarle anche al martio e, indirettamente, alla memoria di sua figlia. È un discorso che mescola amore paterno, ambizione, e una spietata logica personale.


Annabeth inizia il monologo descrivendo l'amore immenso che prova per le sue figlie. Questo amore, dipinto come quasi fisico ("il tuo cuore sembrava esplodere per il troppo amore"), è il fondamento della identità di padre del marito. Attraverso questa immagine, Eastwood ci mostra un Jimmy che vuole apparire come un uomo devoto alla famiglia, un uomo che farebbe qualsiasi cosa per proteggerla.


"Il loro papà farà tutto quello che deve fare, per quelli che ama." Questa frase è il fulcro emotivo e morale del discorso. Annabeth usa l’amore come scudo morale per giustificare qualsiasi azione, anche la più terribile. È una dichiarazione d’intenti che sottolinea la sua volontà di agire al di sopra delle leggi morali o sociali, per seguire un codice tutto suo.


La metafora del re è centrale nel monologo: "Il loro papà è un re. E un re sa cosa deve fare e lo fa. Anche se è difficile." Annabeth vede Jimmy come un sovrano, una figura autoritaria che detiene il potere assoluto sul proprio regno (la famiglia e la comunità). Il "re" non è vincolato dalle regole comuni; deve prendere decisioni difficili per il bene del suo popolo. Questo parallelismo rinforza la sua convinzione che la sua vendetta sia giustificata, che sia un atto di sovrana necessità.


Un altro tema ricorrente è il contrasto tra forza e debolezza: "Perché sono tutti deboli, Jimmy. Tutti meno noi. Non lo saremo mai, noi."

Questa affermazione non è solo un’esaltazione della propria forza morale o fisica, ma anche un modo per distinguersi dagli altri, dagli "inferiori". La parte più inquietante del monologo è l’ambiguità morale che traspare. Annabeth parla con convinzione di ciò che "deve essere fatto", ma questo senso del dovere è contaminato dal dolore e dalla rabbia. La sua logica è distorta: quello che ritiene giusto ("Questo non può essere sbagliato") è, agli occhi dello spettatore, profondamente sbagliato.


Questo monologo è fondamentale perché rivela il conflitto interiore di Jimmy e la sua discesa nell’oscurità morale. È il culmine della sua trasformazione in un personaggio tragico, un uomo che si erge a giudice, giuria e carnefice, ma che lo fa con una convinzione che lascia lo spettatore senza fiato.

SUGGERIMENTI PER L'INTERPRETAZIONE

Interpretare un monologo come questo richiede una profonda comprensione del personaggio e del contesto emotivo in cui si trova.


1. Comprendere il contesto e il sottotesto


Il dolore: Jimmy ha appena perso la figlia in modo brutale. Tutto ciò che dice è filtrato attraverso il suo dolore, la sua rabbia e il senso di vendetta. Questo discorso è una giustificazione emotiva per le sue azioni. Per il pubblico, invece, è evidente la distorsione della sua logica. Devi trasmettere questa dualità: credi fermamente in ciò che dici, ma lascia trasparire che dietro c’è una disperazione profonda.


2. Tonalità e ritmo


Tono iniziale: Inizia con una tonalità dolce e materna, come se stessi raccontando alle bambine una fiaba. La menzione del cuore e dell’amore deve sembrare sincera, quasi rassicurante.

Transizione: Man mano che il discorso si sviluppa, il tono deve diventare più deciso e spietato. Quando parli del “re” e della forza, inserisci una sfumatura di autorità e orgoglio.

Ritmo: Alterna momenti di calma apparente con esplosioni di intensità. Usa pause strategiche per sottolineare il peso delle parole, soprattutto nei passaggi chiave come "Il loro papà è un re" o "Tutti sono deboli, Jimmy."


3. Espressione corporea


Controllo iniziale: All’inizio, il corpo deve essere composto, ma non completamente rilassato. Mostra che stai trattenendo qualcosa di profondo.

Tensioni crescenti: Man mano che il discorso si intensifica, lascia che la tensione emerga. Potresti stringere le mani o irrigidire le spalle quando parli della debolezza degli altri. Se sei seduta, un piccolo spostamento del peso del corpo verso chi ti ascolta può dare l’impressione di dominanza e controllo.

Lo sguardo: Guardare direttamente l’interlocutore in momenti cruciali (ad esempio quando parli di “quello che un re deve fare”) può rendere il monologo più minaccioso. Quando parli del cuore e dell’amore, distogli lo sguardo per dare un senso di vulnerabilità.


4. Resa emotiva


Il contrasto tra amore e rabbia: Devi essere capace di passare da un amore paterno quasi soffocante a una rabbia sottile e calcolatrice. Questo contrasto è ciò che rende Jimmy così inquietante.

La determinazione: Ogni parola che pronunci deve trasmettere la convinzione che stai facendo ciò che è necessario, anche se ti costa caro.

La vulnerabilità mascherata: Anche quando sei più determinata, lascia trasparire un accenno di vulnerabilità, come se stessi cercando di convincerti tanto quanto stai cercando di convincere chi ti ascolta.


5. Dettagli vocali


Volume: Inizia con un volume medio-basso, come se stessi condividendo un segreto, poi aumenta gradualmente l’intensità senza mai urlare. La forza di Jimmy sta nella calma con cui comunica la sua ferocia.

Cadenza: Usa una cadenza quasi ipnotica quando parli del cuore e dell’amore, per poi spezzare questo ritmo nei momenti più duri.

Enfasi: Dai peso alle parole chiave come "re," "cuore," "amore," "debolezza." Questi termini sono il fulcro del monologo e devono risaltare.


6. Esercizi per prepararsi


Ricerca emotiva: Trova un’esperienza personale o un’immagine mentale che ti aiuti a evocare il dolore di una perdita irreparabile. Usa questa emozione come base per costruire l’interpretazione.

Studio del linguaggio del corpo: Prova davanti allo specchio diverse posizioni corporee per trasmettere autorità, vulnerabilità e controllo. Trova quella che ti fa sentire più autentica come Jimmy.

Prova con ritmo variabile: Recita il monologo più volte cambiando il ritmo e il tono per esplorare diverse sfumature emotive. Trova il punto in cui la tua voce trasmette contemporaneamente forza e fragilità.


7. Lavoro sulla scena


Se stai recitando con un partner (ad esempio, l’attrice che interpreta la moglie di Jimmy), usa il contatto visivo per creare tensione. Cerca di dominare la scena senza mai alzare troppo il tono: il tuo potere sta nel controllo. Se sei sola, immagina di parlare direttamente alle tue figlie o a un pubblico invisibile.

CONCLUSIONE

Portare in scena questo monologo significa trasmettere al pubblico l’intensa ambiguità morale che definisce Jimmy Markum. La sfida è far convivere amore e ferocia, dolore e razionalità, in un crescendo emotivo che culmina in un momento di decisione spietata. Attraverso un’interpretazione calibrata nei toni, nelle espressioni e nella fisicità, puoi rendere indimenticabile questa scena, facendo emergere non solo il lato umano di Jimmy, ma anche l’oscurità che lo consuma. Interpretare un personaggio così complesso è un viaggio emotivo che, se affrontato con dedizione, può lasciare un segno indelebile sia in te che negli spettatori.

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