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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Maria Stuarda in questa scena di Maria Regina di Scozia è un momento emblematico in cui il personaggio afferma il suo diritto al trono di Scozia e la sua visione di regnante. Maria (interpretata da Saoirse Ronan) si rivolge ai suoi sudditi, rivendicando la sua autorità come sovrana, ma allo stesso tempo delineando un’idea di regno basata sulla tolleranza religiosa e sulla libertà individuale. È un discorso che unisce politica, carisma e introspezione, mettendo in risalto l’intelligenza e l’empatia di Maria, ma anche il sottile conflitto che si muove intorno alla sua figura.
MINUTAGGIO: 12:12-13:13
RUOLO: Maria Stuarda
ATTRICE: Saoirse Ronan
DOVE: Netflix
INGLESE
It would be wise to have a Catholic servant there. But your queen is in Scotland now. When my beloved François passed to God, I could have married any number of suitors. Portugal, Denmark, Sweden. I declined them all. Just as I would not have a political marriage imposed upon me... I will not impose an uncertain fate upon my subjects. They remain free to worship however they so choose, Catholic or Protestant. Pastor, you look displeased with our tolerance.
ITALIANO
Sono sicura che molti di voi siano entusiasti di schierarsi con una regina francese e cattolica. Ma la vostra regina è in Scozia, ora. Quando il mio amato Francois è salito in cielo, avrei potuto sposare un gran numero di pretendenti. Dal Portogallo, dalla Danimarca, dalla Svezia, ma li ho rifiutati tutti, proprio come non vorrei che qualcuno mi imponesse un matrimonio politico. Allo stesso modo non voglio imporre un destino incerto ai miei sudditi. Rimarranno liberi di professare la religione che hanno scelto. Cattolica o protestante. Pastore, sembrate contrariato dalla mia tolleranza.
"Maria Regina di Scozia" (2018), diretto da Josie Rourke, è un film storico che esplora il complesso rapporto politico e personale tra due figure femminili centrali della storia britannica: Maria Stuarda, Regina di Scozia (interpretata da Saoirse Ronan) e sua cugina, Elisabetta I d’Inghilterra (interpretata da Margot Robbie). La trama si basa sulla rivalità e le tensioni tra le due regine, che si trovano al centro di una rete di intrighi, tradimenti e pressioni politiche in un mondo dominato da uomini.
Maria Stuarda, cattolica e vedova del re di Francia a soli 18 anni, torna in Scozia nel 1561 per reclamare il trono che le spetta di diritto. La sua presenza diventa una minaccia per Elisabetta I, che regna sull’Inghilterra e vede nella cugina una rivale, sia politica che simbolica. Maria non solo è legittima erede al trono inglese secondo le leggi dinastiche cattoliche, ma incarna anche un ideale di femminilità e potere che si scontra con l'immagine pragmatica e solitaria di Elisabetta.
Il cuore del film è la contrapposizione tra le due regine, non solo dal punto di vista politico, ma anche umano. Maria, determinata e carismatica, rivendica il suo diritto al trono inglese, ma il suo cattolicesimo la isola in un regno scozzese in gran parte protestante. Elisabetta, d’altra parte, è più consapevole del gioco politico: capisce che cedere potere a Maria potrebbe destabilizzare l'Inghilterra. La loro rivalità è alimentata dai consiglieri maschili, che approfittano delle tensioni per manipolare entrambe e preservare il controllo sul potere.
Un momento centrale del film, puramente immaginato dal punto di vista storico, è l’incontro faccia a faccia tra Maria ed Elisabetta. Questo confronto emotivo e drammatico, sebbene mai avvenuto nella realtà, serve a sottolineare la complessità del loro rapporto: due donne che si comprendono profondamente ma che sono intrappolate da circostanze storiche e pressioni politiche che le rendono avversarie.
Il film si conclude con la caduta di Maria, che viene giustiziata dopo 19 anni di prigionia per ordine di Elisabetta. La sua morte, però, è l'ultimo atto di un gioco politico che alla fine si ritorcerà contro Elisabetta stessa: sarà infatti il figlio di Maria, Giacomo, a unificare le corone di Scozia e Inghilterra.
"Maria Regina di Scozia" esplora temi legati al potere femminile in un mondo patriarcale, l'isolamento delle donne al comando e la dicotomia tra maternità e regno. Maria è rappresentata come passionale e impulsiva, mentre Elisabetta appare calcolatrice e strategica, quasi costretta a rinunciare alla propria femminilità per proteggere il suo regno.
"Sono sicura che molti di voi siano entusiasti di schierarsi con una regina francese e cattolica. Ma la vostra regina è in Scozia, ora."
Maria apre il suo discorso riconoscendo le critiche e le ostilità che la circondano. La frase mette in evidenza la complessità della sua posizione politica: come regina nata e cresciuta in Francia, Maria viene percepita da molti scozzesi come un'estranea, distante dalle tradizioni e dai problemi del paese. Inoltre, il fatto di essere cattolica in una Scozia prevalentemente protestante amplifica la diffidenza nei suoi confronti.
