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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Nick, estratto dalla serie Heartstopper, rappresenta un momento di intensa introspezione e vulnerabilità. Attraverso le sue parole, Nick rivela la profondità del suo legame con Charlie e la difficoltà di affrontare una situazione complessa come quella di un disturbo alimentare. La narrazione di Nick è semplice ma estremamente efficace nel trasmettere il senso di impotenza, preoccupazione e amore che prova mentre cerca di essere di supporto a Charlie in un momento critico della sua vita.
STAGIONE 3 EP 4
MINUTAGGIO: 1:50-13:50
RUOLO: Nick
ATTORE: Kit Connor
DOVE: Netflix
INGLESE
Coming Soon :)
ITALIANO
Conosci il detto: "L'ora più buia viene prima dell'Alba?". Ho capito cosa voglia dire. A settembre, Charlie ha preso un appuntamento col medico. Ha detto che odia andare dal dottore. Ma dai a chi è che piace in fondo? Soprattutto per una cosa così. Ha consigliato a Charlie un centro per i disturbi del comportamento alimentare. Ma il primo appuntamento disponibile era a gennaio. Poi le cose hanno iniziato a peggiorare. Il suo disturbo si è aggravato... Era sempre arrabbiato. E poi non ha voluto più parlarmi. Ha saltato tanti giorni di scuola. Era come stare su una ruota che girava sempre più veloce, e per lui stava diventando sempre più insopportabile. Mi aveva già detto di che si trattava. Ho cercato "Autolesionismo" online. C'era scritto che bisogna essere premurosi e non giudicanti. Non sapevo cosa fare tranne provare ad esserci e stargli accanto. Le sue pulsioni non erano razionali, ma non sapeva come fermarle. Nemmeno io. Era strano essere a scuola senza Charlie. Non poteva tenere il telefono, quindi non potevo chiedergli come stesse. Ho cercato di tenermi un pò occupato, o distratto, o entrambi. Non ero molto bravo però. Ho detto ai nostri amici cosa stava succedendo. Non voleva che andassero a trovarlo, ma loro hanno trovato il modo per dare una mano. A inizio novembre Charlie mi ha telefonato dalla clinica per la prima volta. Andavo a trovarlo con i suoi un paio di volte a settimana. Volevo andarci tutti i giorni ma gli servivano i suoi spazi... Sapevo che non sarebbe guarito come per magia, so che non funziona così. Stare lontano da casa era una sfida. Poteva essere terribile. Per alcune persone non è d'aiuto. Magari sono ottimista ma credo che a lui, onestamente, sia servito. Ci credo davvero.
Heartstopper è una serie britannica creata da Alice Oseman, basata sul suo omonimo webcomic e graphic novel, che ha riscosso un grande successo per la sua rappresentazione sensibile e autentica delle esperienze adolescenziali. La serie, prodotta da Netflix e lanciata nel 2022, si focalizza principalmente sulla storia d'amore tra due ragazzi, Charlie Spring e Nick Nelson, e si sviluppa in un contesto scolastico con dinamiche tipiche dell'adolescenza, come l'amicizia, il bullismo e la scoperta della propria identità.
La storia ruota attorno a Charlie, un ragazzo apertamente gay che ha affrontato episodi di bullismo a scuola, e Nick, un giocatore di rugby popolare e inizialmente eterosessuale. Charlie si invaghisce di Nick, ma la loro relazione inizia a evolversi quando Nick inizia a esplorare la sua sessualità e a capire di provare qualcosa di più per Charlie. Questo viaggio di scoperta viene trattato con grande delicatezza, toccando temi come il coming out, la bisessualità e il sostegno tra amici.
Heartstopper ha una narrazione che riesce a essere ottimista e leggera pur trattando temi profondi come l'identità di genere, l'orientamento sessuale e l'ansia sociale. A differenza di altre serie teen che possono spingere sul dramma, Heartstopper rimane fedele alla sua natura dolce e accogliente, offrendo una visione positiva e speranzosa delle relazioni queer.
