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~ LA REDAZIONE DI RC
"KAOS" di Netflix si distingue per il suo audace tentativo di fondere antiche leggende con tematiche contemporanee. Uno degli aspetti più intriganti della serie è la profondità con cui i personaggi navigano conflitti interni e relazioni complesse, immersi in un contesto di divinità e destini sovrumani. Il monologo di Riddy, rivolto alla sua madre, la "Tacita", emerge come un momento cruciale nella serie, riflettendo le lotte di identità, il dolore del distacco familiare, la sfida contro le divinità, e il desiderio di emancipazione personale.
STAGIONE 1 EP 1
MINUTAGGIO: 29:51-33:17
RUOLO: Riddy
ATTRICE: Aurora Perrineau
DOVE: Netflix
INGLESE
Coming Soon :)
ITALIANO
Ciao mamma, come stai? Io non… io non amo più Orfeo. Dovrei farlo ma non lo amo. Non sono più me stessa, sono sua. Sua moglie, la sua musa. Devo lasciarlo, ma non ci riesco. Sai perché? Per causa tua. Sai, un tempo pensavo davvero che avresti cambiato idea. Quando ero piccola io pregavo… Pregavo Eva di ridarti a me. Quanto ci ho messo…? Dieci anni per capire che non saresti mai tornata? Ti sono mai mancata? Dimmelo! Puoi dirmi solo che devo fare… per favore? Conosco la mia profezia mamma. Io non voglio questo, io voglio semplicemente che tu mi aiuti. A loro non importa. Sai, agli Dei. Tu hai rinunciato a me per loro, ti sei tagliata la lingua e loro se ne fregano di te. Non gliene frega un cazzo di nessuno di noi. Quindi che se ne vadano a fanculo! Io li sfido mamma, io sfido gli Dei! Ciao mamma.
La serie Netflix "KAOS" cambia prospettiva e protagonista in ogni episodio, offrendo un ritmo fresco e coinvolgente, simile a quello di alcune serie di successo degli anni 2000, ma con una veste più contemporanea. Questo approccio potrebbe richiamare sia gli appassionati di narrazioni classiche sia coloro che cercano intrattenimento visivo innovativo.
La scelta di Jeff Goldblum nel ruolo di Zeus aggiunge un livello di carisma e complessità al personaggio, portando una dimensione aggiuntiva alla sua crisi divina. La desaturazione visiva per gli Inferi, che enfatizza il distacco tra il mondo dei vivi e quello dei morti. L'inclusione di umorismo, tragedia e elementi grotteschi amalgama i toni e mantiene l'interesse alto, rendendo ogni episodio un'esperienza unica.
Inoltre, l'approccio di Charlie Covell nel riscrivere i miti greci, già evidenziato in opere precedenti come "The End of the F***ing World", promette una serie che, pur radicata nella tradizione, sfida le aspettative e esplora temi e dinamiche contemporanee.
Il monologo di Riddy rivela molteplici strati di conflitto interiore, tensioni familiari e sfide contro le forze divine, fungendo da catalizzatore per lo sviluppo del personaggio di Riddy e della trama più ampia della serie. Riddy esprime il suo dolore emotivo e la lotta interiore riguardante la sua relazione con Orfeo. Dichiarando di non amare più Orfeo, pur dovendolo fare, mette in luce una crisi di identità: non si vede più come un'individuo autonomo, ma come un'estensione di Orfeo – la sua moglie, la sua musa. Questo rivela quanto profondamente si senta persa nella sua relazione, avendo sacrificato, o avendo avuto sacrificato, il proprio senso di sé.
La relazione con la madre è altrettanto tumultuosa. Riddy si confronta con il ricordo della madre che ha scelto di seguire Era, sacrificando la sua capacità di parlare e, di conseguenza, la sua relazione con la figlia. Diventare "la tacita" ha rappresentato un prezzo davvero alto. Riddy rivela la sua lotta prolungata per accettare questa perdita, sottolineando una ferita emotiva profonda e un senso di abbandono che ha impattato significativamente la sua vita. Il riferimento alla profezia segna una rivelazione critica sul destino di Riddy, che lei rifiuta apertamente. Questo segna un punto di svolta per il suo personaggio, mostrando la sua decisione di ribellarsi contro i piani predeterminati dagli dei. La sua sfida agli dei, espressa con rabbia e rassegnazione verso la loro indifferenza, rafforza il tema della lotta contro un destino imposto. Riddy implora la madre per aiuto, cercando una guida in un momento di crisi personale. Questo appello emotivo per il sostegno, nonostante la rabbia e il risentimento, sottolinea la complessità delle relazioni familiari e il desiderio umano di connessione e comprensione.
Il monologo di Riddy è un microcosmo delle tematiche più ampie che la serie cerca di esplorare. Attraverso la sua voce, la serie interpella questioni di libero arbitrio, l'essenza della fede e la legittimità della ribellione contro poteri apparentemente onnipotenti. La complessità del suo discorso offre agli spettatori una finestra sulle profondità emotive e filosofiche del personaggio, arricchendo la narrativa con una tensione che persiste oltre le singole scene.
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