Maria ribalta immediatamente questa percezione con una dichiarazione forte e autoritaria: "La vostra regina è in Scozia, ora." Questa frase sottolinea che, nonostante le sue origini francesi, lei è presente, è tornata a casa, ed è pronta a governare. La sua scelta di usare il termine "vostra regina" è significativa: non chiede il loro sostegno, lo pretende. È una rivendicazione del suo diritto di nascita e del suo legame con la terra che governa, un atto di sfida verso coloro che la disprezzano o la considerano inadatta.
"Quando il mio amato François è salito in cielo, avrei potuto sposare un gran numero di pretendenti. Dal Portogallo, dalla Danimarca, dalla Svezia, ma li ho rifiutati tutti."
Qui Maria sposta l'attenzione su se stessa e sulle sue scelte personali, mettendo in luce la sua indipendenza. François, il suo primo marito e re di Francia, è stato per lei un amore sincero e profondo, e la sua morte ha lasciato un vuoto personale e politico. Tuttavia, Maria sottolinea che, nonostante la pressione per risposarsi e formare nuove alleanze dinastiche, ha rifiutato di lasciare che qualcun altro decidesse per lei. Elencando i pretendenti provenienti da diversi regni (Portogallo, Danimarca, Svezia), Maria dimostra di avere avuto molte opportunità di rafforzare la sua posizione attraverso un matrimonio strategico, ma il fatto di averle rifiutate tutte mostra la sua forza d’animo e il desiderio di mantenere il controllo sul proprio destino. Questo passaggio non è solo un’affermazione della sua indipendenza, ma anche una critica implicita a un sistema politico che tende a ridurre le regine a pedine matrimoniali.
"Proprio come non vorrei che qualcuno mi imponesse un matrimonio politico, non voglio imporre un destino incerto ai miei sudditi."
Questa frase collega il personale al politico, mostrando la visione di Maria come sovrana. Il parallelismo tra la sua libertà personale e quella dei suoi sudditi è un punto centrale del suo discorso: così come lei rivendica il diritto di scegliere il proprio destino, vuole offrire lo stesso diritto ai suoi sudditi. Questo collegamento crea una relazione emotiva tra Maria e il popolo, presentandola non come una sovrana distante, ma come una guida che comprende e rispetta le aspirazioni individuali. Il "destino incerto" a cui si riferisce è un’allusione alle persecuzioni religiose che dilagavano in tutta Europa in quell’epoca. Dichiarando di non voler imporre un determinato credo, Maria si schiera come una regina tollerante, capace di andare oltre le divisioni religiose che hanno devastato il continente. Questa affermazione, però, è anche rischiosa: in un’epoca in cui la religione è uno strumento di potere politico, la tolleranza può essere vista come debolezza o, peggio, ambiguità.
"Rimarranno liberi di professare la religione che hanno scelto. Cattolica o protestante." Questa dichiarazione è il fulcro del monologo e definisce l’ideologia politica di Maria. La libertà di religione che offre è un gesto radicale in un’epoca di fanatismo e conflitti religiosi. Maria cerca di stabilire un modello di regno inclusivo, in cui cattolici e protestanti possano convivere pacificamente. Questa affermazione è anche una presa di posizione coraggiosa che mette Maria in contrasto con entrambe le fazioni. Per i protestanti, la tolleranza verso i cattolici può sembrare una minaccia; per i cattolici, il rifiuto di imporre la loro religione potrebbe sembrare un tradimento. Questa scelta di tolleranza rivela l’umanità di Maria e la sua visione progressista, ma sottolinea anche la difficoltà della sua posizione come regina in un contesto così polarizzato.
“Pastore, sembrate contrariato dalla mia tolleranza." Maria chiude il suo monologo rivolgendosi direttamente a un pastore protestante presente tra il pubblico. Questo gesto ha un duplice scopo: da un lato, mostra la sua prontezza a confrontarsi apertamente con i suoi detrattori; dall’altro, rivela una sottile ironia e una sicurezza in sé stessa. Maria non si fa intimidire dalle critiche e, anzi, le usa per ribadire la sua posizione.
La parola "tolleranza" è particolarmente significativa: non è solo una promessa politica, ma anche un valore personale che Maria cerca di incarnare. Il tono della frase suggerisce anche una sfida: Maria non si aspetta che la sua tolleranza venga accettata facilmente, ma è determinata a sostenerla nonostante l’opposizione.
Questo monologo è una dichiarazione politica e personale che definisce il personaggio di Maria Stuarda. Da un lato, afferma la sua autorità come sovrana e il suo diritto di governare, nonostante le critiche che derivano dalle sue origini e dalla sua fede cattolica. Dall’altro, stabilisce una visione di regno basata sulla libertà e sulla tolleranza, una visione radicale per il suo tempo. Il discorso mette in evidenza la complessità di Maria come leader: una regina forte e determinata, ma anche una donna capace di empatia e di una visione politica inclusiva.
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