Monologo - Robin Williams in \"La leggenda del Re Pescatore\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Il monologo di Parry in La leggenda del Re Pescatore è uno dei momenti più significativi del film, perché racchiude in sé l’essenza della storia e il percorso di redenzione del protagonista. Parry racconta la leggenda del Re Pescatore a Jack, ma in realtà sta parlando di lui stesso. La parabola del re ferito, che perde di vista la sua missione per colpa della sua ambizione e rimane prigioniero della propria sofferenza, è il riflesso di Jack, un uomo cinico e disilluso, incapace di dare e ricevere amore. Allo stesso tempo, il monologo suggerisce il ruolo che Parry ha nella sua vita: un giullare che, senza pregiudizi o secondi fini, è in grado di vedere la sua sofferenza e offrirgli aiuto.

Cuorcontento e Santo Graal

MINUTAGGIO: 31:12-32:47
RUOLO:
Parry
ATTORE:
Robin Williams
DOVE:
Amazon Prime Video



INGLESE


Did you ever hear the story of the Fisher King? It begins with the king as a boy, having to spend the night alone in the forest, to prove his courage so he can become king. Now, while he's spending the night alone, he is visited by a sacred vision. Out of the fire appears the Holy Grail, symbol of God's divine grace. And a voice said to the boy, "You shall be keeper of the Grail, so that it may heal the hearts of men." But the boy was blinded by greater visions of a life filled with power, and glory, and beauty. And in this state of radical amazement, he felt for a brief moment not like a boy, but invincible - like God... so he reached into the fire to take the Grail, and the Grail vanished, leaving him with his hand in the fire, to be terribly wounded. Now as this boy grew older, his wound grew deeper. Until one day, life for him lost its reason. He had no faith in any man - not even himself. He couldn't love, or feel loved. He was sick with experience. He began to die. One day, a fool wandered into the castle, and found the king alone. And being a fool, he was simple-minded; he didn't see a king. He only saw a man alone, and in pain. And he asked the king, "What ails you, friend?" The king replied, "I'm thirsty - I need some water to cool my throat." So the fool took a cup from beside his bed, filled it with water, and handed it to the king. As the king began to drink, he realized his wound was healed! He looked in his hands, and there was the Holy Grail, that which he sought all of his life. And he turned to the fool and said with amazement, "How can you find that which my brightest and bravest could not?" And the fool replied, "I don't know. I only knew that you were thirsty."



ITALIANO


Scusami se mi prendo la libertà, ma... Tu non mi sembri per niente un cuorcontento. La conosci la storia del Re Pescatore? Comincia col re da ragazzo, che doveva passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare re. E mentre passa la notte da solo è visitato da una visione sacra: nel fuoco del bivacco gli appare il Santo Graal, simbolo della grazia divina. E una voce dice al ragazzo: "Tu custodirai il Graal, onde possa guarire i cuori degli uomini". Ma il ragazzo, accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria, di bellezza, in uno stato di completo stupore, si sentì per un attimo non un ragazzo, ma onnipotente come Dio: allungò la mano per prendere il Graal, e il Graal svanì lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco. E mentre il ragazzo cresceva la ferita si approfondiva, finché un giorno per lui la vita non ebbe più scopo. Non aveva più fede in nessuno, neanche in se stesso. Non poteva amare, né sentirsi amato. Era ammalato di troppa esperienza, e cominciò a morire. Un giorno un giullare entrò al castello e trovò il re da solo. Ed essendo un semplice di spirito, egli non vide il re: vide solo un uomo solo e sofferente. E chiese al re: "Che ti addolora, amico?". E il re gli rispose: "Ho sete, e vorrei un po' d'acqua per rinfrescarmi la gola". Allora il giullare prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d'acqua e la porse al re. Ed il re, cominciando a bere, si rese conto che la piaga si era rimarginata: si guardò le mani e vide che c'era il Santo Graal, quello che aveva cercato per tutta la vita. Si volse al giullare e chiese stupito: "Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?". E il giullare rispose: "Io non lo so: sapevo solo che avevi sete".

