Monologo Maschile - Oz bambino in \"The Penguin\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo di Oz da bambino in "The Penguin" (Stagione 1, Episodio 8) è una delle sequenze più toccanti e rivelatrici dell’intera serie. In poche righe, riesce a catturare l’essenza del giovane Oswald Cobblepot: un bambino segnato dalle difficoltà della vita, ma dotato di una sensibilità e di un’osservazione straordinarie. Questo momento getta luce sulle origini del personaggio, mostrando come l’amore per sua madre e il desiderio di riscatto sociale siano al centro della sua personalità e delle sue ambizioni future. Attraverso le sue parole, emergono sogni, dolore e una determinazione che saranno alla base della sua ascesa nel sottobosco criminale di Gotham City.

DANZA, MAMMA

STAGIONE 1 EP 8

MINUTAGGIO: 8:30-9:54
RUOLO: Oz Bambino

ATTORE: Ryder Allen
DOVE: Sky


INGLESE


I see you, Ma. In ways that other people don't. I see the way you smile when you want people to think you're enjoying somethin' you ain't. I see how you smoke more when you're thinkin', and you drink more when you're sad. I see how hard you work, how smart you are... and how you wish the people who matter would notice... or the people like that wouldn't matter at all. No one else believes in you like me. No one else is gonna give you what you deserve. I'm gonna get you out of the Eastside, Ma. Put you up somewhere real nice. Better than what we got now. Yeah, better's easy than where we are. The best then. On the top floor, in a penthouse, like you want, with a view of the whole friggin' city. I'll get you expensive clothes and-and jewelry. Nice shit, too. The kind where people see you on the street and think, "She's important." And if you don't believe me, well, you don't gotta. 'Cause I'm gonna prove it to ya. Every damn day. Just... Please tell me... How much you care... Dance with me.



ITALIANO


Io ti vedo mà, come gli altri non ti vedono. Vedo i sorrisi che fai quando vuoi far credere che ti diverti ma non è vero, vedo che fumi di più quando pensi e bevi di più se sei triste. Vedo quanto lavori duro e quanto sei in gamba. E vorresti che quelli importanti lo vedessero o che persone così non fossero importanti. Nessuno crede in te più di me, nessun’altro ti darà quello che meriti. Ti porterò via dall’East Side, mà. In un posto veramente bello, migliore di quello che abbiamo. Il migliore, all’ultimo piano come piace a te. Un attico con la vista di tutta la città. Ti comprerò vestiti costosi e gioielli. Tutta roba bella, che quando la gente ti vede per strada pensa: quella è importante. E se non mi credi…non sei obbligata, perché te lo dimostrerò. Ogni cavolo di giorno. Solo…non arrenderti con me. Forza, mà. Balla con me.

THE PENGUIN

"The Penguin" è una miniserie televisiva statunitense creata da Lauren LeFranc, basata sul personaggio del Pinguino della DC Comics. La serie funge da spin-off del film "The Batman" del 2022 e approfondisce l'ascesa al potere di Oswald "Oz" Cobblepot nel sottobosco criminale di Gotham City.

Ambientata una settimana dopo gli eventi di "The Batman", la serie segue Oz Cobblepot, interpretato da Colin Farrell, mentre cerca di colmare il vuoto di potere lasciato dalla morte del boss mafioso Carmine Falcone. Oz, noto come "Il Pinguino", mira a consolidare il suo dominio nel mondo criminale di Gotham, affrontando sfide interne ed esterne.


La narrazione esplora le dinamiche di potere tra le famiglie mafiose, con particolare attenzione al conflitto tra Oz e Sofia Falcone, interpretata da Cristin Milioti. Sofia, figlia di Carmine, rappresenta una minaccia significativa per le ambizioni di Oz, portando a una serie di scontri e alleanze nel tentativo di controllare Gotham.


La serie si distingue per la sua atmosfera cupa e realistica, offrendo uno sguardo approfondito sulla trasformazione di Oz da sottoposto a potente signore del crimine.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo di Oz da bambino in "The Penguin" apre a un personaggio complesso come Oswald Cobblepot, mostrando un lato vulnerabile che contrasta con l'immagine del criminale spietato che conosciamo.

Oz si presenta come un bambino incredibilmente attento e sensibile. Le sue parole mostrano come non solo noti i dettagli della vita della madre, ma comprenda anche le sfumature emotive dietro i suoi comportamenti.

"Io ti vedo mà, come gli altri non ti vedono." È un’introduzione potente: Oz rivendica un legame unico con la madre, basato sulla capacità di percepire ciò che gli altri trascurano. Questo lo posiziona come un osservatore empatico, un ruolo che manterrà anche nel mondo criminale, dove la lettura delle persone diventa una delle sue armi più efficaci.


"Vedo i sorrisi che fai quando vuoi far credere che ti diverti ma non è vero." La sua abilità di leggere i sorrisi falsi e i gesti involontari della madre è indicativa di un bambino cresciuto troppo in fretta, in un contesto dove sopravvivere richiede un’attenzione quasi viscerale agli altri.

Il cuore del monologo è il sogno di Oz: salvare sua madre da una vita che percepisce come ingiusta e soffocante. Questo desiderio è intriso di speranza ma anche di una profonda amarezza verso le gerarchie sociali.

"Ti porterò via dall’East Side, mà." L’East Side diventa un simbolo di degrado e difficoltà, un posto dal quale Oz vuole liberare la madre. Questo riflette la sua frustrazione verso un mondo che giudica le persone solo in base al loro status. "In un posto veramente bello, migliore di quello che abbiamo. Il migliore, all’ultimo piano come piace a te."


Il riferimento a un attico è significativo: rappresenta l’apice, sia in termini geografici che simbolici. È un desiderio quasi idealizzato, che sottolinea l’ambizione di Oz di raggiungere qualcosa che la sua famiglia non ha mai avuto. Oz non si accontenta di migliorare le condizioni di vita della madre; vuole che venga riconosciuta e rispettata. "Quando la gente ti vede per strada pensa: quella è importante." Qui si coglie la profondità della sua lotta contro l’invisibilità sociale. Oz non vuole solo che la madre viva meglio, ma che il mondo riconosca il suo valore. Questa frase riflette anche una sua ossessione personale: essere qualcuno che conta, un desiderio che guida la sua ascesa nel mondo criminale.


Il monologo si chiude con una promessa di impegno e dedizione assoluti.

"Te lo dimostrerò. Ogni cavolo di giorno." Questo giuramento ha una forza particolare perché viene da un bambino che già mostra una volontà ferrea. La ripetizione quotidiana della dimostrazione non è solo per la madre, ma anche per sé stesso: è la dichiarazione di una missione. "Solo…non arrenderti con me. Forza, mà. Balla con me." Questa chiusa emotiva è tanto una supplica quanto un invito. La metafora del "ballare" suggerisce un legame intimo e affettuoso, ma anche un senso di movimento e progresso. Vuole che la madre non si arrenda alla realtà e continui a credere in lui.

CONCLUSIONE

Il monologo di Oz è una chiave fondamentale per decifrare l’evoluzione del Pinguino. Il suo desiderio di riscatto, il bisogno di visibilità sociale e il profondo amore per la madre lo spingono a cercare il potere a ogni costo, trasformandolo nel personaggio spietato che conosciamo. Questo breve ma intenso dialogo non solo ci avvicina al lato umano di Oz, ma ci ricorda che dietro ogni maschera di durezza c’è una storia di sofferenza e di aspirazioni non realizzate.

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