Monologo - Amy la Strafica in Gone Girl

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO


Nel cuore del thriller psicologico "Gone Girl", diretto da David Fincher, si trova un monologo che distilla in modo brillante e inquietante la complessità delle relazioni interpersonali, delle aspettative di genere e della manipolazione mediatica. Il film, adattamento dell'omonimo romanzo di Gillian Flynn, si avventura nelle profondità oscure di un matrimonio apparentemente idilliaco, che si svela essere un intricato gioco di specchi, pieno di segreti, menzogne e inganni. Al centro di questa esplorazione si trova Amy Dunne, la cui sparizione genera una frenetica caccia all'uomo e una riflessione tagliente sulle dinamiche di potere e sulle performance di genere nella società contemporanea.

IL SEGRETO DI AMY


MINUTAGGIO: 1:09:49 - 1:12:23

RUOLO: Amy

ATTRICE: Rosamund Pike

DOVE: Netflix



INGLESE


And if I get everything right, the world will hate Nick… for killing his beautiful, pregnant wife. And after all the outrage, when I’m ready… I’ll go out on the water with a handful of pills… and a pocket full of stones. And when they find my body they’ll know. Nick Dunne dumped his beloved like garbage. And she floated down past all the other abused, unwanted, inconvenient women. Then, Nick will die too. Nick and Amy will be gone. But then we never really existed. Nick loved a girl I was pretending to be. Cool girl. Men always use that, don’t they? As their defining compliment. She’s a Cool girl. Cool girl is hot. Cool girl is game. Cool girl is fun. Cool girl never gets angry at her man. She only smiles in a chagrin loving manner and then presents her mouth for fucking. She like what he likes. So, evidently, he’s vinyl hipster who loves fetish monger. If he likes girls gone wild, she’s a mall babe who talks football and endures buffalo wings at Hooters. When I met Nick Dunne, I knew he wanted a cool girl and for him, I’ll admit, I was willing to try. I wax stripped my pussy raw. I drank canned beer watching Adam Sandler movies. I ate cold pizza and remained a size 2. I blew him… semi regularly. I lived in the moment. I was fucking game. I can’t say I didn’t enjoy some of it… Nick teased out in my things I didn’t know existed. A lightness, a humour, an ease. But I made him smarter, sharper, I inspired him to rise to my level. I forged the man of my dreams. We were happy pretending to be other people. We were the happiest couple we knew. And what’s the point of being together if you’re not the happiest. But Nick got lazy. He became someone I did not agree to marry. He actually expected me to love him unconditionally then he dragged me, penniless, to the naval of this great country and found himself a newer, younger, bouncier Cool Girl. You think I’d let him destroy me and end up happier than ever? No fucking way. He doesn’t get to win!



ITALIANO


Se avrò fatto tutto come si deve, il mondo odierà Nick per avere ucciso la sua bellissima moglie incinta. E dopo l’ondata di sdegno, quando sarò pronta, scenderò in acqua con una manciata di pillole e la tasca piena di sassi e quando troveranno il mio cadavere, tutti sapranno: Nick Dunne ha scaricato la sua amata come un sacco di spazzatura e lei è scivolata via insieme a tutte le altre donne maltrattate, scomode e indesiderate. Poi, morirà anche Nick. Nick e Amy svaniranno ma, del resto, non siamo mai esistiti davvero. Nick amava la ragazza che fingevo di essere. La strafica. Gli uomini dicono sempre così, no? Il complimento assoluto: ”È una strafica”. La strafica è sexy, la strafica è divertente, la strafica non si arrabbia mai col suo uomo, si limita a sorridere, rammaricata e amorevole e poi gli offre la bocca da scopare. Le piace quello che piace a lui quindi, ovviamente, lui è un patito di vinili e dei manga sadomaso. Ma se lui vuole, lei sarà una sciacquetta che parla di football e mangia ali di pollo al fast food. Quando ho conosciuto Nick Dunne ho capito che voleva una strafica. E per lui, lo ammetto, ero disposta a provarci. Mi sono fatta la ceretta completa alla passera, ho bevuto birra in lattina guardando film di Adam Sandler, ho mangiato pizza fredda rimanendo una 38, glielo succhiavo più o meno regolarmente. Vivevo l’attimo. Ci stavo, cazzo. Non posso dire di non essermi divertita. Nick mi ha tirato fuori cose che non sapevo di avere. La leggerezza, l’umorismo, il brio. Ma io l’ho reso più intelligente, più acuto. L’ho indotto a salire al mio livello. Ho plasmato l’uomo dei miei sogni. Eravamo felici di fingerci qualcun altro. Eravamo la coppia più felice che conoscevamo. E a che serve stare insieme, se non si è i più felici? Ma Nick si è impigrito. È diventato uno che non avrei mai sposato. Si aspettava proprio che lo amassi senza condizioni. Poi mi ha trascinata qui, senza un soldo, nell’ombelico di questo grande paese e si è trovato una nuova, giovane, soda, strafica. Credete che gli avrei permesso di distruggermi e poi vivere felice e contento? Col cazzo. Non può vincere lui.

