Monologo - Roberto Herlitzka da \"Il Rosso e il Blu\"

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Con la scomparsa di Roberto Herlitzka, il mondo del teatro e del cinema italiano perde una delle sue colonne portanti. Nato a Torino il 2 ottobre 1937, Herlitzka ha attraversato decenni di storia artistica italiana, lasciando un'impronta indelebile grazie alla sua profonda interpretazione e al suo impegno verso l'arte della recitazione. Attraverso un viaggio che ha toccato palcoscenici teatrali e set cinematografici, Herlitzka ha incarnato una varietà di personaggi che hanno parlato all'intelligenza ma anche all'anima dello spettatore. Oggi, mentre ricordiamo il suo lascito, riflettiamo su uno dei suoi monologhi, tratto dal film "Il rosso e il blu".

ROBERTO HERLITZKA E IL TEATRO

Roberto Herlitzka è stato un attore teatrale di formidabile talento e ha avuto una carriera estremamente variegata e ricca sul palcoscenico. La carriera di Herlitzka ha preso il volo al Piccolo Teatro di Milano, sotto la direzione di Giorgio Strehler, uno dei fondatori del teatro moderno italiano. Qui, Herlitzka ha affinato le sue capacità recitative e ha partecipato a numerose produzioni che sono diventate pietre miliari del teatro italiano. Uno degli aspetti più notevoli della sua carriera è stata la lunga e fruttuosa collaborazione con il regista Luca Ronconi. Herlitzka ha lavorato in molteplici produzioni sotto la direzione di Ronconi, spaziando da classici greci e latini a opere moderne e contemporanee.


Uno dei suoi ruoli più celebri è stato quello del protagonista in "Amleto". La sua interpretazione ha ricevuto ampi consensi per la profondità psicologica e la freschezza interpretativa che ha portato al personaggio. Herlitzka ha interpretato il ruolo del protagonista in "Il principe di Homburg" di von Kleist, mettendo in luce le complesse questioni di dovere, sogno e realtà. Un'altra interpretazione degna di nota è stata nel ruolo del protagonista nella satira politica "La resistibile ascesa di Arturo Ui" di Brecht, dove ha esplorato temi di potere e corruzione.

ROBERTO HERLITZKA E IL CINEMA

Ecco invece alcuni del film con Roberto Herlitzka.


"Buongiorno, notte" (2003): Questo film, diretto da Marco Bellocchio, si basa sugli eventi reali del rapimento e dell'omicidio dell'ex primo ministro italiano Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse nel 1978. Herlitzka interpreta Aldo Moro, mostrando i suoi ultimi giorni di vita mentre è prigioniero. Il film esplora la psicologia dei terroristi e la solitudine e la disperazione di Moro, offrendo una riflessione intensa sulla violenza politica e le sue conseguenze.


"Il Divo" (2008): Diretto da Paolo Sorrentino, il film è un ritratto di Giulio Andreotti, politico noto per la sua lunga carriera e per essere stato sette volte primo ministro dell'Italia. Herlitzka interpreta Andreotti durante gli anni successivi alla sua carriera politica, quando è coinvolto in processi per mafia e corruzione. Il film utilizza uno stile visivo unico e una narrazione non lineare per esplorare la complessità e le contraddizioni del suo personaggio.


"La nostra vita" (2010): In questo film di Daniele Luchetti, Herlitzka interpreta un imprenditore edile che interagisce con il protagonista, Claudio, un operaio che cerca di venire a patti con la morte improvvisa della moglie e di far fronte alle sfide economiche. Il film esplora temi di responsabilità familiare, integrità e la lotta della classe operaia.


"La pazza gioia" (2016): Diretto da Paolo Virzì, il film racconta la storia di due donne, Beatrice e Donatella, che si incontrano in una comunità terapeutica e formano un'amicizia improbabile. Herlitzka interpreta un personaggio secondario che interagisce con le due protagoniste, contribuendo alla narrazione delle loro avventure e delle sfide che affrontano mentre cercano di trovare il proprio posto nel mondo.


"La tenerezza" (2017): In questo film di Gianni Amelio, Herlitzka interpreta Lorenzo, un anziano avvocato vedovo che stabilisce una relazione complessa con una giovane famiglia che vive nel suo stesso edificio. Il film esplora le dinamiche familiari, il dolore, la perdita e la ricerca di connessioni umane in età avanzata.


Oltre a questi film, segnaliamo quello del quale oggi analizziamo il monologo tratto da...

"IL ROSSO E IL BLU" DI GIUSEPPE PICCIONI

"Il rosso e il blu" è un film del 2012 diretto da Giuseppe Piccioni che esplora la vita di una scuola romana attraverso gli occhi di insegnanti e studenti. Roberto Herlitzka interpreta il ruolo del professor Fiorito, un insegnante di storia dell'arte vicino alla pensione, che incarna una figura di saggezza e di disincanto, affrontando con una certa malinconia il tramonto della sua carriera.


