Monologo - Ryan Reynolds da \"Deadpool & Wolverine\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel panorama cinematografico contemporaneo, pochi personaggi sono riusciti a ridefinire le aspettative e il formato tradizionale dei film di supereroi come Deadpool. Con il suo stile unico, caratterizzato dalla rottura della quarta parete e da un umorismo tagliente, Deadpool si distingue per la sua capacità di commentare la propria esistenza all'interno del contesto cinematografico e industriale. Il monologo tratto dal film "Deadpool & Wolverine" offre un'opportunità preziosa per analizzare come il personaggio gestisce temi come i diritti cinematografici, la narrazione seriale, e le dinamiche dell'industria dell'intrattenimento, il tutto mantenendo un legame diretto e complice con il pubblico. Questa analisi si propone di esplorare il modo in cui Deadpool utilizza l'irriverenza e la meta-narrazione per creare un dialogo con gli spettatori, sfidando al contempo le convenzioni narrative e le aspettative del genere.

LOGAN NON E' MORTO!

MINUTAGGIO: 00:30-1:45

RUOLO: Deadpool

ATTORE: Ryan Reynolds

DOVE: Al cinema!


INGLESE


Coming soon :)



ITALIANO


Oh, oh, oh, oh… la musica del logo ti da una carica pazzesca, vero? Quanto sono felice di essere qui. E’ passato un po’; sapete, non ero così sicuro che un giorno sarei tornato. La Disney ha comprato la Fox, c’è stato un piccolo problema con i diritti bla bla bla bla… ma poi si è scoperto che volevano me! “L’unico che non dovrebbe avere mai un suo film, figuriamoci un franchisee”. La Marvel è così stupida. Ehi, conosciamo tutti il titolo di questa roba; quindi so cosa vi state chiedendo: come potremmo farlo senza disonorare la memoria di Logan? Ve lo dico io: non lo faremo. Vi confido un segreto: Wolverine non è morto. Beh, certo, è il finale perfetto per una storia tristissima, ma i fattori rigeneranti non funzionano così. Pensate che sarei qui, nel ridente Down Town Nord Dakota a dissotterrare il solo e unico Wolverine? No, grazie, ma il destino di tutto il mio mondo era a rischio. Forse lui non se la passerà benissimo, ma di sicuro non è… morto.

DEADPOOL & WOLVERINE

Il film inizia con Wade Wilson/Deadpool (Ryan Reynolds) che arriva al sito di sepoltura di Logan/Wolverine (Hugh Jackman) nel North Dakota. Deadpool è furioso nel scoprire che Logan è realmente morto e tutto ciò che resta di lui è il suo scheletro di adamantio. Presto, un team di agenti della Time Variance Authority arriva per Wade.


Wade ci riporta a ciò che lo ha portato qui, iniziando nel 2018. Desiderando di applicarsi veramente come un vero eroe per Vanessa (Morena Baccarin), Wade usa il dispositivo per viaggiare nel tempo di Cable e va a fare un colloquio su Terra-616 (non vi diremo chi, no spoiler) per diventare un Avenger. Il colloquio va male e torna nel suo universo principale dove trova lavoro con Peter (Rob Delaney) in un concessionario di auto negli ultimi sei anni, ritirandosi dalla vita come Deadpool.


Wade e Peter tornano all'appartamento di quest'ultimo per una festa di compleanno a cui partecipano tutti gli amici più stretti di All'esterno, Wade sente bussare e incontra gli agenti della TVA che lo trascinano attraverso il loro portale. Wade si sveglia e incontra un agente della TVA chiamato Paradox (Matthew Macfadyen). Porta Wade in una stanza dove gli fa un'offerta ufficiale per unirsi a Terra-616. Apprende da Paradox che dato che l’ancora del suo universo (Logan) è morta, l'universo di Wade verrà distrutto, e tutti i suoi cari andranno con esso. Deadpool salta attraverso vari universi per trovare un nuovo Logan. Alla fine trova un Logan in un bar, che beve disperato la sua vita. Paradox gli dice che questo non risolverà nulla e che questo Wolverine è il peggiore di tutti i tempi, poiché è responsabile della caduta del suo stesso universo. Wade e Logan scoprono anche che Paradox e gli agenti nella stanza operano separatamente dal resto della TVA. I due si svegliano nel Vuoto, dove incontranp Cassandra Nova (Emma Corrin), la gemella psicotica di Charles Xavier che regna all'interno dello scheletro gigante di Ant-Man… da qui in poi non vi facciamo più spoiler!

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Deadpool o è un esempio emblematico dello stile narrativo unico del personaggio, che si caratterizza per la sua irriverenza e la capacità di "rompere la quarta parete", comunicando direttamente con il pubblico. Questo approccio conferisce un tono leggero e umoristico, e funge anche da strumento critico nei confronti dell'industria cinematografica e delle narrazioni convenzionali dei supereroi. Deadpool fa riferimento alla transazione aziendale reale tra Disney e Fox, evidenziando la complicata situazione dei diritti cinematografici che ha influenzato la produzione di film sui supereroi, ironizzando sulle complessità legali e commerciali che spesso rimangono nascoste al pubblico.


Il tono di Deadpool è irriverente e giocoso, prendendo in giro la Marvel e la natura stessa dei film di supereroi, in particolare la tendenza a creare innumerevoli sequel e franchise. Questa autoironia è una firma del personaggio che lo rende estremamente popolare tra il pubblico che apprezza un approccio meno serioso e più critico verso il genere supereroistico. Il personaggio sfrutta la sua consapevolezza di essere un personaggio di un film per influenzare la percezione del pubblico. Con il suo commento su Wolverine, Deadpool anticipa e disarma le possibili critiche sulla "risurrezione" dei personaggi per convenienza narrativa, e gestisce anche le aspettative del pubblico, promettendo una storia avvincente nonostante le apparenti incongruenze.


Tipico di Deadpool, il diretto indirizzo al pubblico attraverso la rottura della quarta parete serve a creare un legame tra il personaggio e lo spettatore, rendendo l'esperienza cinematografica più interattiva e personale. Questo è un elemento distintivo che differenzia Deadpool da altri personaggi dei film di supereroi, rendendolo un narratore poco affidabile ma estremamente coinvolgente.

CONCLUSIONI

Il monologo di Deadpool non è semplicemente un esercizio di stile o un momento di leggerezza all'interno del film. È piuttosto un manifesto del personaggio stesso e della sua visione del mondo cinematografico e dei suoi meccanismi. Attraverso l'uso sapiente della rottura della quarta parete e dell'umorismo autoironico, Deadpool riesce a creare una connessione unica con il pubblico, rendendo lo spettatore complice delle sue avventure e delle sue riflessioni. Questo non solo arricchisce l'esperienza cinematografica, offrendo una nuova prospettiva sul genere dei supereroi, ma solleva anche questioni pertinenti riguardo la creatività, la ripetitività e l'autenticità all'interno dell'industria dell'intrattenimento. In definitiva, il personaggio di Deadpool emerge non solo come un eroe atipico, ma come un commentatore astuto delle dinamiche culturali e commerciali che plasmano il cinema contemporaneo.

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