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~ LA REDAZIONE DI RC
Questo monologo di Sean in Maid rappresenta uno dei momenti più crudi del suo personaggio. Fino a questo punto della serie, Sean è stato visto principalmente attraverso lo sguardo di Alex: un uomo violento, possessivo e tossico, un ostacolo alla libertà e alla sicurezza della protagonista. In questo momento di confessione, Sean abbassa la guardia e ammette la sua fragilità. Sta affrontando la realtà della sua dipendenza e le sue conseguenze. Il monologo segna un punto di svolta per il personaggio, che per la prima volta sembra riconoscere di non poter essere il padre che Maddy merita.
STAGIONE 1 EPISODIO 10
MINUTAGGIO: 32:20-33:42
RUOLO: Sean
ATTORE: Nick Robinson
DOVE: Netflix
INGLESE
When I told her to get off the swing, she had a tantrum. She was screaming. She never wants to get off the swings. I know, but I fսck¡ng couldn't handle it. I... I lost my temper, and I yelled at her. I haven't had a drink in 24 hours. I was trying to be straight for Maddy, and, uh... I'm irritable. My skin fսck¡ng crawls. The sun hurts. I'm just rubbed raw. I was pushing Maddy on the swings. She kept saying, "Higher, Daddy, higher." And it was nice. She was giggling. But even then, I was still planning my next fսck¡ng drink. I was trying to find some... relief. And she had the tantrum, and I knew that if Paula wasn't there, I'd have found a drink with Maddy in tow. Just like my fսck¡ng mom. I don't wanna do that to Maddy. I'm signing over full custody to you. I just called my lawyer. Sorry I'm such a piece of shit.
ITALIANO
Quando le ho detto di scendere dall’altalena ha fatto un sacco di capricci. Non sono riuscito a gestirla. Ho… perso al pazienza e le ho urlato contro. Non bevo da 24 ore, devo restare sobrio per Maddy e… sono irritabile. Mi vengono i brividi di freddo. Il sole mi da fastidio, mi sento a pezzi. Spingevo Maddy sull’altalena, lei continuava a dir: “Più in alto, più in alto, è divertente”. Lei rideva… Ma anche in quell’istante pensavo al mio prossimo cazzo di drink, cercavo di trovare un sollievo. Poi ha iniziato con i capricci e ho capito che se Paula non fosse stata lì avrei cercato da bere con Maddy al seguito. Come faceva mia madre. Lo risparmierò a Maddy. Accetterò che tu ottenga l’affidamento. Ho chiamato il mio avvocato. Mi dispiace di essere un pezzo di merda.
Maid è una miniserie Netflix del 2021 creata da Molly Smith Metzler e ispirata al memoir Maid: Hard Work, Low Pay, and a Mother's Will to Survive di Stephanie Land. È un racconto di resilienza e sacrificio che segue il percorso di una giovane madre, Alex (interpretata da Margaret Qualley), mentre lotta per costruire una vita migliore per sé e per sua figlia. La storia inizia con Alex che fugge nel cuore della notte dalla casa del compagno violento, Sean (Nick Robinson), con la loro bambina, Maddy. Senza soldi, senza un posto dove andare e senza una rete di supporto affidabile, Alex si ritrova a chiedere aiuto ai servizi sociali, dove scopre che ottenere un sostegno economico è un percorso complicato e pieno di ostacoli burocratici.
Per mantenere sé stessa e sua figlia, accetta un lavoro come donna delle pulizie per un’agenzia, trovandosi a ripulire le case di persone benestanti che sembrano vivere in un mondo completamente diverso dal suo. Il lavoro è faticoso e poco retribuito, ma è l’unica opzione che ha per cercare di sfuggire alla spirale di povertà in cui è intrappolata.
La serie segue Alex mentre affronta una serie di difficoltà, tra cui un sistema di assistenza sociale che sembra più un labirinto che un aiuto concreto, la dipendenza emotiva ed economica da Sean, e la complicata relazione con sua madre Paula (Andie MacDowell, che nella vita reale è la madre di Margaret Qualley). Paula è un’artista eccentrica e imprevedibile, affetta da disturbi mentali, che spesso diventa più un peso che un sostegno per Alex.
Ogni episodio mostra frammenti della sua vita interiore, spesso visualizzati attraverso sogni, flashback o persino numeri che appaiono sullo schermo per rappresentare il saldo del suo conto bancario in continua diminuzione. Questi dettagli rendono tangibile il senso di precarietà e stress che la protagonista vive quotidianamente.
