Monologo - Queen Latifah in \"L'ultima vacanza\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Il monologo di Georgia Byrd in L’Ultima Vacanza è uno dei momenti più significativi del film, un punto di svolta che racchiude il messaggio centrale della storia. Con grande sincerità, Georgia riflette sul suo percorso, rivelando la trasformazione da una vita dominata dalla paura e dalle convenzioni a un’esistenza vissuta con autenticità e coraggio.

Sto per morire

MINUTAGGIO: 1:31:00-1:33:40

RUOLO: Georgia

ATTRICE: Queen Latifah
DOVE: Netflix


INGLESE


Mr. Kragen is right about me. l'm just a sales associate in one of his stores. One of the best. Or l was up until a couple of weeks ago. Well, l'm sorry. l didn't come here to give anybody the wrong impression about me. l just came here to blow every last cent of my money. You see, l'm gonna die. Yeah, see, l had that same reaction when l found out l only had three weeks to live. l mean, l tried to keep it to myself for exactly this reason. lt's a party-k*ller, ain't it? But l did land on that mountaintop. And l ended up on the cover of a ski magazine. Don't feel sorry for me, baby. Never in my life did l think l would end up in such a beautiful place doing so many incredible things. So, l'm sorry if l was maybe a little too honest with you. But l wasted too much of my life being quiet. l was afraid, l guess. You know how it is. You keep your head down and you hustle and hustle. Then you look up one day and wonder, "How did l even get here?" Huh, bro? See, some of the things we care about a lot are pretty worthless. So, l hope l haven't spoiled your evening. And it's truly been my pleasure. Happy New Year.



ITALIANO


Il signor Kragen ha ragione. Sono un’addetta alle vendite in uno dei suoi negozi. Una delle migliori. Almeno lo ero fino a qualche settimana fa, quando… Sentite, mi dispiace. Non sono venuta qui per dare di me un’impressione sbagliata. Sono venuto soltanto per dilapidare tutti i miei soldi. Vedete… io sto per morire. E’, si… vedete? Anch’io ho avuto la stessa reazione quando l’ho saputo. E’ chiaro che ho provato a tenerlo per me. Per questo motivo. Rovina la festa… Ma mi sono tuffata da una diga. E sono finita su una rivista di sci in copertina, anche. Ragazzi, non piangete per me. Mai in vita mia avrei immaginato che sarei finita in un posto così bello. E avrei fatto tante cose strane. Perciò… Mi dispiace se sono stata forse poco sincera, con voi. Ma ho sprecato tanta di quella vita per stare tranquilla. Avevo paura, credo. Sapete com’è… uno fa tanta fatica. Si affanna. Si agita. Un giorno rialza la testa e si domanda: “Già qui mi trovo?” E’, fratello? Molte delle cose a cui oggi teniamo tanto sono senza valore. Ecco… spero di non aver guastato la festa. E… conoscervi è stato un piacere. Buon anno.

L'ultima vacanza

L'Ultima Vacanza (Last Holiday, 2006) è una commedia drammatica diretta da Wayne Wang e interpretata da Queen Latifah nel ruolo principale. Il film combina leggerezza e riflessioni sulla vita, arricchito da performance che bilanciano umorismo e momenti di introspezione. La storia ruota attorno a Georgia Byrd, una donna ordinaria con una vita che si potrebbe definire “sicura”. Georgia lavora in un grande magazzino, è riservata e tiene nascosti i propri sogni, annotandoli nel suo "Libro delle Possibilità" – una sorta di diario dove raccoglie le sue fantasie più profonde, tra cui viaggi esotici e piatti gourmet che spera un giorno di cucinare. Vive con parsimonia, evita rischi e mantiene una routine prevedibile. Tutto cambia quando, durante una visita medica di routine, le viene diagnosticata erroneamente una malattia terminale. La notizia la costringe a rivedere completamente le sue priorità: Georgia decide di spendere tutti i suoi risparmi per vivere il tempo che le rimane al massimo. Parte quindi per una vacanza lussuosa in Europa, scegliendo come meta il Grandhotel Pupp, un luogo che aveva sempre desiderato visitare.


Durante il soggiorno, Georgia abbandona le sue inibizioni e si permette finalmente di essere sé stessa. La sua sincerità e il suo calore umano la rendono immediatamente apprezzata dagli ospiti dell’hotel e dallo staff. Questo include una serie di personaggi secondari, come il magnate Matthew Kragen (Timothy Hutton), un uomo d'affari egocentrico che inizialmente vede Georgia come una minaccia, e Chef Didier (Gérard Depardieu), il leggendario chef dell’hotel, che instaura con Georgia un rapporto di reciproca ammirazione culinaria.

Parallelamente, Georgia riflette sulle occasioni perse e sulla paura che aveva guidato molte delle sue scelte. La trama si concentra sull'importanza di vivere senza rimpianti e sull'autenticità come valore centrale.

Analisi Monologo

Questo monologo di Georgia Byrd è il cuore tematico del film L’Ultima Vacanza. Con grande sincerità e un pizzico di vulnerabilità, Georgia condivide la sua trasformazione personale davanti a un gruppo di persone abituate a mascherare le proprie insicurezze dietro status e apparenze. Georgia si trova a una festa al Grandhotel Pupp, circondata da ospiti ricchi e potenti. Finora, ha mantenuto un’immagine di sé che riflette la persona che sogna di essere: sofisticata, elegante e avventurosa. Ma qui, decide di abbassare la maschera e mostrare chi è veramente, rivelando il peso della sua diagnosi e, soprattutto, le lezioni che ha appreso durante il viaggio.


Mi dispiace. Non sono venuta qui per dare di me un’impressione sbagliata.” Georgia apre con una nota di vulnerabilità. Si scusa per l’apparente dissonanza tra chi è realmente e come si è presentata. Questo crea un’immediata connessione emotiva con il pubblico, sia nella scena che tra gli spettatori del film. La sua onestà è disarmante, soprattutto in un contesto dove l’apparenza è tutto. Vedete… io sto per morire.” La rivelazione della sua condizione è centrale. Georgia espone la fragilità della sua esistenza, affrontando un argomento che rompe le convenzioni sociali – soprattutto in una festa di Capodanno. Il contrasto tra il clima celebrativo e il peso di questa affermazione rende la scena memorabile e profondamente umana.


Ma ho sprecato tanta di quella vita per stare tranquilla. Avevo paura, credo.Qui, Georgia coglie l’essenza del messaggio del film: la paura ci tiene in trappola, impedendoci di vivere appieno. La sua confessione è un monito universale: la vita non aspetta e rimandare per "sicurezza" equivale a sprecarla. Molte delle cose a cui oggi teniamo tanto sono senza valore.” Questo passaggio amplia il monologo dalla sfera personale a un commento sociale. Georgia non parla solo di sé, ma della società in generale, sottolineando come le persone spesso inseguano obiettivi futili, trascurando ciò che conta davvero. Spero di non aver guastato la festa. E… conoscervi è stato un piacere. Buon anno.” Con queste parole, Georgia si congeda dal gruppo, mantenendo un tono rispettoso e dignitoso. Nonostante la pesantezza del discorso, lascia una nota di gentilezza e ottimismo, tipica del suo personaggio.

Conclusione

Il monologo di Georgia non è solo un momento di catarsi personale, ma un invito universale a vivere pienamente. La sua sincerità disarmante rompe le barriere dell’ipocrisia e delle convenzioni sociali, ricordando a tutti quanto sia preziosa la vita e come la paura possa impedirci di viverla appieno.

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