Il film si articola su diverse linee narrative che si intrecciano tra loro. Oltre al personaggio di Herlitzka, troviamo il professor Prezioso, interpretato da Riccardo Scamarcio, un giovane insegnante che lotta per trovare il suo posto e il suo stile nell'ambito dell'educazione. C'è anche la preside, interpretata da Margherita Buy, che gestisce l'istituto con un misto di autorità e umanità, cercando di bilanciare le esigenze di studenti e docenti.


Il film esplora temi come il passaggio generazionale, l'impatto della burocrazia sulla passione per l'insegnamento e la sfida di motivare gli studenti in un ambiente spesso indifferente o ostile. "Il rosso e il blu" riflette sulla condizione umana e sociale dell'ambiente scolastico, offrendo uno spaccato realistico e a tratti amaro, ma anche momenti di leggerezza e speranza.


La performance di Herlitzka è particolarmente toccante, mostrando un uomo che cerca di lasciare un'impronta positiva sugli studenti nonostante le sfide personali e professionali. Il film utilizza il contrasto tra i colori "rosso" e "blu" come metafora delle passioni, delle emozioni e delle difficoltà che caratterizzano la vita scolastica.

CLASSICISMO E ROMANTICISMO

MINUTAGGIO: 1:26:40-1:29:40
RUOLO: Prof.Fiorito

ATTORE: Roberto Herlitzka



ITALIANO


Classicismo e Romanticismo… Chiudete i quaderni. Dimenticate date, i periodi storici, nel caso che ne ricordaste qualcuno… C’è qualcosa nell’arte, come nella natura, del resto, che ci rassicura; e qualcosa che invece ci tormenta, ci turba. Ci rassicura un prato verde pieno di fiori, un cielo azzurro senza nuvole; ci turba l’immobilità di un lago, la violenza di una tempesta; ci placa la bellezza di una statua greca, di Fidia, o appunto, la Venere di Milo. Ci sgomenta il Monaco di Friedrich, solo dinnanzi all’immensità del mare. Due sentimenti eterni in perenne lotta: la ricerca dell’ordine e il fascino del caos. Dentro questa lotta, ci siamo noi, tutti. Anche tu, Ciacca, è… Ordine e disordine. Cerchiamo regole, forme, canoni, ma non cogliamo mai il reale funzionamento del mondo. La vera forma di tutto ciò che è fuori di noi, così come di tutto ciò che è dentro di no, è per gli uomini un vero mistero. L’incapacità di risolvere questo mistero ci terrorizza, ci costringe a oscillare tra la ricerca di un’armonia impossibile, e l’abbandono al caos. Ma quando ci accorgiamo del divario che c’è… tra noi e il mondo, tra noi e noi, tra noi e Dio… allora scopriamo che possiamo ancora provare stupore. Che possiamo gettare uno sguardo intorno a noi, come se fossimo capaci di vedere per la prima volta.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Roberto Herlitzka rappresenta un'eloquente riflessione sui temi del Classicismo e del Romanticismo, estendendo la discussione ad una meditazione più ampia sul significato dell'arte e sulla condizione umana. Il monologo inizia con l'invito a dimenticare le convenzioni accademiche ("Chiudete i quaderni. Dimenticate date, i periodi storici"), suggerendo un approccio più intuitivo e personale all'arte. Il Classicismo è rappresentato da immagini di ordine e armonia, come il prato verde e la statua greca, simboli di bellezza ideale e equilibrio. Al contrario, il Romanticismo è associato con il caos e l'emozione profonda—la tempesta, il lago immobile, il Monaco di Friedrich—immagini che evocano il sublime, il mistero e la solitudine.


Herlitzka esplora la condizione umana attraverso il prisma dell'arte, descrivendo come gli esseri umani siano perpetuamente intrappolati tra il desiderio di ordine e il fascino irresistibile del caos. Questo dualismo riflette profonde verità psicologiche e esistenziali sul modo in cui le persone navigano la loro esistenza, cercando significato in un mondo che spesso sfugge alla comprensione piena. Il climax del monologo si rivolge alla capacità dell'arte di rivelare il divario tra l'individuo e il mondo esterno, e tra l'individuo e sé stesso. La menzione finale dello "stupore" suggerisce che, nonostante l'incapacità di comprendere completamente il mistero dell'esistenza, c'è ancora spazio per meraviglia e rivelazione. L'arte, quindi, diventa un mezzo per vedere il mondo con occhi nuovi, una fonte di continua scoperta e rinnovamento.


Nel contesto del film, questo monologo illustra la filosofia di vita del personaggio di Herlitzka ma funge anche da ponte tra le generazioni rappresentate nel film—gli insegnanti stanchi ma saggi e gli studenti giovani e spesso disillusi. Attraverso queste parole, il personaggio di Herlitzka impartisce una lezione che va oltre l'arte, invitando gli studenti (e gli spettatori) a riflettere sulla loro propria vita e sulle loro percezioni.

ADDIO MAESTRO

Mentre ci congediamo da Roberto Herlitzka, ci troviamo di fronte alla vastità della sua eredità artistica. Herlitzka è stato un attore, un educatore, un filosofo dell'arte che ha insegnato a generazioni di spettatori e colleghi l'importanza di osservare la vita con meraviglia e curiosità. Con la sua scomparsa, il sipario si chiude su una carriera straordinaria.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com