Monologo Femminile - Naomi Scott in \"Smile 2\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel mondo del cinema horror, poche cose sono più efficaci di un monologo che riesce a intrecciare il tormento personale del protagonista con l’orrore sovrannaturale che lo circonda. In Smile 2, Skyle Riley, una popstar tormentata da una maledizione che minaccia di farla sprofondare nella follia, si ritrova in un evento pubblico, pronta a presentare il suo nuovo tour. Il monologo che Skyle pronuncia in questa scena non è solo un riflesso della sua crisi personale, ma rappresenta anche un momento di rottura in cui il pubblico è testimone del suo crollo psicologico, mentre l'orrore che la perseguita prende il sopravvento. In questo articolo, analizziamo a fondo il monologo di Skyle, esplorandone le sfumature emotive e fornendo suggerimenti pratici per interpretarlo al meglio.

FACCE SORRIDENTI

MINUTAGGIO: 1:06:45-1:09:45
RUOLO: Skye Riley

ATTRICE: Naomi Scott
DOVE: Al cinema!


INGLESE



Coming Soon!


ITALIANO



Buonasera signore e signori io sono Skye Riley e..Mi trovo qui oggi per (SI INCEPPA LO SCHERMO CON IL TESTO DA LEGGERE)… Mi trovo qui oggi per… si è… (SKYE INIZIA A IMPROVVISARE)Allora ditemi, come va la serata? Spero che vi state godendo la festa! Tranquilli però, io sono sobria! ehm… Che cosa potrei dire a proposito di come la musica ispira la speranza… Beh la musica mi ha dato ciò che ho sempre voluto. D'altro canto è vero che la musica mi ha quasi uccisa quindi non lo so! Ma è anche vero che non è stata la musica ad infilarmi la droga nel naso, sono stata io! Lo so che dovrei essere su questo palco per offrire parole di saggezza e consigli… Beh se qualcuno mi chiedesse cosa avrei voluto sentirmi dire quando ero più giovane all'inizio della mia carriera, immagino che risponderei che questo è un settore duro e che passiamo anni della nostra vita a rincorrere il successo pensando che dopo averlo ottenuto lui riesca magicamente a cancellare tutto quello che di sbagliato e cattivo c'è in noi, ma dopo averlo raggiunto ti rendi conto che non potrà cambiare la persona infelice e triste che sei sempre stata e che anzi non sarà possibile sfuggire a quella persona triste che sei diventata e un giorno ti rendi conto che vorresti tanto riuscire a barattare tutto questo con un unico futuro momento di felicità. Tu… Scusatemi tanto… Intendevo dire che … (IL TESTO RIPRNENDE A SCORRERE )spero che le future generazioni di giovani artisti possano sentirsi fortemente ispirate da stasera. Lo so che lo sono, e molto. E ora, senza senza attendere oltre, vorrei introdurre il nostro prossimo ospite di una speciale molto speciale che di sicuro non ha bisogno di presentazioni… Paul Hudson! Cosa? Perché c'è scritto cos? Questo non ha senso, perché avete… (SKYE VEDE IL FANTASMA DI PAUL) No sta lontano da me! Sta lontano da me! Paul è morto! Togliti quel sorriso dalla sua faccia!

SMILE 2

"Smile 2" (2024) è il sequel dell'horror psicologico di successo Smile (2022), e vede nuovamente Parker Finn alla regia e sceneggiatura. Mentre il primo film esplorava i tormenti della dottoressa Rose Cotter (Sosie Bacon), qui la protagonista è la popstar internazionale Skye Riley, interpretata da Naomi Scott.


La trama di Smile 2 si concentra su Skye, che, mentre si prepara per un tour mondiale, comincia a vivere eventi sempre più inquietanti e inspiegabili. Questi incubi sembrano avere un legame con un trauma del suo passato che la cantante non ha mai superato del tutto. Proprio come nel primo film, la presenza terrificante del "demone del sorriso" inizia a manifestarsi, avvicinandola sempre più alla follia. Questo nuovo capitolo mantiene gli elementi di horror psicologico già presenti nel primo film, ma aggiunge una riflessione sulla pressione della celebrità e la fragilità umana, con il sovrannaturale che si intreccia alla dipendenza, alla fama e ai segreti nascosti​ Nel film, si sviluppa anche un tema interessante sulla responsabilità del pubblico verso le star, chiedendosi se la società stessa non contribuisca al loro crollo mentale. Infatti, il finale lascia spazio a una riflessione "meta": lo spettatore è reso partecipe della caduta di Skye, osservando come il demone prenda completamente il controllo della sua vita durante una performance davanti a migliaia di persone​


