Monologo Paul Mescal da Normal People

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Grande Scott! Oggi, miei cari appassionati di cinema e recitazione, ci addentreremo in un monologo che tocca le corde dell'anima, tratto dalla serie "Normal People". Il personaggio di Connel ci regala un monologo emotivo sulla solitudine e l'auto-riflessione. Preparatevi a un'analisi che vi porterà attraverso il tempo e lo spazio.


IL MONOLOGO DI PAUL MESCAL IN NORMAL PEOPLE


MINUTAGGIO: 18:34 - 20:45

RUOLO: Connor

ATTORE: Paul Mescal

DOVE: RAI Play


INGLESE


….It’s familiar, I would say…In school I definitely felt that feeling of isolation or whatever but… people seemed to like me. Here, I don’t think that people like me that much. Like Rob, my friend who… I wouldn’t say that we clicked on a very deep level or anything but we were friends. I wouldn’t say that we had a lot in common in terms of interests, or anything and definitely not politically but we never really examined that. But that stuff didn’t really matter in school, because we were in the same group of friends, so, you know. And he did some stuff that I wouldn’t have been a fan of in terms of, like, with girls, but we were 18, you know, we acted like idiots. I think I felt a bit alienated by that stuff.

And, I think I thought if I moved here I’d fit in better. I thought I’d be with more like-minded people but that just hasn’t … I left Carricklea thinking I could have a different life. But, I hate it here and I can never go back because those friendships are gone and Rob is gone and I can’t see him again. I can’t get that life back.


ITALIANO


Ecco, è familiare, in realtà. Io ce l'avevo anche al liceo, il senso di solitudine perenne. Ma lì alle persone piacevo, ecco tutto. Qui io non credo di piacere granché alle persone. Tipo con Rob, il mio amico che... forse non eravamo chissà come in sintonia, ecco tutto, però... eravamo amici. Noi non avevamo molto in comune in termini di interessi, e in fatto di politica avremo avuto idee molto diverse, ma... queste cose non erano importanti a scuola. Facevamo parte dello stesso gruppo di amici, sa com'è. E lui ha fatto anche delle cose che non mi esaltavano di certo con le ragazze. Avevamo 18 anni, sa da adolescenti ci si comportava come idioti. Io credo che questo mi abbia allontanato, senza dubbio e... ho pensato che se fossi venuto qui mi sarei trovato meglio. Ho pensato che avrei trovato persone simili a me, ma non è successo. Ho lasciato anche Carry Clee pensando che avrei potuto avere una vita diverse e invece detesto questo luogo e non posso tornare lì perché quegli amici non ci sono più e Rob se ne è andato e io non lo vedrò più. Io non avrò più quella vita. Mi scusi.



GRANDE GIOVE!



Paul Mescal interpreta Connel, un personaggio della serie "Normal People". Questo giovane, durante una seduta di psicoanalisi, si apre con noi mostrandoci la sua anima, parlando della sua solitudine e delle sue relazioni. Ah, la psicoanalisi! Una scienza affascinante, quasi quanto il viaggio nel tempo!


Connel ci parla del suo senso di solitudine, un sentimento che lo ha accompagnato fin dai tempi del liceo. Nonostante fosse popolare a scuola, Connel si sentiva isolato. Poi, c'è la storia con Rob, il suo amico. Le amicizie possono essere così complesse! Condividere interessi diversi, avere opinioni politiche opposte... Connel sperava di trovare persone simili a lui all'università, ma la realtà è stata diversa.


La perdita di Rob è cruciale. Spinge Connel a confrontarsi con il dolore e il rimpianto, portandolo a capire che non potrà mai tornare a quella vita. È come quando ho capito che non potevo cambiare il passato, ma solo imparare da esso e andare avanti. Il monologo di Connel ci offre una prospettiva profonda sulla solitudine, l'amicizia, la crescita personale e il superamento delle perdite. Ricordate, ogni esperienza, come ogni viaggio nel tempo, ci insegna qualcosa di prezioso.


INDIETRO NEL FUTURO!


Miei cari appassionati di cinema e recitazione, il monologo di Mescal nei panni di Connel ci apre una finestra sulle sfide emotive della giovinezza, sulle difficoltà dei rapporti e sulle complessità della crescita personale. Questo monologo, come ogni viaggio nel tempo, ha qualcosa su cui farci rifletter e qualcosa da insegnarci. Fino alla prossima volta, ricordatevi di tenere gli occhi aperti e il cuore pronto a imparare!


Adieu!


C'è quache monologo maschile che vorresti vedere analizzato? Scrivici!

DOC

Laureato a pieni voti in numerose discipline scientifiche, ama definirsi cultore di tutte le scienze. I suoi idoli sono i grandi scienziati del passato, come Isaac Newton, Benjamin Franklin, Thomas Edison e Albert Einstein, dei quali possiede i ritratti nel salotto di casa propria e che adora così tanto da chiamare il cane da compagnia che possiede nel 1955 Copernico e quello che possiede nel 1985 Einstein.

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