Monologo - Sasha Luss in \"Anna\"

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo finale di Anna nel film di Luc Besson incapsula la sua lotta interna e il desiderio di autodeterminazione. Utilizzando la metafora delle Matrioske, Anna riflette sulle molteplici identità che ha dovuto assumere nel corso della sua vita da spia.

COME MATRIOSKE

MINUTAGGIO: 1:41:20-1:42:14
RUOLO: Anna

ATTRICE: Sasha Luss
DOVE: Rai Play



INGLESE


I came to say goodbye. For good. When I was a kid, I used to play with Matryoskha dolls way before I pretended to sell them on a street corner. I loved opening them up and looking at their beautiful faces. It’s a woman inside of a woman inside of a woman. Now there would be a doll made of me, what would she be? A daughter? A girlfriend? A Russian spy? A model? An American spy? If you go to the very smallest doll buried deep inside, what is she? I never knew. And I would like to find out. Whatever we had, each of us brought me here. It gave me the will to live and face to myself. Something I will never forget.


ITALIANO


Sono qui per salutarvi. Per sempre. Da bambina giocavo con le Matrioske prima di fingere di venderle per strada. Mi piaceva aprirle e guardare quei visi bellissimi: è una donna, dentro una donna, dentro una donna. Se facessero una bambola di me, cosa sarebbe? Una figlia? Una fidanzata, una spia russa, una modella, una spia americana? Se si arriva alla bambolina piccola, l’ultima, chi è lei? Non l’ho mai saputo, e mi piacerebbe scoprirlo. Con il vostro aiuto sono arrivata qui. Mi avete dato la forza di vivere e di affrontare me stessa. Non lo dimenticherò mai.

ANNA

"Anna" è un film d'azione e spionaggio del 2019, diretto da Luc Besson. La storia si concentra su una protagonista femminile, Anna Poliatova, interpretata da Sasha Luss, che è una donna apparentemente normale ma con un passato oscuro. Sotto l’apparenza di una modella russa, Anna è in realtà un'assassina letale e un'agente segreta al servizio del KGB.


La trama si svolge su diversi livelli temporali e salti tra il passato e il presente, rivelando gradualmente la vera natura della protagonista. Anna viene reclutata dal KGB a causa delle sue abilità straordinarie, ma col tempo si rende conto di volere più libertà e di essere stanca di essere manipolata. Si trova così intrappolata tra il KGB, che cerca di tenerla sotto controllo, e la CIA, che tenta di sfruttare la sua posizione all'interno del sistema sovietico.


Anna, stanca della sua vita come sicario, cerca di ottenere la sua indipendenza, negoziando accordi con entrambe le organizzazioni. La trama diventa quindi un complesso gioco di spionaggio, doppi giochi e colpi di scena, in cui il personaggio principale utilizza la sua astuzia per manipolare entrambe le parti, cercando di guadagnarsi la libertà definitiva.

ANALISI MONOLOGO

Anna paragona sé stessa alle Matrioske, le bambole russe che si incastrano l’una dentro l’altra. Queste bambole rappresentano vari strati di personalità e identità, una dentro l’altra. La metafora indica chiaramente la complessità e la stratificazione della sua vita: è una donna che ha interpretato molteplici ruoli—figlia, fidanzata, spia russa, modella, spia americana—tutti sovrapposti l'uno all'altro. Ma la domanda essenziale è: chi è veramente Anna, al di là di tutti questi strati? Questo è il cuore della sua crisi d'identità. Anna si chiede cosa troverebbe se arrivasse alla "bambolina piccola, l’ultima". Questa immagine finale è la rappresentazione del suo desiderio di scoprire il suo vero sé, nascosto dietro tutte le maschere che è stata costretta a indossare. Nonostante abbia vissuto molte vite e abbia assunto molte identità, non sa ancora chi è davvero. Questo rappresenta l’incertezza e la lotta interiore della protagonista nel trovare un senso di sé autentico.


La frase "Con il vostro aiuto sono arrivata qui" sottolinea l’importanza delle influenze esterne nella vita di Anna. Le persone che ha incontrato, i manipolatori che l’hanno usata, e anche coloro che l'hanno amata, hanno contribuito a forgiare i diversi aspetti della sua identità. E' evidente che Anna sente che la sua crescita personale non è stata completamente autonoma: la sua forza di vivere e di affrontare sé stessa deriva in parte dall'interazione con queste forze esterne, anche se a volte ostili.


Il monologo esprime il desiderio di Anna di scoprire chi sia davvero e di lasciarsi alle spalle tutte le vite fittizie che ha vissuto. La frase "mi piacerebbe scoprirlo" non solo indica la sua speranza di trovare la propria verità, ma anche la necessità di una pausa definitiva dalle manipolazioni esterne. Il saluto "Per sempre" è un addio ai ruoli che ha interpretato fino a quel momento, un distacco definitivo dal suo passato.

CONCLUSIONE

Il monologo riflette le tematiche centrali del film: l'identità frammentata, l’inganno, e la ricerca di libertà personale. Anna è stata una pedina per il KGB e la CIA, ma in questo discorso finale cerca di affermare la sua indipendenza.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com