Monologo - Sauron da \"Gli Anelli del Potere 2: Re elfici sotto il cielo\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nell'universo narrativo creato da J.R.R. Tolkien, i monologhi agiscono come finestre nell'anima dei personaggi, offrendo approfondimenti sui loro motivi, paure e ambizioni. Il monologo di Sauron, estratto dalla seconda stagione de "Gli Anelli del Potere", è un esempio di come un discorso possa rivelare la complessità di un personaggio, nel contesto della sua ascesa al potere. Attraverso le sue parole, scopriamo la strategia di Sauron per conquistare la Terra di Mezzo, ma anche il modo in cui manipola coloro che lo seguono, delineando chiaramente la sua visione di un nuovo ordine dominato dal male.

L'OMBRA DELLA SECONDA ERA

STAGIONE 2 EP 1

MINUTAGGIO: 3-53-6:49
RUOLO: Sauron (Passato)

ATTORE: Jack Lowden

DOVE: Amazon Prime Video



INGLESE


Coming soon :)


ITALIANO


Sempre dopo una sconfitta, l’Ombra assume una forma diversa, e cresce di nuovo. Morgoth non esiste più, lasciandoci soli e in disgrazia. Ma oggi, una nuova era ha inizio, sotto di me, il vostro nuovo padrone. Sauron. E con una nuova io porto una nuova… visione. Un percorso per una incondizionata conquista. Perché io cerco un nuovo tipo di potere. Non della carne, ma oltre la carne. Il potere dell’invisibile mondo. Uno che useremo per sottomettere i popoli della Terra di Mezzo alla nostra volontà. Molti Orchi moriranno. Ma esaurito il caos forgeremo un nuovo e perfetto ordine. Non più saremo cacciati come i demoni che hanno distrutto la Terra di Mezzo, ma piuttosto venerati come i salvatori che l’hanno guarita, mettendo insieme i suoi popoli, per governarli tutti come uno solo. Dubitate di me a vostro periglio. Non avete dove altro rivolgervi. I Valar non vi perdoneranno mai. Gli Elfi non vi accetteranno mai. Gli Uomini… Gli Uomini non vi guarderanno mai se non con orrore e disgusto. Una corrotta e ignobile razza degna solo di essere cacciata e massacrata. Io sono il vostro unico futuro! E il mio percorso il vostro unico percorso. Chi tra di voi osa dire altrimenti?

GLI ANELLI DEL POTERE

La serie "Gli Anelli del Potere" è un prequel ambientato nell'universo di "Il Signore degli Anelli" di J.R.R. Tolkien. La serie esplora gli eventi che conducono alla creazione degli anelli del potere, che sono centrali nella trilogia originale. La trama si svolge durante la Seconda Era della Terra di Mezzo, migliaia di anni prima degli eventi dei film di Peter Jackson.


La prima stagione di "Gli Anelli del Potere" introduce diverse trame che si intrecciano tra loro, seguendo vari personaggi, sia nuovi che noti, in diverse parti della Terra di Mezzo. Personaggi come Galadriel e Elrond, conosciuti dai fan della trilogia originale, sono presenti e vengono esplorati in più dettaglio. Venendo alla seconda stagione, cosa aspettarsi?


Dopo la rivelazione della vera identità di Halbrand come Sauron, la stagione si concentrerà su come lui metterà in moto il suo piano per i potenti anelli. Questo include la sua interazione con Celebrimbor, il maestro artigiano elfico, e la manipolazione di altri personaggi per raggiungere i suoi fini. Il pubblico sarà probabilmente portato ad esplorare più a fondo il passato di Sauron, i suoi legami con personaggi come Adar, e le sue azioni durante la formazione di Mordor, offrendo così un'occasione per esaminare le origini del male nella Terra di Mezzo. Galadriel, ora a conoscenza dell'identità di Sauron, avrà un ruolo cruciale nel cercare di contrastare i suoi piani. Ciò potrebbe portare a momenti di tensione politica e strategica tra i leader elfici.


La relazione tra Arondir e Theo, e più in generale tra elfi e umani, potrebbe essere esplorata ulteriormente, mettendo in luce i conflitti e le alleanze tra diverse razze della Terra di Mezzo. Questo filone narrativo potrebbe offrire spunti su come la fiducia e l'amore possano superare le differenze razziali in tempi di crescente oscurità. La storyline dei Pelopiedi e dello Straniero (il cui vero ruolo e identità rimangono avvolti nel mistero) promette di svelare nuovi segreti e aggiungere un ulteriore livello di suspense e mistero alla serie.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Sauron offre un'intensa introspezione nel suo carattere e nei suoi obiettivi, oltre a delineare la sua visione per la Terra di Mezzo. Sauron inizia il suo monologo con un riferimento alla caduta di Morgoth, suo maestro e precedente Signore Oscuro, sottolineando come, nonostante le sconfitte, l'Ombra (un termine che usa per rappresentare il male) si trasformi e cresca. Questo mette in luce la resilienza e l'adattabilità del male nella mitologia di Tolkien. Si autoproclama come il nuovo padrone, indicando un cambio di era. Questo è significativo perché marca una transizione da Morgoth a se stesso come figura centrale di potere e malvagità.


Sauron parla di una "nuova visione" e un percorso verso la "incondizionata conquista". Qui, il suo uso della parola "visione" allude a una strategia più complessa e profonda per influenzare e dominare oltre il fisico, mirando al "potere dell'invisibile mondo". L'interesse di Sauron non è nel dominio fisico o nel controllo attraverso la forza bruta, ma attraverso il potere che controlla l'invisibile, riferendosi probabilmente al potere degli Anelli che può piegare la volontà degli altri alla sua. Ammette che molti Orchi moriranno, ma sostiene che questo sacrificio è necessario per creare un "nuovo e perfetto ordine". Questa è una tipica promessa utopica che spesso caratterizza i discorsi tirannici, dove la fine giustifica i mezzi, indipendentemente dalla brutalità impiegata. Propone un'immagine rivoluzionaria in cui gli Orchi non saranno più visti come demoni, ma come salvatori. Questo rovesciamento delle percezioni esistenti mira a unificare e motivare le sue truppe sotto una causa comune. Conclude affermando che solo lui offre un futuro e un percorso per i suoi seguaci, sfruttando la disperazione e l'isolamento delle sue truppe, e delineando un nemico comune in Elfi, Uomini e Valar.

CONCLUSIONE

Il monologo di Sauron è una dichiarazione delle sue intenzioni malevole. Attraverso le sue parole, Tolkien e i creatori della serie "Gli Anelli del Potere" illustrano la psicologia di un tiranno, ma anche come il potere può essere esercitato in modi che vanno oltre il semplice esercizio della forza. La capacità di Sauron di ispirare, motivare e terrorizzare i suoi seguaci riflette un'intelligenza astuta e una profonda comprensione delle dinamiche di potere.

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