Nel corso della serie, Alex trova rifugio in un centro per vittime di violenza domestica, dove stringe un legame con altre donne nella sua stessa situazione. Grazie alla sua determinazione e alla sua passione per la scrittura, riesce lentamente a trovare una via d’uscita, cercando di costruire un futuro migliore per sua figlia.
Temi principali
Maid esplora il tema della povertà come una trappola difficile da spezzare, soprattutto quando si è una giovane madre senza una rete di supporto stabile. La serie mostra con grande attenzione il peso della violenza psicologica, che spesso non lascia segni visibili ma ha conseguenze devastanti sulla vittima.
Viene anche messa in evidenza la fragilità del sistema di assistenza sociale, che pur esistendo non è sempre facilmente accessibile a chi ne ha bisogno. Ogni piccolo progresso di Alex è ostacolato da regole burocratiche che sembrano fatte apposta per scoraggiarla.
La relazione madre-figlia è un altro elemento chiave della serie: da un lato, il rapporto problematico tra Alex e Paula, e dall’altro, il legame tra Alex e Maddy, che rappresenta la sua principale motivazione per andare avanti.
La serie utilizza un linguaggio visivo molto realistico, con una regia che segue da vicino la protagonista, immergendo lo spettatore nella sua prospettiva. Le scene di pulizia diventano quasi un rituale, un modo per Alex di riprendere il controllo sulla propria vita. L’uso di elementi grafici (come il saldo bancario che si aggiorna in tempo reale o le domande nei moduli che prendono vita sullo schermo) aiuta a rendere più tangibili le sue difficoltà.
La scelta di Margaret Qualley come protagonista è fondamentale per il successo della serie. La sua interpretazione è piena di sfumature: Alex non è una vittima passiva, ma una donna che lotta con tutte le sue forze, anche quando sembra non avere più energia. Il rapporto con la madre, interpretata da Andie MacDowell, aggiunge ulteriore profondità alla storia, rendendo ancora più credibile il suo passato familiare problematico.
Il monologo è costruito in modo da mostrare il conflitto interiore di Sean. Ogni frase è breve, spezzata, come se il suo stesso pensiero fosse frammentato dalla fatica e dall'astinenza. L’uso dei dettagli fisici—i brividi, l’irritabilità, il disagio per il sole—restituisce la sensazione di un corpo che lotta contro sé stesso, un sintomo chiaro della sua dipendenza.
La scena dell’altalena è particolarmente significativa. Il gioco con Maddy, che dovrebbe essere un momento di gioia e leggerezza, è offuscato dalla sua ossessione per l’alcol. La sua mente è già proiettata verso il prossimo drink, tanto che persino la risata di sua figlia non basta a riportarlo nel presente.
Questo dettaglio mostra con estrema chiarezza come la dipendenza sia qualcosa di pervasivo: non si tratta solo del bere in sé, ma di un bisogno costante, un pensiero che lo accompagna in ogni momento.
Il punto centrale del monologo arriva con la sua ammissione più dura: "Se Paula non fosse stata lì avrei cercato da bere con Maddy al seguito. Come faceva mia madre." Qui Sean si confronta con il ciclo di dipendenza e trascuratezza che ha segnato la sua infanzia. Per tutta la serie, la sua violenza e il suo atteggiamento possessivo sono stati visti come un tentativo di controllo, ma in questa confessione emerge un’altra verità: la paura di ripetere gli errori della madre, di trascinare Maddy in un’infanzia simile alla sua.
Il monologo si chiude con due momenti fondamentali: prima, la sua decisione di accettare che Alex ottenga l’affidamento, un gesto che implica una consapevolezza della sua inadeguatezza come padre in quel momento. Poi, la frase più devastante: "Mi dispiace di essere un pezzo di merda." Non c’è rabbia, non c’è tentativo di ribaltare la situazione, solo una resa amara a ciò che è diventato.
Questo monologo è il punto più basso per Sean, ma anche l’unico momento in cui appare veramente sincero. La serie non cerca di giustificarlo o di dargli una via d’uscita facile: la sua dipendenza e il suo passato lo hanno reso una persona tossica per Alex, e lui stesso lo riconosce. La sua confessione non cambia il passato, ma segna una cesura nel suo personaggio: per la prima volta, Sean non sta cercando di trattenere Alex, ma le sta dando il permesso di andare avanti. E questo, per quanto piccolo, è un cambiamento significativo.
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