Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Questo monologo di Howard Beale in Quinto potere è una delle scene più intense e profetiche del cinema. In un discorso infuocato, Beale denuncia la televisione come strumento di manipolazione e disinformazione, un’industria che intrattiene e anestetizza il pubblico. Il suo sfogo arriva in un momento cruciale della storia del personaggio: ormai divenuto un predicatore mediatico, comincia a prendere coscienza della natura del sistema che lo ha trasformato in una marionetta da palinsesto.
MINUTAGGIO: fine film
RUOLO: Howard Beale
ATTORE: Peter Finch
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
So, a rich little man with white hair died. What does that got to do with the price of rice, right? And why is that woe to us? Because you people and 62 million other Americans are listening to me right now. Because less than 3 percent of you people read books. Because less than 15 percent of you read newspapers. Because the only truth you know is what you get over this tube. Right now, there is a whole, an entire generation that never knew anything that didn't come out of this tube. We'll tell you any shit you want to hear. We deal in illusions, man. None of it is true! But you people sit there, day after day, night after night -- all ages, colors, creeds. This tube is the gospel, the ultimate revelation. This tube can make or break presidents, popes, prime ministers. This tube is the most awesome goddamn force in the whole godless world. And woe is us if it ever falls into the hands of the wrong people. And that's why woe is us that Edward George Ruddy died. Because this company is now in the hands of CCA -- the Communication Corporation of America. There's a new Chairman of the Board, a man called Frank Hackett, sitting in Mr. Ruddy's office on the 20th floor. And when the 12th largest company in the world controls the most awesome goddamn propaganda force in the whole godless world, who knows what shit will be peddled for truth on this network. So, you listen to me. Listen to me! Television is not the truth. Television's a goddamn amusement park. Television is a circus, a carnival, a traveling troupe of acrobats, storytellers, dancers, singers, jugglers, sideshow freaks, lion tamers, and football players. We're in the boredom-killing business. So if you want the Truth, go to God. Go to your gurus. Go to yourselves! Because that's the only place you're ever gonna find any real truth. But, man, you're never gonna get any truth from us. We'll tell you anything you wanna hear. We lie like hell. We'll tell you that Kojak always gets the killer and that nobody ever gets cancer at Archie Bunker's house. And no matter how much trouble the hero is in, don't worry. Just look at your watch. At the end of the hour, he's gonna win. We're all you know! You're beginning to believe the illusions we're spinning here! You're beginning to think that the tube is reality and that your own lives are unreal. You do whatever the tube tells you -- You dress like the tube. You eat like the tube. You raise your children like the tube. You even think like the tube. This is mass madness, you maniacs! In God's name, you people are the real thing. We are the illusion! So turn off your television sets. Turn them off now! Turn them off right now!
ITALIANO
Così un ricco ometto coi capelli bianchi è morto. Cosa c'entra questo con il prezzo del riso? [...] E perché io dico "poveri noi"? Perché voi il pubblico ed altri 62 milioni di americani, ascoltate me in questo istante! Perché meno del 3% di voialtri legge libri, capito? Perché meno del 15% di voi legge giornali o riviste! Perché l'unica verità che conoscete è quella che ricevete alla tv, attualmente! C'è da noi un'intera generazione che non ha mai saputo niente che non fosse trasmesso alla tv. La tv è la loro Bibbia, la suprema rivelazione. La tv può creare e può distruggere presidenti, papi, primi ministri. La tv è la più spaventosa maledettissima forza di questo mondo senza Dio. E poveri noi, se cadesse nelle mani degli uomini sbagliati. [...] Questa Società è ora nella mani della CCA, la "Communications Corporation of America"; [...] e quando una fra le più grandi corporazioni del mondo controlla la più efficiente macchina per una propaganda fasulla e vuota, in questo mondo senza Dio, io non so quali altre cazzate verranno spacciate per verità, qui. Quindi ascoltatemi, ascoltatemi: la televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni, giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere. Quindi, se volete la verità, andate da Dio, andate dal vostro guru, andate dentro voi stessi, amici, perché quello è l'unico posto dove troverete mai la verità vera! Sapete, da noi non potrete ottenere mai la verità. Vi diremo tutto quello che volete sentire, mentendo senza vergogna: vi diremo che Nero Wolfe trova sempre l'assassino, e che nessuno muore di cancro in casa del dottor Kildare, e che per quanto si trovi nei guai il nostro eroe, non temete, guardate l'orologio, alla fine dell'ora l'eroe vince... Vi diremo qualsiasi cazzata vogliate sentire. Noi commerciamo illusioni: niente di tutto questo è vero. Ma voi tutti ve ne state seduti là, giorno dopo giorno, notte dopo notte, di ogni età, razza, fede. Conoscete soltanto noi. Già cominciate a credere alle illusioni che fabbrichiamo qui. Cominciate a credere che la tv è la realtà, e che le vostre vite sono irreali. Voi fate tutto quello che la tv vi dice: vi vestite come in tv, mangiate come in tv, tirate su bambini come in tv, persine pensate come in tv! Questa è pazzia di massa! Siete tutti matti! In nome di Dio, siete voialtri la realtà: noi siamo le illusioni. Quindi spegnete i vostri televisori, spegneteli ora, spegneteli immediatamente, spegneteli e lasciateli spenti, spegnete i televisori proprio a metà della frase che vi sto dicendo adesso, spegneteli subito!!!