Il primo Smile si basava su una maledizione trasmessa attraverso l'osservazione di un suicidio: chi ne era testimone, veniva perseguitato da un'entità malvagia che si manifestava attraverso un inquietante sorriso. La protagonista, Rose Cotter, cercava disperatamente di fermare la maledizione, ma il film si concludeva in modo ambiguo e tragico, suggerendo che la maledizione fosse quasi ineluttabile. In Smile 2, questo stesso demone ritorna, ma inserito nel contesto di una celebrità in crisi, creando così un mix di horror sovrannaturale e dramma psicologico che continua a esplorare temi di traumi irrisolti, perdita di controllo e pressione psicologica​

ANALISI MONOLOGO

Si tratta di un discorso che inizia come un'apparente routine da pop star, ma si trasforma rapidamente in una rivelazione tormentata, segno del deterioramento psicologico della protagonista a causa della maledizione che la perseguita.


Il monologo inizia con Skye che tenta di seguire un testo prestabilito, ma quando lo schermo si inceppa, è costretta a improvvisare. Questo passaggio diventa emblematico della sua vita: all'esterno, tutti si aspettano che lei segua un copione — quello della celebrità brillante e perfetta — mentre dentro di sé sta lottando con il caos. Questo momento mostra come il controllo che Skye esercita sulla sua immagine pubblica sia fragile, pronto a sgretolarsi di fronte a un minimo imprevisto.


Skye ammette che la musica le ha dato tutto, ma l'ha anche distrutta. Questa doppia natura del successo — come fonte di realizzazione e al contempo di dolore — è centrale nel discorso. Qui, il trauma personale si mescola con il sovrannaturale: la maledizione di cui è vittima riflette il peso emotivo e mentale che il successo può esercitare su chi lo vive. L'idea che la musica "quasi" l'abbia uccisa è una metafora potente delle pressioni dell'industria musicale e del consumo di celebrità, che la conducono verso comportamenti autodistruttivi. Uno dei punti chiave del discorso è la riflessione su come il successo non riesca a risolvere i problemi interni. Skyle confessa che raggiungere la fama non ha cambiato la sua natura infelice. Questo passaggio rappresenta un'amara verità: spesso si crede che il riconoscimento e il denaro possano "aggiustare" ciò che non va nella vita, ma, come Skyle scopre, non è così. Questo collegamento con la maledizione — che la tormenta a prescindere dalla sua fama — accentua il tema dell'inevitabilità del dolore e della lotta con i propri demoni interiori.


La rottura definitiva avviene quando Skyle vede il fantasma di Paul Hudson, una figura centrale nella sua storia. Il pubblico presente e quello a casa non possono vedere quello che lei vede, e il panico che la prende è il punto culminante della sua discesa nella follia. Il fantasma di Paul è il simbolo della colpa e del rimorso, temi chiave del film, e il fatto che appaia proprio mentre Skyle cerca di mantenere la calma in pubblico rende il momento ancora più drammatico e destabilizzante.


Il trauma irrisolto di Skyle è al centro del monologo. La sua incapacità di sfuggire al passato è rappresentata dall'apparizione del fantasma e dalla maledizione che la perseguita. Il monologo è anche una critica alla cultura della celebrità, che spesso ignora il benessere psicologico degli artisti, riducendoli a semplici intrattenitori. Skyle non è solo una pop star, ma una persona distrutta, e il pubblico (come spesso accade nella realtà) sembra non cogliere la gravità del suo stato. Skyle cerca disperatamente di mantenere il controllo durante il discorso, ma la realtà le sfugge di mano.

SUGGERIMENTI PER L'INTERPRETAZIONE

Per interpretare al meglio il monologo di Skye Riley, è essenziale concentrarsi su alcuni aspetti fondamentali che riguardano il personaggio, il suo stato mentale e il contesto della scena. Ecco alcune indicazioni che possono aiutarti a portare questo momento sul palco in modo convincente:


1. Senso di fragilità interiore e lotta con il controllo

Skye è una pop star tormentata, e in questo momento di pubblico, il suo equilibrio emotivo è estremamente precario. È cruciale mostrare la tensione tra la sua facciata pubblica – l’immagine della celebrità sicura di sé – e la sua vulnerabilità interna. All'inizio del monologo, lei cerca di mantenere il controllo, ma l’incertezza inizia a emergere quando lo schermo si inceppa.