GONE GIRL


"Gone Girl", diretto da David Fincher e uscito nel 2014, è un film che si muove tra i generi thriller e drammatico, un'opera cinematografica che incanta e inquieta allo stesso tempo. Basato sull'omonimo romanzo del 2012 scritto da Gillian Flynn, che ha anche curato la sceneggiatura del film, "Gone Girl" esplora temi complessi come il matrimonio, i media e le percezioni pubbliche, nonché le dinamiche di potere all'interno delle relazioni.

Il film narra la storia di Nick Dunne ( Ben Affleck) e della sua moglie Amy ( Rosamund Pike), la cui sparizione il giorno del loro quinto anniversario di matrimonio scatena una frenetica indagine mediatica. Man mano che l'indagine procede, i segreti all'interno del loro matrimonio cominciano a emergere, mettendo in dubbio l'innocenza di Nick e rivelando la complessità e le manipolazioni dietro la facciata della loro relazione apparentemente idilliaca.


La regia di Fincher è magistrale nell'intrecciare suspense e commento sociale, utilizzando una narrazione non lineare che sfida lo spettatore a rimettere in discussione le proprie assunzioni man mano che la trama si dipana. Rosamund Pike offre una performance straordinaria, incarnando una figura femminile complessa che sfida i cliché del genere thriller e si impone come uno dei personaggi femminili più intriganti e sfaccettati del cinema moderno.

ANALISI DEL MONOLOGO


Il monologo di Amy Dunne in "Gone Girl" rappresenta uno dei momenti chiave del film, svelando la complessità e la premeditazione dietro il suo inganno. Questo passaggio funge anche da critica acuta e inquietante alle dinamiche di genere, alle aspettative sociali e alla percezione del matrimonio e dell'amore nella società contemporanea.


Attraverso questo monologo, Amy svela la sua intenzione di manipolare l'opinione pubblica per farla rivoltare contro Nick, illustrando una profonda comprensione dei meccanismi mediatici e delle narrative popolari intorno alle vittime e ai perpetratori di crimini passionali. Il suo piano è calcolato per sfruttare la compassione e l'indignazione collettiva verso le donne scomparse e presumibilmente assassinate, posizionandosi come l'ultima vittima in una lunga serie di ingiustizie contro le donne.


Il concetto di "strafica" che Amy descrive è una critica penetrante ai ruoli di genere prescritti e alle aspettative che le donne affrontano, in particolare nelle relazioni eterosessuali. Questa idea della donna perfetta, che si conforma senza sforzo ai desideri e alle aspettative maschili, è presentata come un ideale insostenibile e fittizio. Amy confessa di aver adottato questo ruolo per conquistare e mantenere l'affetto di Nick, pur riconoscendo il danno emotivo e la disumanizzazione che tale conformità comporta.


La trasformazione di Amy, dalla complice volontaria di questa finzione alla sua decisiva rottura con essa, è segnata dalla sua rivelazione di non voler più essere complice di un sistema che premia le donne per il loro adattamento passivo ai desideri maschili. La sua vendetta contro Nick, quindi, diventa simbolica di una ribellione contro le restrizioni oppressive dei ruoli di genere.


Questo monologo espone anche la psicologia torbida di Amy. La sua intelligenza e lucidità nel manipolare gli eventi e le percezioni si mescolano a una freddezza emotiva e a una crudeltà che sfidano la semplice categorizzazione di vittima o carnefice. Amy emerge come un personaggio estremamente complesso, la cui capacità di amore e odio, manipolazione e vulnerabilità, riflette le ambiguità morali al cuore del film.

Conclusioni


Attraverso il monologo di Amy Dunne, "Gone Girl" di David Fincher si afferma come un'opera cinematografica che trascende il suo genere, trasformandosi in un incisivo commento sulle aspettative di genere, l'autenticità nelle relazioni e la manipolazione dell'opinione pubblica. Amy emerge come simbolo delle contraddizioni e delle complessità che definiscono l'esperienza umana nel mondo moderno.

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