"Quinto potere" (Network, 1976) è un film diretto da Sidney Lumet, scritto da Paddy Chayefsky e interpretato da Peter Finch, Faye Dunaway, William Holden e Robert Duvall. È una satira feroce sul mondo della televisione e sulla sua capacità di manipolare il pubblico, anticipando molte delle dinamiche dell'infotainment moderno. Howard Beale (Peter Finch) è un anziano anchorman della UBS, rete televisiva in declino. Quando viene licenziato per il calo degli ascolti, annuncia in diretta che si suiciderà in onda la settimana successiva. La sua dichiarazione provoca scalpore, ma invece di rimuoverlo immediatamente, la rete decide di sfruttare la situazione per guadagnare audience. Diana Christensen (Faye Dunaway), spregiudicata responsabile della programmazione, intuisce il potenziale mediatico di Beale e lo trasforma in una sorta di profeta catodico, lasciandolo sfogare con monologhi rabbiosi contro il sistema. Il pubblico impazzisce per la sua figura e gli ascolti schizzano alle stelle. Il suo motto "Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più!" diventa un grido di ribellione nazionale.
Parallelamente, Max Schumacher (William Holden), direttore del telegiornale e amico di Beale, vive una crisi professionale e personale, intrecciando una relazione con Diana, che però è completamente devota alla logica del mercato televisivo.
Quando Beale denuncia in diretta la fusione della UBS con una multinazionale araba, i vertici della rete, guidati dal cinico Frank Hackett (Robert Duvall), decidono che la sua utilità è finita. Ma invece di cancellare il programma, optano per una soluzione ancora più scioccante: orchestrare la sua esecuzione in diretta, trasformandola nell’ennesimo spettacolo televisivo.
"Quinto potere" è una critica al cinismo dell’intrattenimento televisivo e al potere dei media di costruire e distruggere idoli a piacimento. Il film anticipa l’era della TV sensazionalistica, dei talk show urlati e della spettacolarizzazione della realtà. Beale è una figura tragica, un uomo trasformato in marionetta dai meccanismi dello show business, fino alle estreme conseguenze.
Howard Beale inizia con un pretesto: la morte di un "ricco ometto coi capelli bianchi". Subito, però, si sposta su un tema più ampio: la passività del pubblico e la dipendenza dalla televisione. Il suo attacco è diretto: meno del 3% legge libri, meno del 15% legge giornali, quindi la sola fonte di informazione è la TV. Qui Beale anticipa un fenomeno oggi amplificato dai social media: la realtà percepita non è quella vissuta, ma quella trasmessa. La TV diventa una nuova religione: "La TV è la loro Bibbia, la suprema rivelazione". È un passaggio cruciale, perché afferma che la TV crea la verità. Questo potere è nelle mani delle grandi corporazioni, come la CCA (Communications Corporation of America), che controllano il flusso dell'informazione. L’idea di un’élite economica che plasma la realtà a proprio piacimento è una delle tematiche più forti del film, e qui viene espressa senza filtri.
Poi il tono cambia: Beale smonta l’illusione con una serie di immagini forti. "La televisione è un maledetto parco di divertimenti", un circo fatto di "acrobati, giocolieri, domatori di leoni". Il messaggio è chiaro: la TV distrae. È un’industria che vende illusioni, confezionate per far sentire il pubblico al sicuro. L’elenco di riferimenti pop (Nero Wolfe, Dr. Kildare, gli eroi delle serie TV) serve a evidenziare come la finzione abbia ormai sostituito la realtà.
Il culmine arriva con l'invettiva finale: "Siete tutti matti! In nome di Dio, siete voialtri la realtà: noi siamo le illusioni". Qui Beale ribalta la prospettiva: il pubblico, credendo alla TV, ha perso il contatto con il mondo reale. Ma c'è ancora una possibilità di ribellione: "Spegnete i vostri televisori!". Un atto simbolico di rifiuto, un gesto quasi rivoluzionario che, però, il pubblico non compirà mai.
Questo monologo è il punto di massima lucidità di Howard Beale e, al tempo stesso, il suo canto del cigno. Dopo questo discorso, diventa un elemento scomodo per il sistema e la sua sorte è già segnata. Ma il suo messaggio resta incredibilmente attuale. Lumet e Chayefsky avevano già compreso come il mondo dell'informazione si sarebbe trasformato in un gigantesco spettacolo, dove la realtà viene costruita a tavolino.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.