La leggenda del Re Pescatore

La leggenda del Re Pescatore (The Fisher King, 1991) è un film diretto da Terry Gilliam con Robin Williams e Jeff Bridges. È una storia che mescola dramma e commedia con elementi di realismo magico, esplorando il senso di colpa, la redenzione e la ricerca della felicità. Jack Lucas (Jeff Bridges) è un cinico speaker radiofonico newyorkese, noto per il suo sarcasmo e la sua arroganza.


Un giorno, uno dei suoi ascoltatori interpreta in modo estremo le sue parole e compie una strage in un ristorante. Questo evento distrugge la carriera di Jack, che sprofonda nella depressione e nell’alcolismo. Tre anni dopo, mentre vaga per la città in preda alla disperazione, viene salvato da un senzatetto di nome Parry (Robin Williams), un uomo eccentrico e pieno di fantasia, convinto di essere un cavaliere in cerca del Santo Graal. Parry, un tempo professore di storia, ha perso tutto a causa della tragedia causata da Jack: sua moglie era tra le vittime della sparatoria. Il trauma lo ha spinto in un mondo immaginario, popolato da visioni di un terrificante Cavaliere Rosso.


Jack, inizialmente riluttante, si sente in dovere di aiutarlo e scopre che Parry è innamorato di Lydia (Amanda Plummer), una donna timida e impacciata. Con l’aiuto di Anne (Mercedes Ruehl), la sua compagna che gestisce un videonoleggio, Jack cerca di far incontrare Parry e Lydia, sperando di offrirgli una nuova possibilità di felicità. Ma la redenzione di Jack passa anche attraverso il mito del Santo Graal: Parry crede che il Graal sia nascosto in una residenza privata a New York e convince Jack ad aiutarlo a recuperarlo. Nel frattempo, Parry deve affrontare i suoi demoni interiori, rappresentati dal Cavaliere Rosso che lo perseguita.

Analisi Monologo

La storia del Re Pescatore che Parry racconta è una metafora della caduta e della redenzione. Il giovane re, inizialmente investito di una missione sacra, si lascia accecare dall’ambizione e finisce per ferirsi nel tentativo di impadronirsi del Graal. La ferita, però, diventa una piaga interiore, un vuoto esistenziale che lo porta a chiudersi al mondo. Questo è esattamente ciò che è accaduto a Jack.


Il suo potere mediatico lo aveva reso arrogante e insensibile, fino al momento in cui il suo cinismo ha causato indirettamente una tragedia. Da quel momento, la sua vita è precipitata, e proprio come il re della storia, ha perso ogni senso di scopo. Il vero punto di svolta arriva con il giullare, una figura che rappresenta la purezza e la semplicità. A differenza dei cavalieri che hanno cercato il Graal con metodi grandiosi e fallimentari, il giullare non ha secondi fini: vede semplicemente un uomo che soffre e gli offre ciò di cui ha bisogno, un gesto di pura empatia. Questo è il ruolo che Parry assume nei confronti di Jack. Parry, pur essendo segnato dalla tragedia, non ha perso la capacità di vedere l’umanità negli altri. Il suo modo di vivere – eccentrico, infantile, lontano dalle logiche del successo e del potere – è ciò che permette a Jack di riscoprire l’importanza della connessione umana.


Il monologo è anche una riflessione sul modo in cui le persone cercano significati profondi e soluzioni grandiose ai loro problemi, mentre la risposta spesso è più semplice di quanto si creda: basta essere presenti per qualcuno, riconoscerne il dolore e offrire un gesto di gentilezza sincera.

Conclusione

Con questo monologo, Parry sta indicando a Jack una via d’uscita dal suo dolore. Jack, come il Re Pescatore, è bloccato in un ciclo di sofferenza autoimposta, convinto che la sua vita non possa più avere un senso. Parry gli mostra che la guarigione non arriva attraverso il potere o la redenzione eroica, ma attraverso la semplicità di un atto d’amore. In questo senso, il film ribalta l’idea del "salvatore": Jack, che si sente superiore e pensa di aiutare Parry, è in realtà quello che ha più bisogno di essere salvato.

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