Uno degli aspetti più lodati della serie è la sua rappresentazione autentica della comunità LGBTQ+. Oltre alla relazione tra Charlie e Nick, vengono esplorati altri personaggi queer, inclusi amici di Charlie che attraversano esperienze simili. La serie riesce a rappresentare le sfide e le bellezze delle relazioni LGBTQ+ in modo realistico ma senza cadere negli stereotipi negativi.
Il monologo segue una progressione cronologica, ripercorrendo gli eventi che hanno portato Charlie a cercare aiuto per il suo disturbo alimentare. Questa struttura lineare permette al pubblico di comprendere il graduale peggioramento della situazione e l’impotenza che Nick prova di fronte alla sofferenza del suo partner. È interessante come Nick tenti di bilanciare il racconto di fatti concreti con l’espressione dei suoi sentimenti, rendendo il monologo estremamente personale e tangibile.
Nick cerca di essere il più presente e di supporto possibile per Charlie, ma emerge chiaramente il suo senso di impotenza. Si riflette in frasi come “Non sapevo cosa fare” e “Ho cercato di esserci”, che rivelano quanto Nick si senta inadeguato nel suo tentativo di aiutare. Questo aspetto del monologo mette in luce la difficoltà di gestire una situazione in cui, nonostante l’amore e il desiderio di aiutare, ci sono limiti evidenti nelle capacità di intervento. Nick si ritrova a fare ricerche online, a parlare con gli amici e a visitare Charlie in clinica, ma tutto questo non sembra abbastanza per alleviare il dolore del partner.
Nel corso del monologo, Nick dimostra una notevole crescita emotiva e una maturità che va oltre la sua età. Capisce che il problema di Charlie non è qualcosa che può essere risolto rapidamente e facilmente. L’uso di frasi come “Non sarebbe guarito come per magia, so che non funziona così” evidenzia una comprensione più profonda della complessità della guarigione dai disturbi mentali e alimentari. Nick non si fa illusioni e accetta la realtà difficile, ma mantiene una nota di speranza, esprimendo la sua convinzione che Charlie stia migliorando.
Un elemento potente del monologo è il senso di isolamento che Nick sperimenta. La frase “Era strano essere a scuola senza Charlie” e la descrizione del tentativo di mantenersi occupato riflettono il vuoto che la distanza fisica e comunicativa ha creato tra i due. Non potendo parlare direttamente con Charlie per lungo tempo, Nick è costretto a gestire i suoi sentimenti da solo, senza sapere con certezza come il suo amico e partner stia affrontando la situazione.
La citazione iniziale "L'ora più buia viene prima dell'alba" è una potente metafora che Nick utilizza per dare un senso al dolore e alla sofferenza di Charlie. È un simbolo di speranza e resilienza: il riconoscimento che, anche nei momenti più difficili, c’è sempre la possibilità di un miglioramento. Questo mostra come Nick stia cercando di trovare luce nel buio, non solo per Charlie, ma anche per se stesso. Anche se Charlie non voleva che gli amici lo visitassero, Nick trova conforto nel fatto che gli altri si siano mobilitati per offrire il loro supporto. Questo dimostra come le dinamiche di sostegno all’interno di una comunità possono essere cruciali per affrontare situazioni complesse come quella di Charlie.
Nonostante il dolore e la preoccupazione, Nick termina il monologo con un tono di ottimismo. "Magari sono ottimista ma credo che a lui, onestamente, sia servito. Ci credo davvero." Questo finale sottolinea la resilienza di Nick e la sua fede nel fatto che, nonostante tutto, Charlie possa trovare un modo per guarire.
Il monologo di Nick è un viaggio emotivo attraverso la difficoltà e la resilienza. La sua lotta interiore e il suo senso di impotenza sono bilanciati da un ottimismo realistico che emerge nel finale, mostrando come l'amore e il sostegno possano fare la differenza, anche nelle situazioni più difficili.
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