Esercizio: Prova a bilanciare i momenti di "professionalità" (es. quando Skye cerca di seguire il copione) con improvvisi cedimenti emotivi. Il tono della voce potrebbe passare da calmo e controllato a più incerto, con pause e titubanze.


2. Uso dell'improvvisazione per mostrare autenticità

Nel momento in cui lo schermo smette di funzionare, Skye è costretta a improvvisare. Questo è un segnale del suo crollo: è qui che la sua autenticità, con tutta la sua sofferenza, viene fuori. Questo pezzo deve avere un cambio di ritmo.


Indicazione: L’improvvisazione dovrebbe sembrare disarmante, come se Skye stesse rivelando qualcosa che non avrebbe mai voluto dire pubblicamente. Mentre parla della musica che l'ha quasi distrutta, fallo in modo colloquiale, quasi come se si stesse confidando con il pubblico, non come un discorso formale. Lascia emergere il sarcasmo e la stanchezza nella sua voce.


3. Transizione verso il sovrannaturale e la paura

Quando Skye vede il fantasma di Paul, la scena cambia completamente tono, passando dalla riflessione sarcastica alla paura vera e propria. Questo è un momento di rottura, dove il controllo le sfugge del tutto.


Indicazione: Quando vedi il fantasma, il passaggio deve essere rapido e scioccante. Fai un uso intenso del linguaggio corporeo: allontanati dal punto in cui vedi l'apparizione, cambia il tuo respiro e lascia che la voce diventi acuta, quasi disperata. La paura deve essere palpabile e crescente, e far sembrare che Skye non distingua più tra realtà e allucinazione.


4. Consapevolezza del pubblico e senso di isolamento

Skye è su un palco, davanti a centinaia o migliaia di persone, ma in quel momento si sente completamente sola. L'isolamento emotivo che prova deve essere evidente. Nonostante sia circondata da spettatori, è intrappolata nella sua mente, preda della maledizione e del trauma irrisolto.


Esercizio: Alterna momenti in cui ti connetti col pubblico (magari con uno sguardo o un sorriso nervoso) a momenti in cui ti distacchi completamente, come se fossi in un altro mondo, concentrata sulle tue paure interne.


5. Tono e ritmo del discorso

Il ritmo del monologo è essenziale. Inizia con un ritmo più lento, quando sta cercando di mantenere il controllo, e man mano che il discorso si evolve, il ritmo deve accelerare. Quando si parla del fallimento del successo e della sua sofferenza personale, potresti aumentare l’intensità emotiva, quasi come se la voce stesse cercando di trattenere un pianto.


Indicazione: Usa le pause in modo strategico, soprattutto quando Skye si rende conto di ciò che sta dicendo. Ci sono momenti in cui sembra quasi voler correggere se stessa, come se si rendesse conto di star dicendo troppo.


6. Variazione emotiva

Il monologo attraversa vari stati emotivi: frustrazione, sarcasmo, vulnerabilità, paura e terrore puro. Devi fare attenzione a non rimanere in un’unica tonalità emotiva troppo a lungo. Ogni fase del discorso deve portare con sé un nuovo picco emotivo, un crescendo che culmina nella visione di Paul.


Indicazione: Sperimenta con l’emozione della voce, alternando una voce morbida e ferma all'inizio, a una più rotta e disperata verso la fine.


7. Relazione con il testo e l'ambiente

Infine, ricorda che Skye è in un grande evento, sotto i riflettori, con aspettative altissime su di lei. Usa il tuo corpo per rappresentare la tensione che prova, cercando di mantenere una postura composta ma che si sgretola man mano che il monologo avanza. Mostra attraverso i movimenti come sta lottando contro se stessa, cercando di apparire normale mentre tutto attorno (e dentro di lei) crolla.

CONCLUSIONE

Il monologo di Skye in Smile 2 è un momento fondamentale che mette in luce la sua lotta interiore tra il desiderio di mantenere il controllo e l’impossibilità di sfuggire ai suoi demoni, sia interiori che sovrannaturali. Attraverso una combinazione di vulnerabilità emotiva, improvvisazione forzata e crescente terrore, questa scena offre una riflessione profonda sulla pressione della celebrità e sull’inevitabilità del trauma. Per gli attori che vogliono dare vita a questo complesso personaggio, è essenziale riuscire a bilanciare il sarcasmo, la disperazione e la paura, immergendosi completamente nel tormento di Skye per trasmettere al pubblico tutta la sua sofferenza.

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